PECCI, Giuseppe
Paolo Pagani
PECCI, Giuseppe. – Nacque a Carpineto Romano (vicino a Roma) il 13 dicembre 1807 dal conte Lodovico, colonnello dell’esercito di Napoleone, e da Anna Prosperi-Buzzi di Rienzi, [...] e volontà (Summa theologiae, I, 78, 4), mostrandone il carattere non vizioso: ciascuna delle due facoltà, avendo portata trascendentale, può assumere e relativizzare l’altra come oggetto entro il proprio orizzonte (Studi sulla psicologia, pp. 263-270 ...
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DOEHLER, Theodor
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli, da padre tedesco, il 20 apr. 1814, mostrò una precoce inclinazione per la musica.
Allievo di F. Lanza e poi di J. Benedict, si esibì come pianista, [...] e destinata quasi esclusivamente al pianoforte, si muove secondo direttrici diverse ma complementari, affiancando al virtuosismo trascendentale delle fantasie il pezzo caratteristico e da salotto o la composizione destinata al consumo amatoriale. Le ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] gnoseologico il D. attribuisce un significato legittimo e cioè ontologico all'identità dell'io individuale Con l'io trascendentale con la conseguente unità reale di intuizione sensibile e di intelletto. Questo intuito intelligente contempla per il D ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Combinando la fenomenologia di Husserl con le filosofie radicali di Nietzsche, Freud, [...] ma nemmeno la struttura, l’idea. Anche perché, in buona sostanza, ciò che si chiama “struttura” o, kantianamente, “trascendentale”, condizione di possibilità della conoscenza, è in ultima istanza una scrittura. È questo il tema affrontato, sempre nel ...
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ROSSI-LANDI, Ferruccio. –
Roberto Gronda
Nacque a Milano il 1° marzo 1921, figlio di Gino e di Elvina Bünger.
Il padre, senese di origine, si era trasferito a Milano per intraprendere un’attività imprenditoriale. [...] ’attività che tutti gli esseri umani condividono e che rende possibile ogni forma di comunicazione. Un’impresa di sapore trascendentale dunque, come Rossi-Landi non mancava di notare, che mirava a individuare quello sfondo che, nella sua costanza ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] insegnamento kantiano, si oppose al positivismo e all'idealismo in nome del duali.smo gnoseologico e di una concezione trascendentale dei valori. In questo orientamento filosofico - che venne costituendosi tra gli anni Novanta e l'inizio del secolo e ...
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CUSANI, Stefano
Roberto Grita
Nacque a Solopaca (Benevento) il 24 dic. 1815, e non nel 1816 come erroneamente affermano i biografi contemporanei, da Filippo e da Caterina Cardillo. Compiuti i suoi studi [...] poesia drammatica, ibid. 1839; D'un'obbiezione dell'Hamilton intorno alla filosofia dell'Assoluto, ibid. 1840; Della logica trascendentale, ibid. 1840; Idea d'una storia compendiata della filosofia, ibid. 1841-42; Della lirica considerata nel suo ...
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etica
ètica s. f. – Il dibattito sull’e. della seconda metà del 20° sec. è stato caratterizzato da un lato dagli sviluppi dell’approccio filosofico ‘analitico’, a partire dalle classiche teorie di Moore [...] ricalibrarsi entro uno scenario che, abbandonate le nozioni universalistiche e a priori (orientate sul modello del soggetto trascendentale kantiano), colga il ‘singolo’ individuo con il suo carico di emozioni e affezioni. Entro tali prospettive i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La varietà delle riflessioni sull’arte da parte degli autori riconducibili al movimento [...] dolorosa nostalgia dell’infinito, si tramuta in poesia universale e progressiva, in “poesia della poesia” o “poesia trascendentale”: le spetta mescolare combinatoriamente tutti i generi – tramite la forma rivoluzionaria del romanzo e in genere grazie ...
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sublime
Dal lat. sublimis, comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta», quindi (in senso spirituale, intellettuale, estetico) «nobilissimo, eccelso», «la [...] e, con ciò stesso, la nostra originaria apertura al mondo e all’esperienza. La conseguenza è il valore propriamente trascendentale, e insieme il significato universale, che Kant tenta di conferire alla nozione di sublime. In questa prospettiva, se il ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...