Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] se f(v)∈L2. Si dice allora che P1 si riduce a P2, e si indica con P1⇒P2. Si noti che la riduzione polinomiale è transitiva, cioè P1⇒P2 e P2⇒P3 implicano P1⇒P3.
Se P1⇒P2, un algoritmo A2 per risolvere P2 può essere usato per risolvere P1 attraverso le ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] presentazione inerte del significante il giornale sostituisce un indumento in atto: il soggetto è dotato di una certa virtù transitiva" (Barthes 1967; trad. it., p. 307).
La pubblicità, a sua volta, assorbe i modelli espressivi più scabrosi della ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] una grande economia verbale" (Cortelazzo 1988, p. 252). Polifunzionale è il verbo calcistico bloccare, che ha due costruzioni, transitiva (un giocatore blocca un altro) e assoluta (riferito al portiere, come sinonimo di parare).
L'uso ‒ oggi abituale ...
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transit
〈trä′nsit〉 s. ingl., usato in ital. al masch. – Termine corrispondente all’ital. transito, che nell’uso internazionale indica la zona di un aeroporto destinata al passaggio dei viaggiatori in transito, che proseguono cioè il viaggio...
transitabile
transitàbile agg. [der. di transitare]. – Detto di luogo per cui si può transitare: strada t. con catene, da autoveicoli per i quali è prescritto o consigliato l’uso di catene per la neve sui pneumatici; o assol.: il valico è...