GRANELLI, Giovanni
Maria Pia Donato
, Nacque a Genova il 15 apr. 1703 da Francesco e da Maria Cattaneo. Entrò nella Compagnia di Gesù come novizio il 17 ott. 1717; dopo avere terminato gli studi di [...] e poeta illustre, ibid., VII, pp. 37-44; Saggio sull'eloquenza, ibid., XXIII, pp. 271, 297; S. de Coureil, Memoria sulla tragedia di V. Alfieri, Lucca 1806, p. 12; F. Colagrosso, Saverio Bettinelli e il teatro gesuitico, Firenze 1901, pp. 54-60; M ...
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Nome assunto, a partire dal 1882, dallo scrittore tedesco Friedrich Hermann Frey (Spira 1839 - Kufstein 1911). Ufficiale in Baviera nel 1859, abbandonò la vita militare nel 1867, per dedicarsi esclusivamente [...] alle lettere. Visse a lungo a Vienna e a Monaco. Scrisse un gran numero di drammi e tragedie (fra cui Hans Sachs, 1866; Nero, 1877; Marino Falieri, 1878; Prinz Eugen, 1880; Heinrich der Löwe, 1887; Konradin, der letzte Hohenstaufe, 1889; Ludwig der ...
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Magistrato e scrittore francese detto le président (Parigi 1685 - ivi 1770), prete dell'oratorio per due anni, poi (dal 1706) consigliere al parlamento di Parigi, indi (dal 1710) presidente della Chambre [...] des enquêtes, infine (dal 1753) sovrintendente della casa della regina. Membro dell'Accademia (1723), autore di tragedie, di commedie e di poesie leggere, fu personaggio autorevole e frequentatore assiduo dei più celebri Salons settecenteschi; ...
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Scrittore francese (Castelnaudary 1788 - Parigi 1845). Uditore del Consiglio di stato napoleonico, poi bibliotecario (Saint-Cloud, Rambouillet, Compiègne), dal 1824 membro dell'Académie française. Più [...] con i suoi poemi (L'incrédulité, 1810; Jeanne d'Arc, 1825; La divine épopée, 2 voll., 1840), ottenne notorietà con le tragedie Clytemnestre (1822), Saül (1822), Cléopâtre (1824), Une fête de Néron (1830), Norma (1831; da questa F. Romani trasse un ...
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Pittore inglese (Londra 1827 - ivi 1910). Fu con J. E. Millais e D. G. Rossetti uno dei fondatori della "Confraternita preraffaellita" (1848) ai cui principî si mantenne sempre fedele. Considerando la [...] pittura come mezzo didattico e di edificazione morale, trattò, accanto a temi derivati da romanzi e tragedie (Rienzi, 1849, coll. privata; Claudio e Isabella, 1850-53, Londra, Tate Gallery, ecc.), temi religiosi (Gesù nel Tempio, Birmingham, Museum ...
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BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Girolamo
Franca Angelini
Nato a Firenze intorno al 1584 da Mattia, conseguì la laurea in legge, ma poi si dedicò assiduamente alla letteratura. Fece parte dell'Accademia della [...] ., il Polietto e la Teodora,e due del Comeille, Polyeucte e Théodora,posteriori di una decina d'anni; dato che le tragedie dell'italiano e quelle del francese hanno in comune fonti e trame, svolte però in modo diverso, sarà sufficiente pensare che il ...
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Tragediografo (Bagni di San Giuliano, Pisa, 1782 - Firenze 1861). Repubblicano da giovane (imprigionato nel 1799), fu sempre liberale e anticlericale. Insegnò dal 1807 all'Accademia di belle arti di Firenze. [...] nome di N., autore anche di moltissime liriche e prose critiche e storiche, è affidato essenzialmente alle tragedie, specie alle politiche: Polissena (1810), Nabucco (1819), in cui intese raffigurare Napoleone, Antonio Foscarini (1827), Giovanni da ...
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Drammaturgo (Asti 1560 circa - Milano 1628); trascorse parte della sua vita (dal 1587) a Torino e forse dieci anni dopo passò a Milano. È autore di una tragicommedia, Adelonda di Frigia (1595), composta [...] in occasione dell'arrivo a Torino del card. arciduca Alberto d'Austria, e di tre tragedie (Judith, 1627; Ester, 1627; La reina di Scotia, 1628, ma la cui prima redazione risale al 1591 e una prima rielaborazione al 1595), le migliori, forse, del ...
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Commediografo, drammaturgo e attore irlandese (Cork 1784 - Torquay 1862). Fu maestro di arte drammatica (aprì una scuola a Belfast, poi a Glasgow e a Edimburgo). Le sue commedie, The hunchback (1832), [...] Tell, 1825), che K. cercò di liberare dalle stravaganze derivate dall'influenza del romanticismo tedesco, mirando a restituire alla tragedia la sua dignità e, in parte, la popolarità. Molte delle sue opere sono scritte in versi, ma la versificazione ...
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Letterato (Peschiera Borromeo 1787 - Milano 1867). Pubblicò da giovane Idilli a imitazione di G. Gessner e pariniani Sermoni; amico di S. Pellico e di T. Grossi, fu un romantico moderato. In risposta al [...] un saggio (Del classicismo e del romanticismo e dei rispettivi errori ed abusi); scrisse tragedie e le novelle Tresmondi e Eligi e Cristina. Le sue opere sono raccolte in: Tragedie (2 voll., 1841) e Prose edite con aggiunta di alcune inedite (3 voll ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...