Letterato (n. Bologna 1604 - m. mentre attraversava il Po 1657), autore di romanzi politici, di tragedie (Aristobolo, Ottone), di una riduzione e rimanipolazione della versione di A. Caro del romanzo di [...] Longo Sofista, che pubblicò come sua ...
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Drammaturgo greco (Mitilene 1834 - ivi 1907), filologo, prof. di storia all'univ. di Atene. Scrisse tragedie in trimetri giambici e in lingua arcaizzante, alternando con pari efficacia le suggestioni del [...] romanticismo (Μαρία Δοξοπατρῆ "Maria Doxopatrì", 1857) ai nitori della classicità (Μερόπη "Merope", 1866; Φαύστα "Fausta", 1893). La sua opera teatrale è raccolta in Δράματα ("Drammi", 1903) ...
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Scrittrice francese (Alençon 1632 - ivi 1683); condusse vita galante e avventurosa. È ricordata per alcune tragedie (Manlius, 1662; Nitétis, 1664), la tragicommedia Le Favory (1665), e soprattutto per [...] alcuni romanzi amorosi (Les desordres de l'Amour, Annales galantes, Les amours des grands hommes, Le journal amoureux, ecc.) che ebbero ai suoi tempi effimero successo ...
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Scrittrice francese (Parigi 1684 - Saint-Germain-en-Laye 1770). Figlia dell'attore Paul Poisson, compose tragedie (Sémiramis, 1707; Habis, 1714; Cléarque, 1717; Marsidie, 1735) e poesie di vario genere. [...] Più interessanti sono le sue opere in prosa: His toire secrète de la conquête de Grenade (1723), e i racconti di carattere esotico e galante Les journées amusantes (8 voll., 1723), Anecdotes persanes (1727), ...
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Sofocle
Emanuele Lelli
Il tragediografo dei grandi conflitti
Sofocle fu il drammaturgo più amato nell’Atene classica: nelle sue tragedie sono messi in scena personaggi straordinari, come Edipo e Antigone, [...] nell’Edipo re (Edipo); lo stridente conflitto tra essere e apparire fa da sfondo all’Aiace e al Filottete, le due tragedie degli eroi solitari.
Sofocle sembra interrogarsi, e interrogare i suoi spettatori di ieri e di oggi, sulla più profonda domanda ...
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Letterato napoletano (Napoli 1686 - ivi 1753); nel 1740 si ritirò tra i padri dell'Oratorio. Lasciò 16 tragedie, dieci delle quali con il titolo di Tragedie cristiane (1729) in cui fuse elementi romanzeschi [...] con storie e leggende religiose; i suoi modelli sono Corneille, Racine e anche Voltaire ...
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Medico e poligrafo (Verona 1594 - ivi 1655). - Membro dell'Accademia degli Incogniti di Venezia, scrisse romanzi, tragedie, commedie e La lucerna (1626), in cui finge che un'anima, reincarnatasi in una [...] lucerna, gli narri strane e licenziose vicende; infine l'Antilucerna (1648) che racconta invece storie edificanti ...
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Scrittore spagnolo (n. Madrid 1559 - m. 1625), autore di un poema celebrativo, Cortés valeroso (1588), di alcune tragedie di tema classico (La honra de Dido restaurada e La tragedia de la destrucción de [...] Constantinopla, entrambe pubblicate nel 1587) e di un Manojuelo de romances (1601) in cui raccolse composizioni burlesche e storiche ...
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Drammaturgo (Brescia 1770 - Milano 1819); seguace di Alfieri e imitatore di Foscolo, produsse una gran quantità di mediocri tragedie di schema classico, tra cui notevole seppur effimero successo ebbero [...] Socrate (1804), Annibale in Bitinia (1806), Saffo (1814, che si può considerare la sua opera più riuscita). Sua principale preoccupazione nella stesura dei drammi sembra essere stata quella del rispetto ...
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Attore (Casalpusterlengo 1785 - Torino 1849); si distinse nella commedia goldoniana, ma fu anche valente interprete drammatico e delle tragedie alfieriane. Dal 1824 formò compagnia propria, e riunì successivamente [...] intorno a sé alcuni fra i migliori attori del suo tempo (M. Pelzet, A. Bettini, A. Ristori, C. e A. Dondini, ecc.). Fu anche capocomico al servizio di Maria Luisa di Parma ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...