L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] [ˈbarːa], film dà [ˈfilmi], ecc., con epitesi dell’ultima vocale; nell’Italia centrale tram sarà [ˈtramːe], con epitesi di [ə].
In Toscana come nel Lazio si registra (anche se oggi non più così spesso) una epitesi di vocale in parole tronche come più ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] sistema, in particolare nel caso della z, sia sorda sia sonora: sempre ‘intensa’ nella pronuncia standard di base toscana, nella grafia può occorrere correttamente prima singola, poi doppia, poi ancora singola, perfino all’interno della stessa parola ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] scritti sul volgare, a cura di G. Patota, Roma, Salerno Editrice (2ª ed. rivista: Grammatichetta. Grammaire de la langue toscane précédée de Ordre des lettres, Paris, Les Belles Lettres, 2003).
Alberti e la cultura del Quattrocento (2007). Atti del ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] Crusca, di mantenere l’h etimologica solo nelle 4 voci ho, hai, ha, hanno del verbo avere, si impose definitivamente in Toscana nel 17° sec., nel resto d’Italia nel 18°.
Astronomia
Per le regioni HI, HII ➔ gas.
Biologia
In biochimica, vitamina H ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] "natura" (Dionisotti, pp. 99 s.; cfr. Vitale, Il purismo..., p. 10; Timpanaro, Il Giordani..., pp. 159-165). La lingua toscana (toscana e non italiana, insiste il C., contrario a qualsiasi teoria di koiné linguistica o di "volgare illustre": e anche ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] ): l’italiano aveva il monopolio degli usi ufficiali e amministrativi e un assoluto dominio di quelli letterari, ma fuori di Toscana non era lingua nativa di nessuno, e solo una piccola parte della popolazione, localizzata nelle città, ne aveva una ...
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Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] ll- → -l-). Pellegrini nella Carta dei dialetti italiani precisa che «caratterizzano normalmente l’Italia superiore dalla Toscana e dalla sezione centro-meridionale i fenomeni di lenizione delle sorde intervocaliche che hanno per altro decorso assai ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] a sì, ce l’ho, in risposta a una domanda come hai la penna?, si può anche avere, al Nord e in Toscana, sì, l’ho.
Superfluo è anche il pronome detto di vantaggio (chiamato anche benefattivo) con verbi il cui soggetto è semanticamente beneficiario ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] a essere avvertita e a restare irrisolta: basti pensare alla pronuncia aperta o chiusa di e e o (sempre meno percepita fuori Toscana) o a quella sorda o sonora della fricativa alveolare (/s/ ~ /z/).
Il problema di rendere per iscritto i suoni del ...
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BOTTIGLIONI, Gino
Tullio De Mauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] nel settore delle lingue classiche e dell'indoeuropeistica: Il dileguo delle brevi atone interne nella lingua latina, in Annali delle università toscane, n.s., VII (1922), pp. 473-523; VIII (1923), pp. 1-39; Sugli esiti latini di occlusiva + s + l (A ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...