Scrittore francese (Bort, Limosino, 1723 - Ablonville, Normandia, 1799). Allievo dei gesuiti, studiò filosofia a Clermont-Ferrand; quindi, rinunciando alla carriera ecclesiastica per la letteratura, si [...] ; poi, entrato all'Académie française nel 1763, ne divenne "segretario perpetuo" alla morte di d'Alembert (1783). Le sue tragedie furono accolte con scarso favore (Denys le tyran, 1748; Aristomène, 1749; Cléopâtre, 1750; Les Héraclides, 1752; Les ...
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Poeta (Milano 1630 - ivi 1699). Segretario del senato, curatore dei confini, professore di latino e greco nelle scuole palatine, soprintendente all'università di Pavia, membro della Crusca e dell'Arcadia. [...] , contro il quale esercitò, proprio nelle sue liriche, un'acuta opera di erosione. Scrisse anche melodrammi, drammi sacri, tragedie, carmi latini e greci, orazioni, ecc. Ma il meglio della sua produzione sono le poesie burlesche, specie quelle in ...
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Drammaturgo inglese (Bristol 1907 - Chichester 2005). Grande successo ottenne con le commedie in versi A phoenix too frequent (1946), The la dy's not for burning (1948), Venus observed (1950), nelle quali, [...] ), la più sobria The dark is light enough (1954), Judith (1962), A yard of sun (1970), Peer Gynt (1970). Notevoli le tragedie The first born (1948) e Curtmantle (1962). Collaborò alla sceneggiatura di film epici come Ben Hur (1959) e Barabba (1962). ...
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Poeta (Genova 1565 - ivi 1623). Visse dapprima a Padova, da dove nel 1591 passò a Genova. Innamorato di Aurelia Spinola, morta nel 1596, le dedicò la sua raccolta di Rime del 1601; s'innamorò poi di una [...] nella forma della canzonetta ronsardiana (come nelle Rime del 1611). Scrisse anche due poemi d'argomento sacro, Lazzaro il mendico (1614) e La reina Ester (1615), tragedie, e un dialogo sul poema eroico, Il Gonzaga, ovvero del poema heroico (1621). ...
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Letterato e patriota (Cesena 1778 - ivi 1853); insignito di cariche municipali durante la dominazione francese e viceprefetto di Cesena per G. Murat nel 1815; di tendenze liberali, fu (1824-31) in carcere; [...] ministero. Le sue memorie, pubblicate nel 1915, s'intitolano: Sei anni e due mesi della mia vita. Scrisse anche alcune tragedie di stampo alfieriano: Francesca da Rimini (1801); Costantino Magno (1805); Il Conte di Barbiano (1807) e, più tardi, nel ...
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CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] riconoscendo in lui un autore che ha molta intelligenza delle Sacre Scritture, di cui con sagacia "semina" nelle sue tragedie tratti scelti ed opportuni, affermano che sarebbe stato meglio che il C. avesse usato meno prodigi, perché il "meraviglioso ...
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Poeta inglese (Beauchamp Court, Warwickshire, 1554 - Warwick 1628). Intimo amico di Sir Philip Sidney fece parte, con lui ed E. Dyer, della società "Areopagus", fondata da G. Harvey allo scopo di introdurre [...] per la morte di Sidney, e a una Life of renowned Sir Philip Sidney (in prosa, post., 1652), scrisse due tragedie: Mustapha (1609) e Alaham (post., 1633) che sono esempio importante dell'influenza senecana sul teatro inglese. Deputato (1592-93, 1597 ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1482 - ivi 1549), fratello di Filippo. Fu dei Priori nel 1521, aderì alla Repubblica nel 1527 e fu tra i firmatarî della capitolazione di Firenze nel 1530. Discepolo [...] La Pisana (o La Nutrice) e La Violante, in endecasillabi sciolti, commedie di imitazione classica. Scrisse anche alcune tragedie (andate perdute), prose morali, sonetti, canti carnascialeschi, una Pistola fatta per la peste (a lungo attribuita, come ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] a volte, pur nelle scene fortemente drammatiche, circola una cert'aria di commedia.
La Vita di Girolamo Benivieni, che segue le tragedie, ha almeno questo di utile: l'esattezza dei dati e delle notizie. La cosa non sorprende giacché, se veramente ne ...
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Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] ), per le nozze di Luigi XIV; si accostò al teatro, abbozzando le scene, andate perdute, di una Amasie e di una tragedia sugli amori di Ovidio. Dopo un soggiorno a Uzès, dove si era recato con la speranza di ottenere un beneficio ecclesiastico, tornò ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...