Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] fu tra i fondatori (1690) e da cui si staccò (1711) per formare l'Accademia dei Quirini. Giurista e tragediografo, nella Ragion poetica (1708) tentò di costituire una nuova estetica, basata sul concetto del verosimile come fondamento della creazione ...
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PLINIO il Vecchio
Francesco ARNALDI
C. Plinius Secundus, o, come più comunemente si dice, per distinguerlo dal nipote, P. il Vecchio, nacque a Como (Novum Comum) tra il 23 e il 24 d. C. Giunse giovanissimo [...] a Roma, dove subì il fascino e l'influsso di P. Pomponio Secondo, condottiero fortunato e tragediografo insigne. Se quel che Plinio il Giovane scrisse a proposito dello zio: "equidem beatos puto, quibus deorum munere datum est aut facere scribenda ...
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Poeta tragico greco (sec. 5º a. C.), figlio di Carcino il Vecchio e padre di Carcino il Giovane; nonostante i severi giudizî di Aristofane (Tesmoforiazuse 169, 441; Rane 86) dovette possedere del talento, [...] se nel 415 a. C., con una tetralogia ispirata alla leggenda tebana, prevalse su Euripide che concorreva con le Troiane. n Si ha notizia di un altro S., figlio di Carcino il Giovane, tragediografo attivo nel sec. 4º a. C. ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
13°. - Scultore del demo attico di Ptelea, figlio di Philon.
Attivo alla fine del I sec. a. C.-inizio I sec. d. C., noto dalla firma che appare su due basi rinvenute [...] nel teatro di Dioniso, e recava la statua di un certo Diomede (è ignoto se si tratti dell'eroe o di un oscuro tragediografo); l'altra presso il cosiddetto Pritaneion e recava la statua di un medico di nome Argaios, noto appunto ai tempi di Augusto ...
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TRISTAN L'HERMITE, François
Natale ADDAMIANO
F. l'Hermite, signore di Solier, nacque verso il 1601 nel castello di Solier, discendente, in linea materna, dalla grande famiglia dei Miron. A 20 anni si [...] Gastone d'Orléans, la duchessa di Chaulnes, il duca di Guisa. Morì tisico il 7 settembre 1655.
Fu tragediografo e commediografo fecondissimo, lirico non spregevole, innamorato dei grandi spettacoli della natura, particolarmente del mare, che canta ...
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Alfieri e la ‘religione civile’
Giuseppe Nicoletti
Preistoria alfieriana di Gentile
Al nome di Vittorio Alfieri, Giovanni Gentile ebbe la ventura di associare il proprio almeno a far data dal 1893, [...] in specie nella sua Storia d’Italia continuata da quella del Guicciardini fino al 1789 (1832) – individua anch’egli nel tragediografo astigiano una sorta di «moderno Dante» capace con la sua «possente voce» di «incitare la nazione italiana a più alto ...
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Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società [...] di diritto a Parigi e ottenne il diploma di bachelier en droit. Dopo un tentativo non riuscito di divenire tragediografo (Cromwell, 1819), trascorse alcuni anni scrivendo nei "petits journaux" e pubblicando alcuni romanzi a tinte forti, che però non ...
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CAVAZZI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Modena in data non facilmente precisabile, ma compresa forse tra il 1660 e il '70. Studiò in patria, ove si addottorò in diritto, conseguendo nello stesso tempo [...] estense, a Ferrara, ove morì il 13 luglio dello stesso anno.
La produzione del C. è soprattutto quella di un tragediografo che si volge ai modelli classici con l'intento di riproporne non tanto l'efficacia emotiva quanto l'implicito messaggio morale ...
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GRANELLI, Giovanni
Maria Pia Donato
, Nacque a Genova il 15 apr. 1703 da Francesco e da Maria Cattaneo. Entrò nella Compagnia di Gesù come novizio il 17 ott. 1717; dopo avere terminato gli studi di [...] Dione Siracusano, tragedia (ibid. 1734, ristampata più volte fino alla fine dell'Ottocento).
Ma il G. abbandonò l'attività di tragediografo per impegnarsi in veste di predicatore. Dopo l'esordio nel 1737 a Modena, con enorme successo, fu invitato dai ...
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Untersteiner, Mario
Filologo e storico italiano della filosofia antica (Rovereto 1899 - Milano 1981). Prof. universitario dal 1947, insegnò letteratura greca a Genova, poi storia della filosofia antica [...] ristampato nel 1984) e a Eschilo, contiene la celebre visione della tragedia come risultato del confronto del tragediografo con le realtà religiose mediterranee divenute ormai incomprensibili senza un totale sovvertimento della realtà e quindi fonte ...
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tragediografo
tragediògrafo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo tragoediogrăphus, e questo dal gr. τραγῳδιογράϕος, comp. di τραγῳδία «tragedia» e –γράϕος «-grafo»]. – Scrittore di tragedie: i t. greci (più com. i tragici greci).
alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...