Scrittore argentino (Buenos Aires 1794 - Montevideo 1839). Fu uno dei membri più attivi del partito "unitario", poeta ufficiale durante il ministero e la successiva presidenza di B. Rivadavia (1820-27), [...] contro il Brasile. Buon conoscitore della letteratura latina (e traduttore di frammenti dell'Eneide) e di quelle francese e italiana contemporanee, V. ha lasciato due tragedie: Dido (1823), di tono elegiaco, e Argia (1824), d'ispirazione alfieriana. ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] diverse rilevabili nella cultura del suo tempo. In tal modo, nel Ragionamento citato, egli giunge a teorizzare un tipo di tragedia nutrita di motivi filosofici, ma capace al tempo stesso di dilettare ed interessare (E. Bigi, Le idee); tale tipo di ...
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Carcano, Giulio
Scrittore (Milano 1812 - Lesa, Novara, 1884). Cominciò la sua carriera letteraria con una novella storica in ottave, Ida della Torre (1834), e ottenne ampia notorietà con il romanzo Angiola [...] pubblicare. Tra le sue opere figurano i romanzi Damiano (1850) e Gabrio e Camilla (1874), novelle in prosa e in versi sciolti, liriche, prose storiche, alcune tragedie e una traduzione del teatro di Shakespeare, alla quale lavorò circa quarant’anni. ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] Tu che lo puoi, da questo morbo indegno, Padre del Ciel tu mi risana e purga"). Perduta è andata una tragedia, Anna Erizzo in Negroponte, rappresentata a Zara nel novembre 1725 alla presenza dell'autore stesso e di Nicolò Erizzo provveditore generale ...
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PEPOLI, Alessandro Ercole
Sabrina Minuzzi
PEPOLI, Alessandro Ercole. – Nacque a Venezia, in contrà San Vidal, il 1° ottobre 1757 dal conte e senatore bolognese Cornelio e dalla nobile veneziana Marina [...] seguì un poemetto (Zefiro e Clori) e poi una fitta produzione di drammi. Sperimentò il ballo pantomimico (Ati e Cibele, 1789), la tragedia per musica (Il Meleagro, 1789; La morte di Ercole, 1790; La Virginia, di cui curò la messa in scena nel 1793 ...
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GRATAROLO (Grattarolo), Bongianni
Paola Cosentino
Nacque a Salò intorno al 1530, stando all'ipotesi formulata dallo Zaniboni. Con il titolo di socio protettore, fece parte della locale accademia letteraria, [...] sono una madre e una figlia destinata a soccombere. Come l'Astianatte, l'argomento della Polissena è tratto da una tragedia di Seneca, le Troades. L'ombra di Achille pretende dai Greci il sacrificio della fanciulla troiana, che tuttavia sarà tratta ...
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Scrittore francese (Neuilly-sur-Seine 1896 - Parigi 1972). Di famiglia aristocratica, volontario durante la prima guerra mondiale, espresse nei suoi primi scritti una concezione eroica dell'esistenza influenzata [...] 1941; trad. it. 1983); Textes sous une occupation 1940-44 (1953). Dagli anni Quaranta scrisse in uno stile grandioso e oratorio tragedie "cristiane" (La reine morte, 1942; Le maître de Santiago, 1948; La ville dont le prince est un enfant, 1951; Port ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] di Vienne, Guy de Rochefort e i fratelli Jean e Charles Fernand. Con quest'ultimo approntò una edizione delle tragedie di Seneca. Sebbene in questo periodo venisse acquistando una sempre maggiore considerazione, il B. entrò presto in lite con ...
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CAMPAGNA, Giuseppe
Giuseppe Inzitari
Nacque a Serra Pedace in provincia di Cosenza (come risulta dall'atto di battesimo; non quindi nel vicino comune di Pedace, come scrissero L. Accattatis e V. Imbriani, [...] .
Fonti e Bibl.: D. Mauro, L'Anacoreta, poema di V. Selvaggi, in Il Calabrese, I (1843), 24, p. 174; S. Paladini, Esposizione della tragedia "Il Bosco di Dafne" di G. C., ibid., II (1844), 16, pp. 121-124; U. Bassi, G. C., in Museo di scienze e ...
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CALINI, Orazio
Amedeo Quondam
Nacque a Brescia nel 1742 (Spreti) o 1743 (Storia di Brescia, III, p.242) dal conte Carlo Francesco e da Matilde Provaglio. Trascorsa l'infanzia nella città natale, fu [...] di Roma accusarono il C. d'aver plagiato l'opera da testi analoghi francesi ed inglesi e in particolare da un'omonima tragedia del Saurin; egli si difese in una Lettera ad un amico in difesa della sua "Zelinda" contro il giornale delle "effemeri di ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...