Critico e letterato (Tolone 1788 - Hyères 1842); nel 1820 pubblicò sul Lycée français una critica della tragedia manzoniana il Conte di Carmagnola che provocò la Lettre à Monsieur C.*** sur l'unité de [...] temps et de lieu dans la tragédie, del Manzoni. ...
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Letterato e patriota, nato a Cesena il 13 ottobre 1778, morto ivi il 7 ottobre 1853. Durante la prima occupazione francese ebbe cariche municipali e seguì il padre a Milano, ove entrò nella massoneria [...] del '31 si rifugiò in San Marino donde tornò nel 1834. Scrisse allora le memorie della sua vita e la sua migliore tragedia, I Cesenati del 1377 (1835-1844). Aminiratore di Pio IX, fu prolegato a Pesaro, ove si mostrò onesto, ma debole (aprile 1848 ...
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Poeta e autore drammatico (Tolosa 1770 - Parigi 1854). Esordì come traduttore della Gerusalemme liberata (1796, 2 voll.) e dei canti di Ossian, che pubblicò sotto il titolo di Poésies galliques (1801). [...] Un certo successo ebbero anche alcune sue tragedie, specie Omasis (1806) e Mahomet II (1811), il poema L'Atlantide ou le Géant de la montagne bleue (1813) e L'Aminte (1813). Accademico di Francia dal 1815, intervenne nelle accese polemiche tra ...
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LA CALPRENÈDE, Gauthier de Costes de
AIceste Bisi Gaudenzi
Romanziere e drammaturgo francese, nato al castello di Toulgou-en-Périgord nel 1614; morto, per un accidente di caccia, al Grand-Andely nel [...] 1663. Incominciò col teatro, scrivendo tragedie di bella versificazione (La mort de Mithridate, 1635) e vigorosamente concepite (Le Comte d'Essex, 1638). Diede sviluppo alla brillante immaginazione e ad un'inesauribile facondia in voluminosi romanzi ...
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GIRALDI, Giovan Battista (Cinzio Giovan Battista)
Simona Foà
Nacque a Ferrara nel novembre del 1504 da Cristoforo, proveniente da una famiglia ferrarese che vantava remote origini fiorentine; la madre [...] aristoteliche e la divisione in cinque atti, ognuno con il suo prologo.
Il successo dell'Orbecche indusse il G. a comporre nuove tragedie: in poco tempo, tra la fine del 1541 e il 1543, scrisse e vennero messe in scena la Didone, la Cleopatra e ...
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Letterato (Bologna 1775 - ivi 1853). Insegnò letteratura greca nell'univ. di Bologna dal 1832, dapprima come sostituto, poi (1838) come successore di G. Mezzofanti; fu rigido sostenitore del classicismo [...] e del purismo contro i romantici; le sue traduzioni delle tragedie di Sofocle (pubblicate tra il 1815 e il 1821; poi raccolte in due voll., 1823-34) furono lodate da P. Giordani. ...
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Letterato (Trieste 1826 - Vienna 1910). Volontario nel 1848, e nel 1849 a Roma, insegnò poi a Vienna. Viaggiò lungamente, lasciando delle Memorie autobiografiche (1906). Spirito bizzarro, attratto dall'ipnotismo [...] e dallo spiritismo, scrisse Il bacio della luna (1912), liriche, tragedie, poesie, due poemi drammatici, e uno studio sulla schiavitù domestica nel Medioevo (Gli Ezzelini, Dante e gli schiavi, 1864). ...
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(gr. Φαίδρα, lat. Phaedra) Figlia di Minosse e di Pasifae, sorella di Arianna, diviene moglie di Teseo che l'aveva portata con sé nella fuga da Creta. Secondo l'elaborazione del mito fatta da Euripide [...] Hippolyte (1573), J. Racine in Phèdre (1677), A. Ch. Swinburne nel poemetto drammatico Phaedra (1866), e G. D'Annunzio nella tragedia omonima (1909). Tra le opere musicali ispirate a F. si ricordano quelle di Ch. W. Gluck (1745), di G. Paisiello ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] pietà e del terrore opera la purgazione (κάϑαρσις) di queste passioni". In questa definizione si ha in ordine logico: 1. che è la tragedia e che cosa rappresenta; 2. la forma in essa usata; 3. la maniera in cui è comunicata; 4. la funzione a cui ...
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Poeta tragico francese (Rouen 1606 - Parigi 1684). Fu allievo dei Gesuiti (1615-22), poi studiò diritto ed esercitò per varî anni la professione d'avvocato; visse semplicemente. La sua prima composizione [...] (1674). Espose le sue idee critiche sul teatro in tre discorsi: De l'utilité et des parties du poème dramatique; De la tragédie et des moyens de la traiter selon la vraisemblance ou le nécessaire; Des trois unités, d'action, de jour et de lieu ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...