Letterato e uomo politico (Firenze 1482 - ivi 1549), fratello di Filippo. Fu dei Priori nel 1521, aderì alla Repubblica nel 1527 e fu tra i firmatarî della capitolazione di Firenze nel 1530. Discepolo [...] La Pisana (o La Nutrice) e La Violante, in endecasillabi sciolti, commedie di imitazione classica. Scrisse anche alcune tragedie (andate perdute), prose morali, sonetti, canti carnascialeschi, una Pistola fatta per la peste (a lungo attribuita, come ...
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GROTO (o Grotto), Luigi
Carlo Calcaterra
Oratore e poeta, nato ad Adria il 7 settembre 1541, morto a Venezia il 13 dicembre 1585. detto il Cieco d'Adria perché perdette la vista otto giorni dopo la [...] lega contro i Turchi, Venezia 1571 (raccolta di rime di varî autori); Rime, 1577, 1584, 1587, 1592, 1602, 1610; Tragedie: Dalida, 1572; Hadriana, 1578; Commedie: Emilia, 1579; Il Tesoro, 1583; La Alteria, 1587; Favole pastorali: Il pentimento amoroso ...
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Nato nel 1564, successe nel 1589 al padre Giulio nel ducato di Brunswick e Wolfenbüttel. Principe dotto e ammiratore del diritto romano, cercò di instaurarne i principî nel suo ducato. Incontrando difficoltà [...] nella Germania del sec. XVI. Per la compagnia di attori inglesi alla sua corte scrisse, negli anni 1593-94, undici tragedie e commedie, adottando del teatro inglese la prosa (nelle scene comiche anche il dialetto), la figura del buffone e la tecnica ...
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Minore osservante, nato a Lucca il 2 ottobre 1686, morto a Roma il 17 febbraio 1768. Letterato, filosofo, teologo e canonista, il B. insegnò teologia a Bologna e a Roma, fu esaminatore del clero romano, [...] scritti letterarî varî, tra i quali sono degne di nota 12 tragedie (8 in prosa), tutte miranti ad esaltare la morale cristiana (Tragedie.... con due ragionamenti sopra la composizione delle tragedie, Roma 1761, 4 voll.). In Arcadia si chiamò Lauriso ...
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Vissuto al tempo di Adriano è uno degli ultimi e più notevoli rappresentanti della scuola cinica. Temperamento polemico, usò come arma principale l'umorismo, l'ironia. Suida ricorda parecchie opere di [...] proposito di uno scritto analogo di Favorino, quello Intorno a Cratete e a Diogene e infine altre opere, fra le quali le tragedie parodistico-umoristiche sull'esempio di quelle di Diogene e di Cratete. (Iulian., Or., VII, 273, 6 H).
Ma l'opera di cui ...
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Attrice tragica francese, nata a Rouen nel 1641 e morta ad Auteuil nel 1698. Suo padre, presidente del parlamento di Normandia, rovinatosi negli affari, non si oppose al matrimonio di Maria con l'attore [...] di Hermione in Andromaque di Racine, rivelando le aue grandi doti. Racine da allora le affidò tutte le sue nuove tragedie, guidandola nelle interpretazioni. Così la Ch. fu la prima ad interpretare Bérénice, Iphigénie, Phèdre. Fra i suoi ammiratori e ...
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PEPOLI, Alessandro, conte
Giulio Natali
Poeta drammatico, nato a Venezia nel 1757, morto il 12 dicembre 1796, vittima d'un attacco polmonare, contratto per la smania di mostrarsi, lui conte, più agile [...] non riuscì a creare nulla di vitale, né a scrivere versi tollerabili. Fondò a Venezia la tipografia Pepoliana.
Bibl.: E. Bertana, La tragedia, Milano s. a., p. 334; G. A. Nulli, Shakespeare in Italia, ivi 1918, p. 39 segg.; N. De Sanctis, Un emulo di ...
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PALLESKE, Emil
Giuseppe Gabetti
Scrittore e recitatore tedesco, nato a Tempelburg nella Pomerania il 5 gennaio 1823, morto a Thal presso Eisenach il 28 ottobre 1880. Alla scuola di Theodor Döring si [...] tempo, con una recitazione di tono idealistico, ma calda di espressione, che soprattutto trovò evidenza e forza nella dizione delle tragedie di Shakespeare, dei classici e della poesia di F. Reuter.
Il suo saggio sull'arte di recitare, Die Kunst des ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] a volte, pur nelle scene fortemente drammatiche, circola una cert'aria di commedia.
La Vita di Girolamo Benivieni, che segue le tragedie, ha almeno questo di utile: l'esattezza dei dati e delle notizie. La cosa non sorprende giacché, se veramente ne ...
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Musicista (Bitonto 1727 - Venezia 1779); studiò a Napoli con N. Porpora e F. Durante; esordì quale operista (1751) al S. Carlo con il Farnace. Poi (1758) fu maestro di cappella e insegnante di canto alla [...] ed Aricia, 1759; I Tindaridi, 1760; Sofonisba, 1762) agli ideali di rinnovamento dell'opera italiana sulla base della tragédie-lirique francese promossi dalla corte parmense. Lavorò quindi (1765-68) a Venezia, ove diresse un conservatorio, e a ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...