Scrittore ungherese (Nagyfény 1899 - Budapest 1969); trascorse la gioventù in mezzo ai contadini della Ormányság, nella regione transdanubiana. Nei suoi romanzi (Szép Zsuska "Bella Zs.", 1924; Börtön "Carcere", [...] 1925; A vas fiai "I figli del ferro", 1936; Boldog Margit "Beata Margherita", 1937; Julianus barát "Frate Giuliano", 1938; Süllyedő világ "Mondo che s'affonda", 1940) e nei suoi drammi (Földindulás "Frana", ...
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Poeta ungherese (Sümeg 1772 - ivi 1844), fratello di Károly. A Vienna, membro della guardia reale, venne a contatto con i circoli intellettuali. Nel 1796 combatté in Italia, dove cadde prigioniero dei [...] szerelem "L'amore felice", 1807). Gran successo ebbero le sue romanze-ballate, Csobánc, Tátika e Somló, evocazione dei castelli antichi della regione transdanubiana, edite in Regék a magyar előidőkből ("Saghe dei tempi antichi ungheresi", 1807). ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] , la consueta accusa di brutale ferinità si accompagna alla denuncia delle origini barbare, per via della madre transdanubiana: «Inerat huic bestiae naturalis barbaries, efferitas a romano sanguine aliena»122; condanna biblica e ideologia della ...
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