vanilloide
Stefania Azzolini
Canale di natura eccitatoria che agisce come integratore molecolare degli stimoli nocicettivi. Il recettore vanilloide è un sottogruppo distinto di canali cationici non [...] . I canali ionici TRPV1 e TRPV2 sono attivati da diversi stimoli come acidi, protoni extracellulari, alte temperature, tossine di piante e agonisti vanilloidi, così definiti per la presenza nella loro struttura di un nucleo vanillinico, come ...
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Vaccini intelligenti
Maria Lattanzi
Rino Rappuoli
Giuseppe Del Giudice
I vaccini tradizionali hanno ottenuto numerosi e impensati successi nel campo della salute pubblica. Gli esempi più eclatanti [...] LCs ai linfonodi, dove induce una risposta immunitaria sistemica. I risultati di studi preclinici su animali mostrano che entrambe le tossine (la LT e la CT) inducono risposte immunitarie sistemiche e mucosali nei confronti di sé stesse e anche degli ...
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Classe di Protozoi Flagellati comprendente quasi esclusivamente specie natanti, caratterizzate da presenza di cloroplasti. La classe comprende 9 ordini. I Dinoflagellida (Dinoflagellati) hanno due flagelli [...] . Tali fenomeni possono a loro volta provocare morie di pesci e altri organismi animali o l’accumulo di tossine in Molluschi che, pur sopravvivendo, diventano dannosi per chi li ingerisce. Studi comparativi dell’ultrastruttura del cortex cellulare ...
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NOGUCHI Hydeyo
Agostino Palmerini
Patologo e batteriologo giapponese, nato a Okinamura (Fukushima) il 24 novembre 1876, morto ad Accra (Africa, Costa d'Oro) il 21 maggio 1928. Si laureò nel 1897 a Tōkyō [...] Rockefeller dove svolse la parte migliore della sua attività.
Nel campo dell'immunologia eseguì importanti studî sulle tossine, le antitossine, le citolisine, le citotossine, l'emolisi, l'agglutinazione; fece ricerche sui virus filtrabili; portò un ...
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In microbiologia, il fenomeno con cui un batteriofago (temperato) stabilisce rapporti continuativi con l’ospite batterico senza lisi cellulare. Il ciclo dei batteriofagi temperati è detto lisogenico (o [...] alterato. Tale fenomeno, chiamato conversione fagica, è determinato o dall’espressione dei geni fagici con produzione di tossine batteriche (come quella della difterite, l’enterotossina A dello stafilococco), o dall’inattivazione dei geni batterici ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] di piante quali mais, cotone, pomodoro e patata resistenti all'attacco di vari fitofagi, in quanto in grado di produrre le tossine di B. thuringiensis (Wilson et al., 1992).
Va infine considerato il fatto che l'uso sempre più diffuso di sostanze ...
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necrosi tubulare acuta
Mauro Capocci
Processo di morte cellulare nei tubuli renali, che conducono l’urina verso gli ureteri e hanno la fondamentale funzione di riassorbire l’acqua dalle urine, concentrandone [...] funzionalità nel giro di pochi giorni. La seconda causa di necrosi tubulare può essere l’esposizione a tossine. Tali tossine, tra cui vanno segnalati in particolare alcuni composti di utilizzo medico (cisplatino, gli antibiotici della classe degli ...
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sprue
Sindrome da malassorbimento, ossia incapacità di assorbire uno o più elementi della dieta. Si distinguono una s. non tropicale o morbo celiaco (➔) e una s. tropicale. La s. tropicale si osserva [...] batteriche (prevalentemente da Klebsiella pneumoniae, Escherichia coli o Enterobacter cloacae), virali o parassitarie o da tossine alimentari.
Sintomi
La s. è caratterizzata da diarrea acquosa, anoressia, nausea, distensione addominale, seguite da ...
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Chimico statunitense, nato a Methuen (Massachusetts) il 12 luglio 1928. Nel 1945 ha iniziato gli studi al Massachusetts Institute of Technology di Boston conseguendo il Bachelor of science nel 1948; dopo [...] ha riguardato la sintesi dei composti organici di struttura complessa: terpeni, alcaloidi, ormoni (vegetali e umani), antibiotici, tossine, ecc. Ha studiato l'impiego di reattivi particolari da utilizzare in molte di queste sintesi, alcune delle ...
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Termine proposto da G. Banti (v.) quando, descrivendo il morbo che da lui prende il nome, volle indicare quel complesso d'alterazioni che in questa malattia si riscontrano nella milza e che, iniziandosi [...] dall'endotossina) e le altre meno conosciute, come quelle che determinano la malattia di Banti in rapporto probabilmente a tossine d'altre infezioni quali la malaria, la sifilide, ecc., pure aventi azione sclerogena. Nella fibroadenia in primo tempo ...
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tossina
s. f. [der. di toss-, col suff. -ina; cfr. ted. Toxin, fr. toxine, ingl. toxine, sul cui esempio fu usata per breve tempo anche in Italia la forma toxina]. – Nome dato a sostanze biologiche aventi azione dannosa, anche a minime dosi,...
tossinico
tossìnico agg. [der. di tossina] (pl. m. -ci). – Relativo a tossina, a tossine; che ha rapporto con le tossine: infezione t.; terapia tossinica o tossinoterapia.