AVELLONI, Francesco Antonio
Maria Luisa Scauso
Nato a Venezia nel 1756 dal conte Casimiro, di origine napoletana, e da Angela Olivati, veneziana, studiò nelle scuole dei gesuiti; fu novizio dell'Ordine [...] di un avvocato, ma spinto dall'amico poeta A. Zanchi si indusse a tentare la via del teatro. Scrisse così due tragedie: una, Zelina,non fu mai rappresentata; l'altra, Tamerlana, fu accettata da Girolamo Medebach, che la rappresentò con un certo ...
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Attore tedesco (Shanghai 1941 - Vienna 2014). Trasferitosi ad Amburgo nel 1947, esordì sulle scene tedesche (Monaco di Baviera, Costanza, Stoccarda), rivelandosi in Frühlings Erwachen, Die Räuber, Woyzeck. [...] T. Bernhard. Interprete versatile e moderno, al Burgtheater di Vienna (1986-93) ha ottenuto vasti consensi nelle tragedie shakespeariane (Richard III, Othello, Der Kaufmann von Venedig); è stato un acclamato Jedermann al Festival di Salisburgo ...
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Drammaturgo inglese (Bristol 1907 - Chichester 2005). Grande successo ottenne con le commedie in versi A phoenix too frequent (1946), The la dy's not for burning (1948), Venus observed (1950), nelle quali, [...] ), la più sobria The dark is light enough (1954), Judith (1962), A yard of sun (1970), Peer Gynt (1970). Notevoli le tragedie The first born (1948) e Curtmantle (1962). Collaborò alla sceneggiatura di film epici come Ben Hur (1959) e Barabba (1962). ...
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Poeta (Genova 1565 - ivi 1623). Visse dapprima a Padova, da dove nel 1591 passò a Genova. Innamorato di Aurelia Spinola, morta nel 1596, le dedicò la sua raccolta di Rime del 1601; s'innamorò poi di una [...] nella forma della canzonetta ronsardiana (come nelle Rime del 1611). Scrisse anche due poemi d'argomento sacro, Lazzaro il mendico (1614) e La reina Ester (1615), tragedie, e un dialogo sul poema eroico, Il Gonzaga, ovvero del poema heroico (1621). ...
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Letterato e patriota (Cesena 1778 - ivi 1853); insignito di cariche municipali durante la dominazione francese e viceprefetto di Cesena per G. Murat nel 1815; di tendenze liberali, fu (1824-31) in carcere; [...] ministero. Le sue memorie, pubblicate nel 1915, s'intitolano: Sei anni e due mesi della mia vita. Scrisse anche alcune tragedie di stampo alfieriano: Francesca da Rimini (1801); Costantino Magno (1805); Il Conte di Barbiano (1807) e, più tardi, nel ...
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Figlia (sec. 6º) di Cunimondo re dei Gepidi. Prigioniera di guerra, poi sposa del re longobardo Alboino, vedovo della prima moglie Clotsuinda, fece assassinare il marito dal suo complice Elmichi (572), [...] ; cadde invece vittima di questo. La sua vita violenta e passionale ha ispirato varie opere letterarie e musicali: si ricordano in particolare le tragedie di G. Rucellai (R., 1516), di V. Alfieri (R., 1783), di A. Ch. Swinburne (Rosamond, 1860). ...
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GORINI CORIO, Giuseppe
Stefano Meschini
Nacque a Solbiate, presso Como, l'8 giugno 1702, figlio probabilmente quartogenito di Alessandro e di Maria Corio, unica figlia ed erede del giureconsulto milanese [...] fin da allora, L.A. Muratori. Nella capitale estense il G. pubblicò nel 1720, a 18 anni, la sua prima opera, la tragedia Rosimonda, in seguito rifatta, e una favola pastorale in 7 egloghe miste a prosa, L'Elpino, ristampata nello stesso anno a Milano ...
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CAVALLETTI, Carolina
Sisto Sallusti
Nacque a Gorizia nell'anno 1794 dagli attori Francesco e Gaetana Pontevichi, durante una tournée della compagnia di Carlo Battaglia della quale essi facevano parte. [...] P. Carli, Firenze 1954, pp. 277, 280, 350-54; F. Righetti, Teatro ital.,II, Torino s.d., pp. 149 s.; C. Della Valle, Tragedie, I, Napoli 1830, pp. 28 ss.; A. Alberti, Quaranta anni di storia del teatro de' Fiorentini in Napoli, Napoli 1878, p. 45 e ...
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CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] riconoscendo in lui un autore che ha molta intelligenza delle Sacre Scritture, di cui con sagacia "semina" nelle sue tragedie tratti scelti ed opportuni, affermano che sarebbe stato meglio che il C. avesse usato meno prodigi, perché il "meraviglioso ...
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Poeta inglese (Beauchamp Court, Warwickshire, 1554 - Warwick 1628). Intimo amico di Sir Philip Sidney fece parte, con lui ed E. Dyer, della società "Areopagus", fondata da G. Harvey allo scopo di introdurre [...] per la morte di Sidney, e a una Life of renowned Sir Philip Sidney (in prosa, post., 1652), scrisse due tragedie: Mustapha (1609) e Alaham (post., 1633) che sono esempio importante dell'influenza senecana sul teatro inglese. Deputato (1592-93, 1597 ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...