Patriota e poeta (Monteleone di Calabria 1821 - ivi 1898); scrisse in dialetto il poemetto pornografico La Ceceide e alcune liriche (tra le quali la più nota è 'a Pippa) dove non mancano accenti di schietta [...] poesia; in italiano lasciò Poesie giovanili (1861) e due tragedie (Valenzia Candiano e Lidia). ...
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Pellegrin, Paolo. – Fotoreporter italiano (n. Roma 1964). Collaboratore del periodico Newsweek dal 2000 e membro della Magnum photos dal 2005, fin dagli esordi è stato in prima linea nel documentare, muovendosi [...] lungo la complicata linea di confine tra osservazione e partecipazione, le tragedie umane e naturali dei disastri ambientali, delle migrazioni e delle guerre: dalla diffusione dell’AIDS nell’Uganda degli anni Novanta ai conflitti in Bosnia, Iraq, ...
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Poeta e autore drammatico francese (Digione 1689 - Parigi 1773); esordì presso il Théâtre de la Foire con la commedia Arlequin Deucalion (1722), rendendosi famoso per le sue arguzie e il suo spirito caustico. [...] Crébillon lo spinse a scrivere per il Théâtre Français alcune tragedie come Callisthène (1730) e Gustave Wasa (1733) e commedie come Les fils ingrats (1728) e L'amant mystérieux (1734). La sua opera più famosa è La métromanie (1738) in cui deride, ...
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Attore e drammaturgo russo (Mosca 1760 - Choneevo, Tver´, 1812). Interprete di grande rilievo, emerse soprattutto nel teatro shakespeariano (grande successo ottenne come re Lear), ma fu anche buon attore [...] comico. Scrisse commedie realistiche (Bobyl´ "Il contadino povero", 1790; Sidelec "Il commesso", 1803) e due tragedie ispirate ad avvenimenti storici (Rjurik, 1791; Ermak, pokoritel´ Sibiri "E., il conquistatore della Siberia", 1803). ...
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INTERNARI-TAFANI, Carolina
Alberto Manzi
Attrice, nata a Livorno il 23 maggio 1793, morta a Firenze il 23 marzo 1858. Ebbe i primi successi vicino alla Pellandi, con la quale tornò nel 1811, divenendone [...] allieva prediletta ed emula fortunata. Sollevò entusiasmi nelle tragedie del Niccolini (che per lei scrisse Rosmunda), del Pellico, dell'Alfieri, ecc. Nel 1830 si recò a Parigi, dove esordì con Rosmunda, sollevando entusiasmo tale che la duchessa di ...
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Poeta e drammaturgo russo (Pietroburgo 1717 - Mosca 1777). Editore della rivista Trudoljubivaja pčela ("L'ape operosa", 1759) e autore di poesie, occupa un posto importante nella letteratura russa per [...] avervi introdotto, seguendo i modelli francesi, il dramma di tipo classico. È autore di nove tragedie, tra cui si ricordano Vyšeslav (1768), Dmitrij samozvanec ("Il falso Demetrio", 1771), Mstislav (1774), e di dodici commedie, tra cui Opekun ("Il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Seneca politico, scienziato e drammaturgo
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Seneca è il massimo filosofo latino di tutti [...] in scena ciò che accade quando questo dominio viene meno, lasciando il fondo buio dell’animo umano libero di scatenarsi. Le tragedie rappresentano un mondo che ha esiliato la ragione e nel quale c’è spazio solo per l’odio, la vendetta, il sangue ...
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Drammaturgo, nato a Mantova nel 1842; morto a San Benedetto Po, nel 1899. Fu una singolare figura del teatro italiano dell'Ottocento. Scrisse drammi, commedie, libretti d'opera, romanzi, riviste, azioni [...] coreografiche: nel solo anno 1872 fece rappresentare dieci lavori. Raffazzonava, riduceva, traeva libretti da tragedie e tragedie da libretti; e dove metteva la mano, sconquassava. Eppure aveva un certo senso del teatro. Aveva cominciato nel 1867, ...
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Letterato (Mantova 1718 - ivi 1808). Gesuita dal 1738, insegnò a Brescia, Bologna, Venezia, poi a Modena, viaggiò in Italia e fuori, e in Francia conobbe il Voltaire, di cui restò amico. Sotto Napoleone [...] ebbe onori e incarichi. Deve la sua fama non alle sue tragedie, ai suoi poemi, ai suoi versi, sciolti o in rima, ma alle Lettere Virgiliane, premesse ai Versi sciolti di tre eccellenti autori, cioè dell'Algarotti, del Frugoni e dello stesso B. (1757 ...
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Attore e capocomico (Rifredi, Firenze, 1751 - Firenze 1832); dapprima orologiaio, recitò poi (1776) nella compagnia di G. Frilli, indi in quella di P. Andolfati a Napoli; tornato in patria, dal 1791 fu [...] capocomico di una compagnia che recitava al teatro di Borgognissanti; pur rappresentando anche tragedie (fu socio nel 1798 di A. Morrocchesi), fu specialmente noto come attore comico e come autore di una ventina di commediole, di soggetto tratto da ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...