Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] ’idea collettiva piuttosto che un concetto astratto; -ime si riscontra soprattutto nella terminologia agricola, massimamente in Toscana (nei dialetti meridionali, -ime dà luogo a nomi femminili):
(18) tosc.: concime, mangime, lettime «strame», guaime ...
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PERSIO, Ascanio
Franco Pignatti
PERSIO (Persi, Persii), Ascanio. – Nacque a Matera il 9 marzo 1554 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo, ultimo di cinque fratelli: Antonio, Giovanni Battista, [...] , indagine sul campo e proposta di una lingua italiana che, pur riconoscendo l’eccellenza del toscano («benché in universale la Toscana lingua con molta ragione a tutte le altre Italiane s’antepone», p. 24), non disdegna di accogliere voci proprie ed ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] o [æ] (ad es. m[ɛ]no «mano»). La vocale [ɑ] può comparire nelle pronunce regionali di Piemonte, Liguria, Toscana, Campania.
Albano Leoni, Federico, Cutugno, Franco & Savy, Renata (1998), Il vocalismo dell’italiano televisivo. Analisi acustica di ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] enclitico con i nomi di parentela e qualche altro (ad es., con casa), tipico del Centro-Sud, nel medioevo era noto anche alla Toscana e a Roma: oggi abbiamo, per es., a Napoli [ˈpatəmə] «mio padre» e [ˈsɔrətə] «tua sorella», a Castelli (Te) [ˈfɛjm ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] che tecnicismi e lessico dei mestieri, a parte i termini richiesti dalla dottrina. Attesta e chiede per i predicatori non toscani la pratica del soggiorno fiorentino, in modo da familiarizzare con la lingua viva. Egli dice:
hoggi [...] vediamo che i ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] ambulanti di Strada di Roccavignale (Savona);
(g) in Sardegna: il romaniscu o arbaresca dei ramai di Isili;
(h) in Toscana: l’arivarésco dei calderai ambulanti di Vico Pancellorum, sull’Appennino lucchese;
(i) nelle Marche, in Abruzzo e nel Lazio: la ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] ; ➔ italiano in Europa), il dizionario di Carbone & Arnò si sposta nella direzione di un lessico di base toscana verificato sull’uso effettivo nell’esercito, anche tenendo conto dei documenti ufficiali (come, ad es., avviene nel dizionario di ...
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GOIDANICH, Pier Gabriele
Domenico Proietti
Nacque a Volosca, nel comune di Abbazia, in Istria, il 30 luglio 1868 da Pietro e Antonietta Stuparich. La famiglia era originaria dell'isola di Lussino, che [...] di "lingua letteraria familiare", cioè di "quel tipo di lingua che è usato dalle persone colte e ben parlanti in Toscana e che fu assunto dal Manzoni come lingua letteraria", ma (tenendo conto dei valori stilistici delle forme correnti) allargata a ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] Pisa (detto anche Giordano da Rivalta), che sono le più antiche testimonianze di oratoria sacra in toscano. Questi testi toscani furono reputati per secoli modello esemplare di lingua e spiritualità. Ancora nell’Ottocento, per effetto del ➔ purismo e ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] allo iato. Certe parole sono indicate nello standard come contenenti iato, e tali esse sono per la maggior parte dei toscani, mentre per altri parlanti contengono un dittongo. Oltre agli esempi indicati nel § 1 (viola, lacuale), si vedano vi.ale ...
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toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...