CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] II, A. Basso, Il teatro della Città dal 1788..., Torino 1976, ad Ind.; V.Terenzio, C., Spontini e altri compositori di "transizione", in La musica ital. dell'Ottocento, I, Milano 1976, pp. 42-52; G. Carli Ballola, Accademismo e classicismo, in Storia ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] vista trovò una felice formula Giuseppe Mazzini quando nella Filosofia della musica parlò del B. come di un ingegno "di transizione". Formalmente il B. non è un innovatore Il "declamato" (sul tipo del "Dormono entrambi" all'inizio del II atto della ...
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transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.; gli anni di t....
transizione di genere (o, assol., transizione) locuz. s.le f. Percorso di adeguamento del proprio genere biologico, anche attraverso terapie cliniche, psicologiche e interventi chirurgici, da parte di una persona che ha l’obiettivo di vivere...