Letterato e uomo politico (Firenze 1482 - ivi 1549), fratello di Filippo. Fu dei Priori nel 1521, aderì alla Repubblica nel 1527 e fu tra i firmatarî della capitolazione di Firenze nel 1530. Discepolo [...] La Pisana (o La Nutrice) e La Violante, in endecasillabi sciolti, commedie di imitazione classica. Scrisse anche alcune tragedie (andate perdute), prose morali, sonetti, canti carnascialeschi, una Pistola fatta per la peste (a lungo attribuita, come ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] a volte, pur nelle scene fortemente drammatiche, circola una cert'aria di commedia.
La Vita di Girolamo Benivieni, che segue le tragedie, ha almeno questo di utile: l'esattezza dei dati e delle notizie. La cosa non sorprende giacché, se veramente ne ...
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Poeta e drammaturgo francese (La Ferté-Milon, Aisne, 1639 - Parigi 1699); rimasto ben presto orfano di madre e di padre, fu allevato dalla nonna, Marie des Moulins, molto vicina all'ambiente di Port-Royal; [...] ), per le nozze di Luigi XIV; si accostò al teatro, abbozzando le scene, andate perdute, di una Amasie e di una tragedia sugli amori di Ovidio. Dopo un soggiorno a Uzès, dove si era recato con la speranza di ottenere un beneficio ecclesiastico, tornò ...
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Scrittore romeno (n. Bobostiza, Albania, 1889 - m. 1972). Giunto a 18 anni in Romania, vi si ambientò prestissimo, e fin dal 1911-12, con le due féeries drammatiche in versi Inṣir'te mărgărite ("Infilati, [...] si acquistò fama nella società letteraria di Bucarest, specie negli ambienti del teatro. In poco meno di cinquanta drammi, tragedie, commedie, farse, di cui i titoli più noti sono Akim (1914), Ringala (1915), Prometeu (1919), Fantoma celei care va ...
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Musicista (Bitonto 1727 - Venezia 1779); studiò a Napoli con N. Porpora e F. Durante; esordì quale operista (1751) al S. Carlo con il Farnace. Poi (1758) fu maestro di cappella e insegnante di canto alla [...] ed Aricia, 1759; I Tindaridi, 1760; Sofonisba, 1762) agli ideali di rinnovamento dell'opera italiana sulla base della tragédie-lirique francese promossi dalla corte parmense. Lavorò quindi (1765-68) a Venezia, ove diresse un conservatorio, e a ...
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Uomo politico e scrittore inglese (n. Lismore 1621 - m. 1679), figlio di Riccardo Boyle conte di Cork (v.); di famiglia realista, lord Broghill (dal 1627), seguì il partito di Carlo I; poi emigrato per [...] partecipando alla guerra d'Irlanda. Alla restaurazione, perdonato, si sottomise a Carlo II, che lo creò (1660) conte. Scrisse molte tragedie storiche (Henry V, The black prince, ecc.) e due commedie, oltre a poesie, un romanzo e un libro sull'arte ...
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PIOVENE, Agostino Gaetano
Francesco Giuntini
PIOVENE, Agostino Gaetano. – Nacque a Venezia il 17 ottobre 1671, figlio primogenito del conte Coriolano e di Cecilia Soranzo.
Scarse sono le notizie sulla [...] Apollo, tra cui la contesa con il satiro Marsia che dà il titolo all’intero dramma; mentre il Polidoro ricalca la tragedia omonima di Pomponio Torelli (1605), dove la materia dell’Ecuba euripidea fa la sua comparsa mediata dal complesso racconto di ...
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Scrittore italiano (Roma 1899 - Lariano 1977); ha collaborato a numerosi periodici occupandosi anche di cinema e di televisione. Il suo umorismo, quando non inclina al malinconico e al crepuscolare, attinge [...] agli ultimi anni dello scrittore, che è stato considerato un precursore del contemporaneo teatro dell'assurdo, soprattutto per le Tragedie in due battute (raccolte definitivamente nel 1978 ma già note dai primi anni Venti) e per alcuni atti unici ...
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Poeta greco (Zante 1792 - Louth 1869). Vissuto in Italia fin dall'infanzia, a vent'anni divenne amico di Foscolo, che seguì come segretario in Svizzera (1815) e in Inghilterra (1816); qui, interrottosi [...] di vita in Inghilterra, dirigendo insieme alla moglie un educandato. La prima attività letteraria di K. fu in lingua italiana: odi e tragedie (Ippia; Teramene; Le Danaidi, edite a Londra nel 1818); ma la sua fama di poeta è legata alle odi in greco ...
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Filologo classico (Lipsia 1772 - ivi 1848), prof. all'univ. di Lipsia (dal 1794), fu il maggior rappresentante dell'indirizzo formale della filologia classica. Diede notevole contributo alla scienza filologica [...] primitivi unitarî; i suoi lavori più importanti sono le edizioni critiche di testi poetici greci (Eschilo, Sofocle, 13 tragedie di Euripide, ecc.), con una critica divinatoria piuttosto che volta a dare la recensio della tradizione manoscritta. Il ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...