Erudito e poeta (Crema 1585 - Capodistria 1659), vescovo di Capodistria dal 1653. Molto scrisse, in latino e in italiano, di storia, diritto, filosofia, compose discorsi, panegirici, poesie e una delle [...] migliori tragedie del tempo: Amata (1622). ...
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Filologo (1º sec. a. C.), di origine etrusca. Varrone lo nomina a proposito di etimologie di parole (Titienses, Ramnenses, Luceres) che V. considerava etrusche, e ci informa che questi scrisse delle tragedie [...] nella sua madrelingua ...
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Retore, oratore e tragediografo greco (Faselide 380 a. C. circa - Atene 340 circa); riportò 8 vittorie su 30 gare. Si hanno scarsi frammenti di una Arte oratoria, titoli e frammenti di tragedie che avevano [...] per argomento i miti tradizionali (Aiace, Elena, Edipo, ecc.) e di una di argomento contemporaneo (Mausolo) ...
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Autore drammatico (Padova 1759 - ivi 1819), molto applaudito ai suoi tempi. Scrisse commedie (due di esse, Le convenienze teatrali, 1794 e Le inconvenienze teatrali, 1800, restarono per mezzo secolo in [...] repertorio), tragedie, farse, libretti, drammi storici (La pulcella di Oxford, 1796; Lucrezia Dondi, 1803; Ortensia, 1811). Dalla sua commedia Olivo e Pasquale (1794) è tratto il libretto per l'omonima opera giocosa di Donizetti (1827). ...
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Letterato (Roma 1804 - ivi 1884); scrisse versi latini e italiani volti a celebrare i monumenti della sua città (Le notti vaticane, 1865; Monumenta vaticana, 1869; Le catacombe romane, 1884); scrisse anche [...] due tragedie di argomento storico (1858, 1859). ...
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Scrittore (Forlì 1802 - ivi 1872). Prese parte ai moti del 1831 (quando fondò a Forlì il giornale patriottico L'Emilia); si batté nel 1848-49; fu quindi esule. Recitò spesso le sue tragedie (Marco Botzari; [...] Farinata degli Uberti; Il duca Valentino). n La moglie, Ifigenia Gervasi, scrisse drammi e romanzi storici (Gli ultimi giorni dei cavalieri di Malta, 1841; Beatrice Alighieri, 1853) ...
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Scrittore francese (Parigi 1785 - ivi 1873). Celebrò nelle sue liriche le vittorie e la scomparsa di Napoleone (Ode à la Grande Armée, 1805; Poème sur la mort de Napoléon, 1822; ecc.); scrisse tragedie [...] di gusto classico (Pallas, 1806; Ulysse, 1814) e preromantico (Marie Stuart, 1820; Le Cid d'Andalousie, 1825). Nel 1828 entrò nell'Académie Française ...
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Scrittore (Cambridge 1732 - Tunbridge Wells 1811). Pubblicò romanzi alla maniera di Fielding (Arundel, 1789; Henry, 1795) e un'importante autobiografia (Memoirs, 1807). Ma è soprattutto ricordato nel teatro, [...] più che per due tragedie, per le sue varie commedie, tra cui si ricordano specialmente The brothers (1769) e The West-Indian (1771) con la quale egli fu il pioniere della cosiddetta "commedia lagrimosa". Due volumi di Posthumous dramatic works furono ...
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Drammaturgo spagnolo (n. 1800 circa - m. Avana 1888); tradusse la Dalila di O. Feuillet, aggiungendovi di suo una seconda parte; rifuse in Redención la Dame aux camélias di A. Dumas. Fra le tragedie di [...] maggiore impegno vanno ricordate Elvira de Albornoz (1836), Trece de febrero (1837), Últimas horas de un rey (1849), La muerte de César (1876). Fu vicino ai romantici, pur restando legato a modi sostanzialmente ...
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Poeta greco della prima metà del 3º sec. a. C., di Corcira, figlio di Filota e sacerdote di Dioniso ad Alessandria sotto Tolomeo Filadelfo; fu della cosiddetta Pleiade alessandrina, poeta tragico (scrisse [...] 42 tragedie) e lirico. Del suo Inno a Demetra in esametri coriambici catalettici (versi filicei) ci sono giunti parecchi versi. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...