Poeta drammatico francese (n. Bondaroy, Pithiviers, 1533 circa - m. dopo il 1607), autore di tragedie bibliche (Saül le furieux, 1572; La famine ou les Gabéonites, 1573), e di una commedia (Les corrivaux, [...] ugonotti, con Enrico di Navarra. La prefazione del suo Saül le furieux che ha il titolo di Art de la tragédie ed è dedicata alla duchessa di Nevers, s'ispira già alle "regole" aristoteliche, riprese e divulgate dai trattatisti italiani (Castelvetro ...
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Tragediografo (Versailles 1733 - ivi 1817). Ammiratore di Shakespeare, adattò per le scene francesi cinque tragedie shakespeariane (Hamlet, 1769; Roméo et Juliette, 1772; Le roi Lear, 1783; Macbeth, 1784; [...] del grande F.-J. Talma, e contribuirono a diffondere in Francia la conoscenza di Shakespeare. Non minore successo ebbero le due tragedie originali Oedipe chez Admète (1778) e Abufar ou la famille arabe (1795). Accademico di Francia dal 1778. ...
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Poeta ed erudito greco (n. 330 a. C.) di Calcide nell'Eubea. Scrisse numerose tragedie e un dramma satiresco, di cui restano pochissimi frammenti, e una lunga composizione, l'Alessandra, la cui datazione [...] invece intera l'Alessandra (᾿Αλεξάνδρα) in 1474 trimetri giambici, opera già oscura per gli antichi, ritenuta a torto una tragedia. È un lungo monologo in stile prezioso (dai Bizantini fu detta monodramma) di un servo custode di Alessandra (Cassandra ...
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Letterato (Verona 1732 - ivi 1757). Benemerito degli studî danteschi, oltre a liriche petrarchistiche, scrisse tragedie: dapprima sulle orme di S. Maffei (Medo, 1754), poi a imitazione del teatro tragico [...] francese (Teonoe, 1755) ...
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Scrittore francese (castello di Soliers, Marche, 1601 - Parigi 1655), autore di versi di varie tragedie (fra cui Mariane, 1636), commedie (Le Parasite, 1654) e di un romanzo a sfondo autobiografico, Le [...] page disgracié (1643), vivace pittura dei costumi del tempo ...
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Drammaturgo francese (Nancy 1760 - Parigi 1828). Dopo un volume di Poésies diverses (1785), scrisse tragedie liriche e alcuni libretti d'opera. Tra i suoi drammi più noti: Médée (1797), Léon (1799), Lysistrata [...] (1802), Abel (1810). Fu critico drammatico del Journal de l'Empire e del Journal des Débats ...
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Oratore e poeta tragico latino (1º sec. d. C.), di cui si ricordano delle tragedie (Medea, Tieste, e le praetextae: Catone e Domizio), destinate solo alla recitazione. È l'interlocutore principale del [...] Dialogus de oratoribus di Tacito, dove sostiene che è preferibile dedicarsi alla poesia che all'eloquenza. Molto probabilmente errata è la sua identificazione col retore Materno, condannato a morte da ...
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Poeta e drammaturgo (Oxford 1606 - Londra 1668), creduto figlio di W. Shakespeare. Autore di tragedie e commedie, di cui le migliori (The wits, 1633; Unfortunate lovers, 1643; Love and honour, 1649) furono [...] assai lodate da S. Pepys. Fu creato poeta laureato nel 1638. Attivo sostenitore di Carlo I, ebbe il titolo di baronetto all'assedio di Gloucester (1643). Scrisse un lungo poema epico, Gondibert (1651), ...
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Autore drammatico italiano (Novi Ligure 1816 - Gazzuolo 1882). Il suo teatro, che comprende fra tragedie, drammi e commedie un'ottantina di lavori in prosa e in versi, alcuni applauditissimi, rivela soprattutto [...] una notevole abilità tecnica sia che indaghi problemi sociali (Il poeta e la ballerina, 1841; Le tre classi della società, 1844-47; La colpa vendica la colpa, 1854; La morte civile, 1861), sia che rievochi ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Barbastro 1559 - Napoli 1613), fratello di Bartolomé Juan; scrisse le tragedie Filis, perduta, Isabella, e Alejandra, lodate da Cervantes come modelli di regolarità classica, [...] ma scarsamente interessanti. Compose sonetti, odi, canzoni, epistole, satire nelle quali è evidente l'imitazione di Orazio, Petrarca, Tasso e Garcilaso: furono pubblicate in Rimas, a cura del figlio Gabriel ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...