Letterato (Firenze 1713 - Roma 1788); gesuita, prof. a Firenze e poi (1756-72) a Roma, dove fu anche direttore del Museo kircheriano: fu autore di due tragedie bibliche, editore e traduttore delle opere [...] di Virgilio e delle lettere di Cicerone. Tradusse anche le tragedie di Voltaire (1752). ...
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Attore e capocomico bolognese (sec. 18º); recitò con la maschera del Dottore; pronto a secondare i gusti del pubblico, alle commedie e alle tragedie alternava i drammi lacrimosi che per lui veniva traducendo [...] Elisabetta Caminer Turra. Luisa, sua figlia (1762-1816), moglie dell'attore Antonio Belloni, fu tra le primedonne più applaudite; G. Pindemonte la prescelse come interprete della sua tragedia Elena e Gerardo. ...
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Poeta, storico e filosofo greco (n. poco prima del 480 a. C. - m. prima del 421 a. C.), figlio di Ortomene. Autore di tragedie e drammi satireschi (restano circa 80 frammenti), fu quarto nel canone alessandrino [...] dei poeti tragici. Ma scrisse anche elegie, inni, ditirambi, epigrammi (restano una decina di frammenti, alcuni controversi: non è suo l'epigramma sulla morte di Euripide); pochi frammenti si hanno anche ...
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Autore drammatico (n. Parigi fra 1570 e 1575 - m. 1632 circa). Fu al seguito di compagnie d'attori e compose un enorme numero di tragedie, tragicommedie e pastorali, molte perdute; il suo teatro, privo [...] di valore artistico, valse a diffondere tra il pubblico l'interesse per l'arte drammatica, preparando le condizioni propizie al sorgere del teatro classico francese ...
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1. Figlio (5º sec. a. C.) del grande tragico Eschilo; vinse quattro volte nei concorsi tragici con opere del padre, ma compose egli stesso tragedie proprie. Nel 431 a. C. vinse su Sofocle ed Euripide. [...] Di un suo fratello, anch'egli poeta tragico, ci è noto soltanto il nome: Bione (o Eveone). 2. Poeta e grammatico greco (n. Calcide d'Eubea 276 a. C. - m. 187 a. C.). Visse a lungo ad Atene, poi fu a capo ...
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Letterato portoghese (n. Lisbona 1576 - m. 1660), figlio di Francisco de Andrade. Compose opere di carattere storico (Exame de Antiguidades, 1616) e, in latino, alcune tragedie e un poema epico (Chauleida). ...
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Uomo politico e autore tragico (Costantinopoli 1764 - Parigi 1811), fratello di André, fu membro della Convenzione, del Consiglio dei Cinquecento, del Tribunato. Tra le sue tragedie: Charles IX (1789); [...] Henri III (1791); Caîus Gracchus (1792); Fénelon (1793); Timoleon (1794); Tibère (1819, postuma), considerata la migliore. Le opere dello Ch. furono raccolte in 8 volumi (Parigi 1824-26) ...
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Drammaturgo (n. in Galizia 1530 circa - m. 1599). Religioso domenicano e professore di teologia a Salamanca, pubblicò con lo pseudonimo di Antonio de Silva due tragedie di struttura classica: Nise lastimosa [...] e Nise laureada (1577), sulla tragica storia della sposa dell'infante don Pedro: la prima è un rifacimento del dramma Inés de Castro del portoghese Antonio Ferreira, la seconda è una continuazione dell'altra. ...
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Filologo tedesco (Regenwalde, Pomerania, 1851 - Gottinga 1914), prof. nelle univ. di Kiel, Rostock, Strasburgo e Gottinga; socio straniero dei Lincei (1910). Diede famose edizioni delle tragedie di Seneca [...] (1878-79) e delle commedie di Plauto, con preziosi volumi d'indagine (Plautinische Forschungen, 2a ed. 1912). Per primo L. ricostruì il testo originario di Plauto, propose il problema della derivazione ...
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Nome sotto cui è conosciuto l'attore Francesco de' Nobili (n. Lucca). Interpretò, come comico di professione, varie commedie classiche e moderne (La Mandragola di Machiavelli), tragedie ed egloghe pastorali; [...] fu a Venezia (1508-13; 1522-26) e a Roma (1513-21); fu invitato poi a recarsi in Ungheria, dove era ancora nel 1532 ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...