Architetto e poeta (Padova 1653 - Modena 1732), custode (dal 1691) della Bibl. univ. di Padova. Come architetto, riprese con vivacità le forme del Palladio fondendole con elementi tratti dal barocco romano; [...] (Il trionfo della libertà, 1707; Mitridate Eupatore, 1707), da A. Pollarolo (Ottone, 1694; Irene, 1695), da A. Caldara (Il selvaggio eroe, 1707); per alcune Tragedie sacre (1702), anch'esse per musica, e per una raccolta di Epigrammi (1697). ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] Abra, e i capitani di Oloferne, tra i quali ha giusto rilievo Arimaspe, il solo che sembra avere come una intuizione della tragedia imminente, tanto che vorrebbe l'immediato assalto a Betulia; ma poi cede anche lui al fascino di Iudit. E su tutto e ...
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Il primo poeta romano di cui abbiamo frammenti; fu portato a Roma da Taranto ancor fanciullo, dopo la guerra Tarentina (272 a. C.), schiavo di un Livio Salinatore, dal quale fu poi affrancato e preposto [...] (nei diverbia e cantica) i metri ellenici. Abbiamo alcuni frammenti e i titoli di otto (o forse nove) tragedie: Achilles, Aegisthus, Aiax mastigophorus, Andromeda, Danae, Equos troianus, Hermiona, Ino(?), Tereus; e di tre commedie palliate: Gladiolus ...
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Poeta spagnolo (Cordova 1791 - Madrid 1865). Partecipò alla guerra di indipendenza contro i Francesi; liberale, deputato alle Cortes nel 1822, emigrò l'anno successivo in Inghilterra. Rientrato in patria, [...] , 1841, tra cui celebri sono El alcázar de Sevilla, Un castellano leal, El fratricidio); opere teatrali comprendenti commedie, tragedie classiche, drammi romantici, tra i quali Don Álvaro o la fuerza del sino, pubblicato dapprima in prosa (1831), poi ...
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(gr. Αἴγισϑος)
Mitologia
Mitico figlio di Tieste e cugino di Agamennone. Mentre questi era a Troia, ne sedusse la moglie Clitennestra, impadronendosi del regno di Micene. Ritornato Agamennone, lo uccise [...] gli aveva ordinato di assassinare l’odiato fratello Tieste.
Teatro e letteratura
La tragica figura di E. compare in alcune tragedie della Grecia antica: Agamennone e Coefore, due parti della trilogia Orestea (458 a. C.) di Eschilo (525 circa - 456 ...
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CALBO (Kalvos), Andrea
Mario Vitti
Nato a Zante (che allora apparteneva alla Repubblica di Venezia) nel 1792 da Giovanni e da Adriana Rukani, ancora fanciullo fu portato dal padre, di modeste condizioni, [...] : A. Calbo, Opere italiane, Roma 1938. In M. Vitti, A. Kalvos e i suoi scritti in italiano, Napoli 1960, si trovano le tragedie, la traduzione da G. Meli e frammenti vari (compreso un abbozzo di un poema in greco, 1511), il tutto tratto dai mss. dell ...
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Letterato (Milano 1741 - Roma 1816), figlio di Gabriele; fratello di Pietro e Carlo. Dopo avere studiato giurisprudenza e aver collaborato al Caffè, con una trentina di articoli (alcuni dei quali fieramente [...] che lo fanno considerare un preromantico. Oltre a traduzioni da Shakespeare (Amleto, 1768; Otello, 1777) e a mediocri tragedie (La Congiura di Milano e Pantea, 1779), scrisse le fortunate Avventure di Saffo (1782), non senza influssi del Werther ...
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Poeta e drammaturgo (n. presso Hitchin, Hertfordshire, 1559 circa - m. Londra 1634). Tra le sue opere poetiche si ricordano The shadow of night (1594) e il completamento (1598) di Hero and Leander lasciato [...] . 1605); Monsieur d'Olive (1606); The gentleman usher (1606); The revenge of Bussy d'Ambois (1607); The conspiracie and tragedie of Charles, Duke of Byron (1608); The widow's tears (1612) ecc. I suoi personaggi sono portavoce di teorie filosofiche ...
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POLIDORI, Gaetano Fedele
Marco Manfredi
POLIDORI, Gaetano Fedele. – Nacque il 5 agosto 1763 a Bientina, nel Pisano, da Agostino Ansano e da Teresa Cosci.
Come ricordato dallo stesso Polidori, la sua [...] di rado in anni passati; oltre a numerose traduzioni dal latino e dall’inglese (fra cui le opere di John Milton), poemetti, tragedie e drammi furono i generi più frequentati da Polidori che non mancò di confrontarsi persino con il genere del secolo ...
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Grecista francese (Chartres 1913 - Parigi 2010), prof. di lingua e letteratura greca all'univ. di Parigi (1957-73), quindi (1973-84) docente al Collège de France; membro dell'Académie des inscriptions [...] le théatre d'Eschyle (1958; 2a ed. 1971); L'évolution du pathétique, d'Eschyle à Euripide (1961; 2a ed. 1980); La tragédie grecque (1970; 2a ed. 1982); La modernité d'Euripide (1988); Les grands sophistes dans l'Athènes de Périclès (1988); La Grèce ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...