Ennio, Quinto
Poeta latino (Rudie, Taranto, 239 a.C.-Roma 169 a.C.). Condotto a Roma da Catone, divenne amico di Scipione Africano e di Scipione Nasica. Ottenne la cittadinanza romana, grazie alla concessione [...] Fulvio Nobiliare. Dai posteri fu riconosciuto come il padre della poesia latina. Aveva cominciato la sua attività letteraria con le tragedie, che egli attinse ai modelli greci; oltre 19 titoli, di cui sono giunti molti frammenti. L’opera maggiore di ...
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Diplomatico estense (Reggio nell'Emilia, 1706 - Modena 1777). Figlioccio del duca Rinaldo I, fu da questo inviato in missione nel 1734 in Germania, nel 1735 a Parigi. Governatore civile di Massa e Carrara, [...] membro del Consiglio di governo del ducato di Modena durante l'assenza del duca Francesco III governatore di Milano e generale delle truppe, eresse l'Arsenale e l'Armeria. Tradusse tragedie di Corneille, Racine, Voltaire. ...
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Scrittore e uomo politico boliviano (La Paz 1879 - ivi 1956); fondatore (1915) del quotidiano El Fígaro, fu poi presidente della Camera dei deputati, ministro degli Esteri, delegato della Bolivia presso [...] un sopravvenuto colpo di stato. Autore di scritti di critica, di storia e letterarî; tra questi ultimi si ricordano le tragedie in versi La Prometheida o las Oceánides (1917) e Scopas (1939) e il volume di riflessioni filosofiche e sentimentali Los ...
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CORDOVA, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Aidone (Caltanissetta) il 1° maggio 1811 da Francesco e da Giuseppa Cordova, discendenti entrambi dal nobile catalano Pedro de Cordova y Aguilar. Affidato [...] si rivelò precocissimo negli studi letterari, oltre che dotato di una memoria ferrea, e tra i dieci e i tredici anni componeva tragedie in versi di stampo classico. Poi prese a seguire i corsi di diritto all'università di Catania dove si laureò il 1 ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Parigi 1751 - ivi 1825). Membro del parlamento di Parigi, e come tale spesso in contrasto con la corte (esiliato in provincia dal 1771 al 1787), emigrato fin dal 1789, [...] di Provenza. Rientrato in Francia nel 1801, ebbe cariche e onori dalla Restaurazione, che lo creò pari e accademico. Scrisse tragedie e volumi di argomento politico, di valore tuttavia mediocre, come l'Esprit de l'histoire (1802), la Théorie des ...
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GALLO, Nicolò
Giuseppe Sircana
Nacque il 10 ag. 1849 a Girgenti (oggi Agrigento) da Gregorio.
Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita presso l'Università di Palermo, per diversi anni si dedicò [...] G. continuava a coltivare gli interessi letterari che aveva manifestato fin da giovane, componendo liriche e pubblicando due tragedie: Cola di Rienzo (Palermo 1870) e Fiore (ibid. 1872). Si occupò anche approfonditamente di estetica, in particolare ...
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Patriota e letterato italiano (Roma 1802 - ivi 1883). Notaio, si affiliò alla Carboneria e prese parte ai tentativi insurrezionali della Romagna del 1831, subendo per questo la galera, poi (1833) l'esilio. [...] (1846), fu deputato alla Costituente romana (1849), direttore generale del Bollo e registro fino al 1850; dopo il 1873, bibliotecario. Collaboratore dell'Enciclopedia popolare di G. Pomba, scrisse tragedie e una Storia dell'Italia antica (1871). ...
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Letterato e patriota (Cesena 1778 - ivi 1853); insignito di cariche municipali durante la dominazione francese e viceprefetto di Cesena per G. Murat nel 1815; di tendenze liberali, fu (1824-31) in carcere; [...] ministero. Le sue memorie, pubblicate nel 1915, s'intitolano: Sei anni e due mesi della mia vita. Scrisse anche alcune tragedie di stampo alfieriano: Francesca da Rimini (1801); Costantino Magno (1805); Il Conte di Barbiano (1807) e, più tardi, nel ...
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Figlia (sec. 6º) di Cunimondo re dei Gepidi. Prigioniera di guerra, poi sposa del re longobardo Alboino, vedovo della prima moglie Clotsuinda, fece assassinare il marito dal suo complice Elmichi (572), [...] ; cadde invece vittima di questo. La sua vita violenta e passionale ha ispirato varie opere letterarie e musicali: si ricordano in particolare le tragedie di G. Rucellai (R., 1516), di V. Alfieri (R., 1783), di A. Ch. Swinburne (Rosamond, 1860). ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1482 - ivi 1549), fratello di Filippo. Fu dei Priori nel 1521, aderì alla Repubblica nel 1527 e fu tra i firmatarî della capitolazione di Firenze nel 1530. Discepolo [...] La Pisana (o La Nutrice) e La Violante, in endecasillabi sciolti, commedie di imitazione classica. Scrisse anche alcune tragedie (andate perdute), prose morali, sonetti, canti carnascialeschi, una Pistola fatta per la peste (a lungo attribuita, come ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...
tragediabile
tragediàbile agg. [der. di tragedia], letter. – Di argomento (vicenda mitica, storica o d’invenzione) che si presta a essere svolto in una tragedia; è voce coniata dall’Alfieri: quel tema per sé stesso infelice, e non t. da chi...