(gr. ῾Εκάβη, lat. Hecŭba o Hecŭbe) Mitica figlia del re frigio Dimante o di Cisseo, re di Tracia (ma vi furono altre versioni sulla sua discendenza), moglie di Priamo e regina di Troia, madre di 19 figli [...] : Ennio, Accio e Seneca (le Troadi). Nell'età moderna sono da ricordare l'Hécube di J. Bochetel, rifacimento della tragedia euripidea (1544), l'Ecuba, tragedia di L. Dolce (1560 circa), e, tra le opere musicali, l'Ecuba di N. A. Manfroce (1812), e ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1824 - Madrid 1901). Di tendenze liberali fu, nel sec. 19º, uno degli animatori del rinascimento letterario della Catalogna. La sua produzione poetica (in catalano), frondosa [...] in due volumi: Lo trobador de Montserrat, 1861, e Esperances i records, 1866. Ancora in catalano B. pubblicò numerose tragedie (La mort d'Anibal, ecc.), mentre redasse in castigliano le sue opere di carattere storico-critico (Historia de Cataluña ...
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Viaggiatore, scrittore, tipografo (Fiorenzuola 1752 - Mantova 1797); autore di molte opere storiche e geografiche, in parte da lui stesso stampate, tra cui una Storia filosofica e politica della navigazione, [...] degli antichi nel Mar Nero (1788-89) e una inedita Storia della nautica e del commercio dei Veneziani. Scrisse anche due tragedie, un romanzo storico, ecc. Arrestato a Milano dai Francesi per motivi non noti, fu in seguito trasferito alle carceri di ...
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Poeta (Novellara 1580 - Ancona 1659), fratello di Guidubaldo. Fu a lungo presso le corti di Ferrara, Modena, Firenze, Vienna, ma preferì vivere ad Ancona, dove nel 1624 fondò l'Accademia dei Caliginosi. [...] Scrisse un romanzo (Della fortuna di Erosmando e Floridalba, 1642), melodrammi, due commedie (I fuggitivi amanti, 1642 e Gli abbagli felici, 1642) e due tragedie, una delle quali, Il Solimano (1620), fu dai contemporanei molto apprezzata. ...
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Niccolini, Giovanni Battista
Scrittore (Bagni di San Giuliano, Pisa, 1782 - Firenze 1861). Trasferitosi a Firenze dopo la laurea in giurisprudenza a Pisa, fu professore di Mitologia e storia, segretario [...] come l’apostolo e il martire della libertà, in lotta contro la tirannide imperiale e papale. Più poema drammatico che tragedia, e dunque poco adatta alla scena, l’opera ebbe comunque, per i suoi contenuti e per l’ispirazione «neoghibellina», una ...
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Poeta francese (Saint-Gobain, Piccardia, 1764 - Parigi 1810). Dopo una brillante carriera di professore, di predicatore e di sacerdote (fu vescovo di Lescar, presso Pau), si spretò durante la rivoluzione, [...] professore di poesia latina alla Sorbona. Oltre a molte pièces fugitives, e a un poema, Achille à Scyros (1805), scrisse alcune tragedie (Mucius Scaevola, 1794; Fernandez, 1797; La mort d'Hector, 1809), che con quelle di É.-L. Arnault, di G. Legouvé ...
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Poeta (Bologna 1665 - ivi 1727). Cominciò come marinista, poi, entrato in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, si avvicinò a Petrarca; fu prof. di eloquenza all'univ. di Bologna (1707), città nella [...] di dare al dialogo un tono più dimesso: di che fu criticato. Ma non per colpa del verso riuscirono fiacche le sue tragedie, nelle quali portò l'atmosfera dell'Arcadia (Ifigenia è la più nota tra esse; più scolastiche Rachele e Alceste). Migliori le ...
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Breve azione scenica, di carattere leggero e vario, che serve a riempire gli intervalli fra un atto e l’altro o fra due quadri successivi di una rappresentazione (tragedia o commedia). Ha precedenti nell’intermedio, [...] breve spettacolo drammatico-musicale di origine italiana, che nel 16° sec. si inseriva tra un atto e l’altro di tragedie, opere serie, commedie ecc. Il soggetto dei primi i. seicenteschi era ancora ispirato, come negli intermedi, alla mitologia e ...
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Scrittore francese (Rouen 1657 - Parigi 1757). Nipote dei due Corneille, per la protezione e sotto la guida di Thomas lasciò la città natale, dove esercitava l'avvocatura, per dedicarsi a Parigi al teatro [...] in collaborazione con lo zio Thomas (Psyché, 1678; Bellérophon, 1679), le sue tragedie in musica Thétis et Pelée (1689) ed Enée et Lavinie (1690), e altre sue tragedie, liriche e pastorali, con e senza musica. Riuscì invece a imporsi nei salotti ...
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PANSUTI, Saverio
Beatrice Alfonzetti
– Nacque in Calabria nel 1666 da una famiglia di umili origini.
Del poeta tragico Pansuti (o Pansuto, Panzuti), dimenticato nel corso dell’Ottocento per il ruolo [...] Congiure. Dal poeta della botte all’eloquente giacobino (1701-1801), Roma 2001, pp. 37-107; Ead., Il «Bruto»: perfetta tragedia del mito asburgico (S. P. e Gioseffo Gorini Corio), in Bruto il maggiore nella letteratura francese e dintorni, a cura di ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...