Filosofo, nato a Foiano della Chiana il 19 giugno 1886. Professore universitario dal 1933, ha insegnato dapprima pedagogia all'università di Pisa e poi filosofia teoretica all'università di Firenze.
La [...] italiana, 1949, n.1; Dialettica. Colloquio con A. Carlini, ivi, n. 3; Metafisica, ivi, n. 4; La struttura trascendentale della rivelazione, in Studî di filosofia della religione, quad. dell'Archivio di filosofia, 1955, n. 2; Filosofia e religione, in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] crisi, Atti del Convegno, Reggio Emilia 1993, Firenze 1998 («Annali dell’istituto Antonio Banfi», 4° vol.).
P. Valore, Trascendentale e idea di ragione. Studio sulla fenomenologia banfiana, Firenze 1999.
Ad Antonio Banfi cinquant’anni dopo, a cura di ...
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Afferma che ogni cosa è uguale a sé stessa (A=A), ossia che una cosa non può essere nello stesso tempo A e non-A. In questa forma esplicita, cioè distinto dal principio di non-contraddizione, il principio [...] un semplice principio di logica formale, e spostando tutto l’onere dell’effettivo processo conoscitivo sulla logica trascendentale (la quale però non viola mai il principium identitatis et contradictionis). Per Hegel, invece, il principio di ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] "è" tale in quanto "non è" già o di fatto, ma "diviene", si fa. Pertanto l'Io - in cui G. ritrova l'io trascendentale di I. Kant liberato dal noumeno e da ogni dualismo di attività teoretica e pratica - si pone come sintesi "attuosa" di coscienza di ...
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SINTESI
Guido Calogero
. In generale, il termine di sintesi designa ogni forma conoscitiva che partendo da elementi singoli giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all'analisi, la quale [...] necessità aprioristica, proprio dell'analisi deduttiva, e si realizza infatti mercé l'unione della necessità e universalità trascendentale delle categorie coi dati empirici che esse informano nell'esperienza. E anche il Rosmini, che, considerando l ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] Agostino a Gentile, già negli anni Trenta aveva avviato una ‘conversione dell’attualismo’84 mediante il trapasso dal ‘trascendentale’ dell’atto al ‘trascendente’ del soggetto di esso atto, lo spirito autocosciente dell’uomo appunto: di qui accennando ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] così.
Sempre Severino ha fatto notare che come il «sentimento» (nella Filosofia dell’arte) così anche la «società trascendentale», quale «originale socialità» (in Genesi e struttura, cit., p. 32), mostrava il carattere di realtà presupposta (Severino ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea fondamentale di Fichte è costituita dalla concezione della filosofia come “dottrina [...] ricerca; alla fine dell’esposizione, dal lato della coscienza effettiva, di cui Fichte ha ricostruito sia le condizioni trascendentali di possibilità, sia gli elementi strutturali di fondo.
L’esposizione Nova methodo
Fichte non fu mai soddisfatto del ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] S. si risolve in definitiva, nonostante il persistente dualismo di esistenza ed essenza, in una teoria della soggettività trascendentale, che esalta la pura contemplazione al disopra di ogni altra esigenza umana, pratica e conoscitiva. Acuto critico ...
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LETTERARI, GENERI.
Mario Domenichelli
– La poesia. La scrittura drammaturgica. Il romanzo. Bibliografia
Nel nuovo millennio non ha più senso affrontare la questione dei g. l. da un punto di vista meramente [...] lirica come voce collettiva, non individuata, indistinta, emblematica (p. 100); il secondo genere è quello autobiografico trascendentale: la voce lirica ha identità, si riferisce a esperienze personali, al proprio Erlebnis (vissuto, p. 101). Questi ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...