A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] , sequestri di persona e le nuove grandi prede che caratterizzano gli anni Ottanta ed hanno fatto della mafia un’autentica tragedia politica nazionale […] Molto più in alto dei cosiddetti uccisori c’è il livello dei pensatori, con la lontananza, il ...
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A determinare la rilevanza della donna nel melodramma concorrono molti fattori, assai diversi tra loro: essi riguardano, oltre alla componente vocale che assegna un posto di spicco al registro di soprano, [...] aristocratiche in vario modo vittime del potere, alle mantenute il cui desiderato riscatto sociale attraverso l’amore finisce in tragedia, la varietà delle figure nella varietà dei generi e delle epoche che l’opera ci presenta è davvero infinita ...
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Roberto CamurriSplendeva l’innocenzaMilano, NN Editore, 2025 C’è una lingua delle cose incompiute, potenziali, irrealizzabili se non nel campo del ricordo e del rimorso. È una lingua amara, dolorosissima, [...] ’evento, il disastro biblico a cui agganciarsi per dare forma al ricordo, per uncinare i fatti a uno scorcio di muro. «La tragedia, la disperazione, il dolore e la fatica» sono detriti che si posano a seguire nelle righe che vengono, e Camurri non è ...
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Francesco PalaL'ultimo viaggio di LeninVicenza, Neri Pozza, 2024 Vincitore dell'ultima edizione del premio Neri Pozza e uscito nel 2024, L'ultimo viaggio di Lenin rivisita la storia russa del Novecento, [...] reale, il dolore che si accompagna alla ricerca compensatoria (perché essa stessa reazione al dolore dell'esistente, è questa la tragedia) di una perfezione glaciale, o surgelata, che dir si voglia. Ma è anche lo stile a portare suoi significati, in ...
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Enrico FinkPatrilineare. Una storia di fantasmiTorino, Lindau, 2025 Il romanzo autobiografico è un genere insidioso, nella misura in cui si rischia di ricostruire il vissuto di un individuo o di una famiglia [...] doloroso passato alle spalle. Quel passato che, purtroppo, si ostina a tornare, travestito ma sempre viscido.Tutta la tragedia della persecuzione è riassunta nell’agghiacciante domanda incipitaria: «Mamma, è stanotte che mi ammazzi?» (p. 9); solo a ...
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Mariano LongoInfanzie. Storie di bambini ribelli, tristi, stralunatiBari, Progedit, 2024 Intanto il titolo: plurale, Infanzie. Per norma e per consuetudine, per costume impigrito o per prassi sommaria, [...] (l'omicidio del padre per mano ignota), l'infanzia uccisa da un'avventura maledetta, come traduzione della tragedia nella lingua familiare, nel lessico degli affetti.Quanto alla scoperta, essa funziona invece diversamente: funziona cioè come azione ...
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Il mare e il ritorno del passato: tra ricongiungimento e separazione degli affetti. Riflessioni sulla tragedia euripidea) Alla dimensione del mare, nell’àmbito della tragedia greca, è legata una sfera [...] Euripide: una rilettura, in «Lexis», 21, 2003, pp. 161‑177.Criscuolo, U., Note sul tardo Euripide, in Id., Studi sulla tragedia greca, Napoli, M. D’Auria editore, 2016, pp. 405-432.Di Benedetto, V., Cerbo, E. (ed.), Euripide, Troiane. Introduzione e ...
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Il rapporto tra lingua, genere e identità autoriale ha da sempre rappresentato un tema di dibattito socio-culturale di tale rilevanza da sollevare, tra gli studiosi, un quesito fondamentale sulla rappresentazione [...] non dà figli è inutile come un fascio di rovi’); «la luna», una costante in García Lorca. La sua luce avvolge l’intera tragedia e spesso anticipa il misfatto che è presentato nelle scene successive; nell’atto terzo primo quadro di Yerma, la luna è in ...
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Forse ha ragione Vanni Santoni quando afferma che «la scrittura non si insegna»; difatti, proprio così si intitola un suo libro che – sorpresa – è un manuale di scrittura (2020). Proseguendo nel paradosso, [...] , l’autore mostra come molte storie, anche lontanissime tra loro, siano riportabili ai due archetipi concettuali aristotelici della tragedia e della commedia.Ritorniamo al primo dei due libri menzionati. Sin dall’incipit, il volume di Alessandro ...
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Giace senza mangiare, abbandonato il corpo ai doloriconsumandosi sempre nelle lacrimegiacché si è resa conto di aver subito ingiusto oltraggio dal suo uomonon solleva lo sguardo, non distoglie il volto [...] Corinto e la figlia Glauce, e del compagno fedifrago con il barbaro assassinio dei loro figli. E così alla fine della tragedia, dopo la duplice vendetta, è paragonata da Giasone non più ad una salvatrice, ma a Scilla, mostro marino temuto dai marinai ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...
tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi sventure e sofferenze.
L’età classica
1....
TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; l'etimologia è incerta, benché...