Uomo politico (Spoleto 1803 - ivi 1884); poeta e tragediografo in gioventù; presidente del governo provvisorio di Spoleto nel 1831. Fallito il moto, C. non tornò alla politica che con l'avvento di Pio [...] IX. Nel 1848 intendente generale dell'esercito pontificio, poi ministro delle Armi, dovette dimettersi a cagione di un proclama contro gli Austriaci, ma il 16 nov. tornò al ministero per qualche mese. ...
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Voltaire
Pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi 1694-ivi 1778). Arguto polemista e autore poligrafo (storiografo, divulgatore, tragediografo, poeta), «interprete per eccellenza della mentalità illuministica» [...] e «patriarca» del cenacolo intellettuale dei Philosophes (P. Casini). «Genio straordinario e versatile», V. divenne emblema dell’intellettuale moderno, «portatore di ideali etici e civili, testimone e ...
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LAURI, Lauro
Gianni Fazzini
Figlio del conte Camillo e di Teresa Ugolini dei marchesi di Colbuccaro, nacque a Macerata il 26 ott. 1808 (Arch. di Stato di Macerata, Prefettura del Dipartimento del Musone. [...] con la rivoluzione del 1831 che lo vide per breve tempo membro del governo provvisorio di Macerata e deputato. Fu anche tragediografo (Fedra, Firenze 1820) e studioso di matematica.
Giovanni, solo e senza discendenza diretta, prese con sé il L. e lo ...
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PERETTI DAMASCENI, Michele
Giampiero Brunelli
PERETTI DAMASCENI, Michele. – Nacque nel 1577 dal gentiluomo romano Fabio Damasceni e da Maria Felice Mignucci Peretti, nipote del cardinale Felice Peretti.
Quando [...] . Peretti mostrava inoltre un gusto spiccato per gli spettacoli teatrali: suo segretario fu Giulio Cesare Bagnoli, poeta e tragediografo; la Nova Amarilli di Tiberio Gambaruti gli fu dedicata nel 1605. Giambattista Marino gli dedicò un sonetto della ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] morale, che tosto si tramuta in empietà, e la precarietà di fronte alla forza della Tyche. L'ultimo grande tragediografo, Euripide (485-406 a.C.), utilizza invece i tratti politici del tiranno per celebrare la democrazia ateniese.
È tuttavia ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] pregi della città, in fatto di patristica. Continua, comunque, la circolazione dei suoi scritti, per cui, ad esempio, l'aspirante tragediografo E. Altan il Giovane lo ringrazia, il 15 febbr. 1683, da Salvarolo, delle quattro tragedie di cui "V. E. s ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] G.A. Bredero e J. van den Vondel, entrambi squisiti poeti ma anche autori teatrali (il primo commediografo, il secondo tragediografo) che arricchirono la produzione teatrale del tempo, cui diede il suo apporto anche il popolare drammaturgo J. Vos. L ...
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tragediografo
tragediògrafo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo tragoediogrăphus, e questo dal gr. τραγῳδιογράϕος, comp. di τραγῳδία «tragedia» e –γράϕος «-grafo»]. – Scrittore di tragedie: i t. greci (più com. i tragici greci).
alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...