SERRA D'ALTO, Civiltà di
A. Palmieri
Facies culturale preistorica, che prende il nome dall'omonimo villaggio trincerato del Materano ed appare diffuso, intorno alla metà del III millennio, nelle Isole [...] Eolie (acropoli di Lipari), in Calabria, Campania, nelle Puglie, nel Materano, fino in Toscana.
I villaggi, spesso circondati da più trincee (Materano), sono costituiti da capanne seminterrate, generalmente circolari; è inoltre documentata l' ...
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Famiglia di artisti, originaria della Val d'Intelvi, della quale fanno parte i fratelli Michele (scultore) e Giovanni (impegnato prevalentemente in opere architettoniche), attivi a Genova e Savona tra [...] il 1466 e il 1520. Di Michele, che mostra accanto alla formazione tardo gotica la conoscenza della cultura toscana e dell'arte di G. Gaggini, si ricordano in particolare le quattro statue di cittadini benemeriti del Banco di S. Giorgio a Genova, l' ...
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Pittore (Roma 1897 - ivi 1982). Fece parte col padre Amedeo detto Momo (n. 1874 - m. 1922) dei XXV della Campagna romana. D'impostazione tonale, in paesaggi e nature morte procede con una tavolozza vibrante [...] e luminosa, che rivela un'ascendenza in A. Spadini e ancor più nella rimeditazione toscana della lezione post-impressionista che fa capo ad A. Soffici. Eseguì affreschi nel complesso della "Repubblica dei ragazzi" presso Civitavecchia (1946-48). ...
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Pittore (n. Napoli, o Roma, fra il 1587 e il 1591 circa - m. Roma 1630 circa). La sua personalità, recentemente ricostruita, sembra volgere, dopo un'iniziale formazione napoletana (circa 1600-15), nell'ambito [...] della locale cultura caravaggesca, a un'interpretazione assai personale del paesaggio, durante un successivo soggiorno in Toscana (1620 circa) e a Roma. Pare certa la sua identificazione con l'incisore Teodoro Filippo di Liagno. ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] generazione che raccolse e sviluppò le indicazioni di Santi di Tito per una svolta in senso naturalistico della pittura toscana, fu anche sensibile a motivazioni religiose che la Controriforma aveva messo in campo. Nell'ambito di questa tendenza che ...
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EREDI, Benedetto
Artemisia Abrami Calcagni
Nacque nel 1750 a Ravenna, dove apprese i principi dell'arte dell'incisione; poi si stabilì a Firenze dove lavorò, incise e pubblicò soprattutto insieme con [...] questo periodo, incise una Allegoria della Gloria, con personaggi vari fra cui Dante e Virgilio per gli Elogi degli uomini illustri toscani (Lucca 1771-1774).
L'E. e G. B. Cecchi furono legati da una lunga collaborazione; l'E., meno dotato del Cecchi ...
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GHERARDESCA, Alessandro
Miranda Ferrara
, Nacque a Pisa l'11 marzo 1779, da famiglia di origine israelita. Dopo aver usufruito di un pensionato di studio a Roma, entrò a fare parte della pubblica amministrazione [...] 1836, p. LXXXVI; G. Tigri, Pistoia e il suo territorio…, Pistoia 1854, pp. 89, 175; G.E. Saltini, Le arti belle in Toscana, Firenze 1862, p. 18; G. Piombanti, Guida storica e artistica… di Livorno, Livorno 1873, pp. 374, 387; A. Bellini Pietri, Guida ...
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Medaglista, scultore, incisore di gemme (Manoppello 1758 - Firenze 1826), allievo di N. Ranieri a Guardiagrele; dal 1785 lavorò a Roma, dove fu amico di G. Pichler e di Canova, e dal 1797 a Firenze. Eseguì [...] cammei, medaglioni in cera e medaglie di bronzo (di Elisa Bonaparte, di Maria Luisa granduchessa di Toscana, ecc.), busti. ...
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Architetto (Firenze 1691 - ivi 1741), esponente significativo del primo Settecento fiorentino. Nella sua opera principale, la facciata sinistra della chiesa di San Firenze (1715), come in altre quali il [...] a Firenze, il palazzo Sansedoni a Siena (1736), la collegiata di Empoli (1738), si afferma una particolare interpretazione toscana del barocco, intimamente connessa all'architettura del tardo Cinquecento. Importanti le sue opere a stampa: Studio d ...
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Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte (Firenze 1378 - ivi 1455). Educato nella bottega del patrigno, l'orafo Bartolo di Michele, si firmò Lorenzo di Bartolo, finché nel 1444 riprese il [...] , tra l'altro, del fregio che incornicia la porta di A. Pisano. Nei Commentari, in tre libri, scritti dopo il 1448, Gh. mostra una diretta conoscenza dell'arte antica (Plinio, Vitruvio) e una viva sensibilità per l'arte toscana del 14º e 15º secolo. ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...