Umanista (Balingen, Württemberg, 1547 - Urach 1590); prof. a Tubinga, perdette il favore del duca di Württemberg in seguito a un suo attacco letterario ai nobili, e abbandonò la città. Ritornatovi, incappò [...] in altra querela, fu imprigionato e perì in un tentativo di fuga. Autore di elegie, tragedie, drammi biblici, è specialmente noto per la vena comica delle sue commedie latine (Julius Caesar redivivus, 1584) e delle sue satire (Priscianus vapulans, ...
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Scrittore romeno (Verria, Macedonia, 1868 - Bucarest 1957). Autore di uno Studiu asupra elementului grec antefanariot în limba română ("Studio sull'elemento greco pre-fanariota nella lingua romena", 1894) [...] e di varî volumi di versi, si è imposto soprattutto come eccellente traduttore dal greco: Iliade (1916), Odissea (1924), tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide. ...
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GRITTI, Francesco
Giulio Natali
Poeta, nato a Venezia nel 1740 (la madre Cornelia Barbaro Gritti era poetessa). Eletto a trent'anni giudice nel Consiglio dei Quaranta, amministrò con senno la giustizia; [...] morì nel 1811. Scrisse gustose parodie tragiche, comiche e romanzi alla moda; tradusse tragedie del Voltaire, del Ducis, del Piron; rifece in ottava rima, migliorandolo, il Tempio di Gnido del Montesquieu; lasciò inedita una traduzione della Pulcella ...
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SZIGLIGETI, Ede (Edoardo)
Giulio de Miskolczy
Nome d'arte di József Szathmáry. Drammaturgo ungherese, nato il 18 marzo 1814 a Nagyvárad (Oradea Mare), morto il 19 gennaio 1868 a Budapest. Frequentò corsi [...] popolari, e per decennî fu il più fecondo e il più popolare drammaturgo ungherese. Partì dal dramma romantico; le sue tragedie meglio riuscite sono Gritti, Matyas fia (Il figlio di Mattia), II Rákóczi Ferenc fogsága (Le prigioni di Francesco Rákóczi ...
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antico
Lucia Onder
1. L'aggettivo compare frequentemente in D. con il valore di determinazione temporale e il significato di " appartenente a un'età passata, remota ": Rime CVI 9 decreto antico; Cv [...] I V 8 le scritture antiche de le comedie e tragedie latine; II III 3 l'antica grossezza de li astrologi; IV 7 nomi antichi... e antichi edifici; IV Le dolci rime 23 gentilezza volse / ... che fosse antica possession d'avere / con reggimenti belli; ...
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Poligrafo (Venezia 1508 - ivi 1568). Lavorò al servizio dei Giolito per i quali tradusse, commentò, plagiò opere antiche e moderne; cinque commedie (Capitano, Fabrizio, Marito, Ragazzo, Ruffiano) e le [...] imprese di Orlando rappresentano la parte migliore della sua vastissima produzione. Bembista nella lirica, scrisse rime, tragedie, poemetti mitologici e biblici, tradusse e imitò Virgilio, Ovidio, Catullo, Orazio, Cicérone, ecc. Notevoli, nel quadro ...
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Poetessa (Torino 1774 - ivi 1840). Ricevette buona educazione enciclopedica: giovanissima improvvisatrice, nel 1792 compose Le Amazzoni, poema in ottave. Rimasta vedova del conte M. Roero, si dedicò unicamente [...] alla letteratura. Fra le sue opere: Versi (1796; 4a ed. corretta e accr., 4 voll., 1816-17); Due tragedie inedite (Erminia e Tullia) (1817); il poema Ipazia, ovvero delle filosofie (2 voll., 1827); Novelle (1830); Poesie postume (1943). Nella sua ...
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Poeta (Lyons-la-Forêt, Normandia, 1613 - Parigi 1691). Elegante e di vena madrigalesca, fu ammirato all'Hôtel de Rambouillet. Nella "disputa dei sonetti" (1651), quello suo su Job suscitò il partito di [...] jobelins contro gli uranistes che preferivano il sonetto À Uranie del Voiture. Scarso valore hanno le sue tragedie (Cléopatre, 1635; La mort d'Achille, 1636; Méléagre, 1640), commedie (Iphis et Iante, 1636) e tragicommedie (Gustaphe ou l'heureuse ...
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Pittore (Stettino 1804 - Düsseldorf 1874). Studiò a Berlino con J. G. Niedlich e con G. Schadow, che poi seguì a Düsseldorf e nei suoi viaggi in Belgio e in Italia. Prof. all'accademia di Düsseldorf, impresse [...] a quella scuola un indirizzo romantico. Dipinse quadri storici, ispirati alle tragedie shakespeariane, e quadri di genere, fra realistici e sentimentali: i ritratti sono la parte migliore della sua produzione (Ritratto di Thelott, Colonia, Wallraf ...
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Letterato francese, nato a Mussy-l'Èvêque nell'ottobre del 1638, morto a Parigi il 15 settembre 1701. Ebbe larga notorietà più per le sue polemiche con i grandi scrittori del sec. XVII, che per le sue [...] all'incauto polemista nella Satira VII e nella IX. E, come se ciò non bastasse, questi, con la sua mediocre tragedia Germanicus, s'attirava una serie di epigrammi feroci per aver osato criticare il Britannicus di Racine. Infine, una compiacente ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...