LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] di L., in Cultura neolatina, XLI (1981), pp. 89-104; R. Zangheri, A. L. e la storia d'Italia, in Problemi della transizione, VIII (1981), pp. 53-68; J.V. Femia, A. L.: a forgotten marxist thinker, in History of political thought, II (1981), pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] . 197). Il Rinascimento non corrisponde solo – come sostenevano in genere gli storici della filosofia – a un’inquieta epoca di transizione, né può ridursi (e qui Spaventa si opponeva anche alle vedute di Terenzio Mamiani della Rovere, autore nel 1834 ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] ; i componimenti conservati si trovano in larga parte nella corrispondenza. Il F. poetò nei moduli della lirica di transizione tra Arcadia e neoclassicismo; certi suoi versi mostrano che l'austerità di vita ed il rigore degli interessi coesistevano ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] di autore dei Remedia amoris, gli insegna l'arte di fuggirsene via (vv. 2357-2395).
I vv. 2396-2426 fanno da transizione all'inserimento nel poema di una epistola su La penetenza (sul genere del già ricordato Favolello), indirizzata a un "fino amico ...
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ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] nominava E. reggente. Dall'agosto all'ottobre di quell'anno essa era di nuovo a Madrid a guidare la fase di transizione fino all'arrivo da Napoli del figlio don Carlo, cui sarebbe spettata la successione. Il ménage comune non sarebbe durato a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] beni sono in funzione del tutto, ovverosia dello Stato.
Essendo il Benese un uomo che vive intensamente il periodo di transizione tra l’homo novus del Rinascimento e l’homo pius dell’età della Controriforma, ecco che accanto allo Stato personale e ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] del 1947 il tempo non scorse peraltro inutilmente; e il terzo governo De Gasperi fu in effetti un governo di transizione. Appena questo fu costituito i partiti dovettero affrontare la discussione plenaria sull'art. 7 della costituzione. Il D., che ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Magno. Un maestro alle origini cristiane d'Europa, Roma 1985.
E. Gandolfo, Gregorio Magno: papa in un'epoca travagliata e di transizione, ivi 1994.
P. Riché, Petite vie de Saint Grégoire le Grand, Paris 1995.
R.A. Markus, Gregory the Great and his ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] vista trovò una felice formula Giuseppe Mazzini quando nella Filosofia della musica parlò del B. come di un ingegno "di transizione". Formalmente il B. non è un innovatore Il "declamato" (sul tipo del "Dormono entrambi" all'inizio del II atto della ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] , da un nesso sostanziale e, su altro piano, definitorio. Biologia, psicologia, antropologia della sessualità devono rappresentare momenti di transizione concettuale in una teoria del sesso che ne ricomprenda l'intero sviluppo. L'uso di parole che ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi in un periodo di t.;...
transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....