Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] vita della coscienza non è così soppressa, ma si manifesta allo stato puro, nella sua intenzionalità costitutiva (coscienza trascendentale), nell’infinita trama delle sue possibilità: non sappiamo cosa ci sia nel mondo reale (messo in parentesi), ma ...
Leggi Tutto
REINHOLD, Carl Leonhard
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Vienna il 26 ottobre 1758, morto il 10 aprile 1823 a Kiel. Alunno dei gesuiti, poi dei barnabiti e maestro al loro collegio, fuggì in Germania [...] attraverso la mera riflessione sul fatto irrefutabile della coscienza, il R. vuol trarre tutta la filosofia trascendentale. Il R. lo chiama "proposizione della coscienza", formulandolo così: La rappresentazione viene distinta nella coscienza da ...
Leggi Tutto
Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Paolo D’Angelo
Autonomia dell’arte
Opera pubblicata da Croce nel 1902 per Sandron di Palermo, fu ristampata due anni dopo presso il medesimo [...] ‘comuni’ non è relativo alla funzione che esse compiono nell’economia spirituale, non è tracciato sul piano delle condizioni trascendentali (che sono le medesime in tutti i casi), ma sul piano empirico.
L’avere staccato l’arte dalla comune ...
Leggi Tutto
metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] la conoscenza (IV, 8, 9).
Kant
Per Kant, che sottopone a critica la possibilità di una m. come scienza, le idee trascendentali della m., ossia i concetti della ragion pura, hanno a che fare non con l’unità sintetica delle rappresentazioni (l’«Io ...
Leggi Tutto
Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] cattolica, santità è il complesso delle perfezioni morali e lo stato spirituale di chi le possiede. In maniera assoluta, trascendentale, la santità è propria di Dio e non è distinta dalla sua stessa essenza; in senso più limitato, l’attributo ...
Leggi Tutto
INDUISMO
Oscar Botto
(XIX, p. 147; App. IV, II, p. 176)
L'i. recente è, almeno a livello delle masse, soggetto a un lento processo di trasformazione, per nulla paragonabile alla profonda evoluzione [...] . La pratica che Maharishi propose e la scuola alla quale egli ha dato vita hanno assunto il nome di Meditazione Trascendentale; il suo pensiero, che è la base di un movimento di ''rigenerazione spirituale'', si fonda su una lettura semplificata del ...
Leggi Tutto
GALLUPPI, Pasquale
Augusto Guzzo
Filosofo, nato a Tropea il 2 aprile 1770 dal barone Vincenzo, studiò prima nel Seminario arcivescovile di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea con G.A. Ruffa e [...] spirito cava dal proprio fondo - lasciando cadere la debole se pur tenacissima resistenza opposta dal G. all'idealismo trascendentale per tentar di assicurare validità "oggettiva" all'esperienza e quindi a ogni illazione logica da essa ricavata per ...
Leggi Tutto
Termine buddhistico di amplissimo significato, fino a pochi anni fa malamente inteso e confusamente tradotto. M. e W. Geiger in una pregevole memoria (Pāli Dhamma vormehmlich in der kanonischen Literatur, [...] in pāli e quelli in sanscrito vanno considerati insieme) i seguenti significati: 1. attributo o predicato; 2. sottostrato trascendentale di ogni singolo elemento della vita cosciente; 3. elemento costitutivo della vita cosciente; 4. nirvāṇa, ossia il ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato a Groppello Cairoli (Lomellina) nel 1840, morto a Pavia l'11 settembre 1906. Si laureò nell'università di Torino, studiò poi in Germania presso il Lotze, di Cui fu ammiratore fervente. Fu [...] in Italia. L'interpretazione, tuttavia, del criticismo kantiano è in lui molto incerta: contro l'interpretazione idealistica (trascendentale) insiste sull'oggettività, realisticamente intesa, delle leggi del pensiero, nel senso d'un accordo posto ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heidegger ha lasciato il suo segno indelebile su tutto il pensiero contemporaneo ponendo [...] sia il concetto “più generale” di tutti, nel senso che attraversa e oltrepassa tutti i generi dell’ente (è trans-generico o trascendentale come lo chiamavano i medievali) e che proprio per questo esso sia di per sé il più “indeterminato” di tutti. Ma ...
Leggi Tutto
trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...