FRESCOBALDI, Berto
Michele Luzzati
Forse figlio di Ranieri e forse nipote di Lamberto (l'uno fu degli Anziani nel 1255 e l'altro nel 1252), nacque probabilmente a Firenze, nella prima metà del secolo [...] secolo, in I ceti dirigenti dell'età comunale nei secoli XII-XIII. Atti del II Convegno sulla storia dei ceti dirigenti in toscana, Pisa 1982, pp. 310, 312; T.H. Lloyd, Alien merchants in England in the high Middle Ages, New York-Brighton 1982, ad ...
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ABARBANEL, Samuele
Alfredo Ravenna
Figlio di Isacco e fratello di Leone Ebreo, nacque a Lisbona nel 1473. Da giovane risiedette per qualche anno, per ragioni di studio, a Salonicco. Stabilitosi a Napoli, [...] l'A. morì nel 1547. Lasciò quattro figli, Letizia, Gioia, Giacobbe e Giuda. Benvenida mantenne ancora rapporti finanziari con la Toscana, godendo l'appoggio di Cosimo I.
Bibl.: S.H. Margulies, La famiglia Abarbanel in Italia, in Riv. israelitica, III ...
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REGIONE
Piergiorgio Landini
Emma Ansovini-Giovanni Gay
Rosanna Tosi
(XXVIII, p. 1000; App. II, II, p. 680; IV, III, p. 194)
Il concetto di regione. - Geografia e scienze regionali. - Nel periodo compreso [...] centro-sinistra tranne che nel Veneto, nel Molise, nella Basilicata, dove fu varato un monocolore DC, e in Emilia-Romagna, Toscana e Umbria dove si insediarono giunte di sinistra. All'inizio del 1974 si cominciarono a delineare, anche tra i partiti ...
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SARDEGNA
GGraziano Fois
Scrivere della Sardegna all'epoca di Federico II equivale, consequenzialmente, a parlare di Enzo, figlio naturale dell'imperatore e da lui stesso nominato RexSardiniae. Si cercherà [...] originaux du Vatican, I-II, 1227-1239, a cura di L. Auvray, ivi 1896; Codice diplomatico delle relazioni fra la Liguria, la Toscana e la Lunigiana ai tempi di Dante (1265-1321), a cura di A. Ferretto, I, Roma 1901; Il Condaghe di San Pietro di ...
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Beccaria, Cesare
Giurista ed economista (Milano 1738-ivi 1794). Fu uno dei massimi rappresentanti dell’illuminismo italiano. Figlio del marchese Giovanni Saverio Beccaria Bonesana, fu educato a Parma [...] modo in Francia e in alcuni Stati italiani: in particolare, il Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, influenzato dal pensiero di B., emanò nel 1786 la riforma criminale toscana o leopoldina, che fece del suo Stato il primo ad abolire la pena di ...
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CAMBI
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti fiorentini attivi fra il XIV e il XVI secolo tradizionalmente distinti dalle casate omonime con l'appellativo "da Querceto", località nei pressi di Castelfiorentino [...] il 10 apr. 1448, vi ritornò poco dopo e vi rimase fino al 16 apr. 1450, quando fece ritorno nella città toscana passando per Parigi, Vienne, Ginevra, Milano e Bologna. A Firenze sposò il 21 giugno 1450 Caterina di Lorenzo di Gino Capponi. Ripartito ...
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Istituto di credito le cui origini risalgono al 4 marzo 1472, quando fu istituito in Siena, su delibera del consiglio generale del comune, un monte di pietà (Monte Pio), con lo scopo di andare incontro, [...] le proprie attività di credito fondiario, leasing e factoring e ha integrato alcune attività con quelle della Banca Toscana. Ha inoltre consolidato la sua presenza sul territorio nazionale grazie a numerose acquisizioni, tra le quali quelle della ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] pp. 91-104; D. Novacco, G. Montanelli e F. F. (Considerazioni in margine ad una lettera e ad un incontro), in Rassegna storica toscana, III (1957), pp. 51-56; G. Frisella Vella, F. F. e la scuola economica italiana, in Giorn. degli econ. e Annali di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] a carico dei singoli proprietari agrari.
Nel 1788 Francesco Maria Gianni, consigliere di Stato e di finanze del granduca di Toscana Pietro Leopoldo, aveva disposto per decreto una sorta di compensazione tra debito e credito pubblico, a carico di ogni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] un tanto di lei» (Monete, p. 24). Qui egli inserisce l’interessante osservazione che la parola comperare non è altro che la versione toscana di comparare, a indicare il ruolo di unità di conto della moneta. E osserva più volte che l’oro e l’argento ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...