Filosofo italiano (Torino 1923 - Viareggio 2001), professore di filosofia teoretica all'università di Pisa; i suoi principali interessi si sono volti alle tematiche post-idealistiche e soprattutto alla [...] comprensione teoretica e storica dei grandi problemi della logica (Il neopositivismo logico, 1953; Logica formale e logica trascendentale: vol. I, Da Leibniz a Kant, 1957, 2a ed. 1964; vol. II, L'algebra della logica, 1965). Altri studî di B. vertono ...
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Filosofo italiano (Milano 1894 - ivi 1956). Professore nelle università di Genova, Roma, Milano (1937); morì suicida. Da un iniziale idealismo "trascendente", che è sotto l'influsso di P. Martinetti suo [...] , passò negli ultimi anni di vita al "neo-trascendentalismo", teorizzante la molteplicità degli io trascendentali. Tra le sue opere: La spiritualità dell'essere e Leibniz (1933); L'io trascendentale (1948); Il concetto trascendentale (post., 1957). ...
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Nome col quale è noto il musicista Charles-Henry-Valentin Morhange (Parigi 1813 - ivi 1888). Visse e studiò a Parigi. Tra le sue composizioni (concerti, sonate, musica da camera, melodie per canto e pezzi [...] pianistici) conservano interesse specialmente gli studî per pianoforte, nei quali si riflette la tecnica trascendentale di F. Liszt e di A. Rubinstein. ...
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Chopra, Deepak. – Neuroendocrinologo indiano (n. Nuova Delhi 1946). Tra i massimi esperti di medicina ayurvedica e di terapie alternative, si è formato negli Stati Uniti, dove svolge attività di docenza [...] presso la Columbia University e la Harvard Medical School. Tra i più autorevoli ideologi del movimento della meditazione trascendentale, appresa da Maharishi Mahesh Yogi, se ne è allontanato nel 1993 per elaborare un metodo originale, denominato “ ...
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puro
Aggettivo usato in ambito gnoseologico già nel 16° sec. per indicare l’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. Kant diede al concetto un significato [...] più profondo, designando come «pure» quelle conoscenze a priori (➔ a priori/a posteriori) o trascendentali (➔ trascendentale) cui non sia mescolato assolutamente nulla di empirico. In questo stesso senso Fichte contrappose un «Io p.» incondizionato a ...
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Filosofo italiano (n. Milano 1907 - m. 1997); prof. di estetica all'univ. di Milano dal 1951 al 1961, poi di filosofia teoretica all'univ. di Trieste (1964-82), collaboratore di note riviste di filosofia, [...] dei valori, delle tecniche e dello stile, e da un metodo fenomenologico-empirico. Si ricordano: Le strutture del trascendentale (1951); Il concetto dello stile (1951); Aristotelismo e Barocco (1955); L'esthétique contemporaine (1960); Goethe e il ...
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Critica della ragion pura (Kritik der reinen Vernunft)
Critica della ragion pura
(Kritik der reinen Vernunft) Opera (1781; 2a ed., con importanti modifiche, 1787) di I. Kant con la quale si inaugura [...] sensibilità) e Logica, a sua volta suddivisa in Analitica (=intelletto) e Dialettica (=ragione); (2) Dottrina trascendentale del metodo. Per trascendentale si intende lo studio di tali facoltà non dal punto di vista del «contenuto», ossia del dato di ...
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Liebmann, Otto
Filosofo tedesco (Löwenberg, Slesia, 1840 - Jena 1912). Fu uno dei più notevoli rappresentanti del neokantismo tedesco della seconda metà del sec. 19°. Ostile alle interpretazioni idealistiche [...] , difese l’esigenza di tornare al nucleo più importante del pensiero di Kant, da lui individuato nell’«idealismo trascendentale», ossia nella tesi della necessaria correlazione tra le condizioni a priori dell’esperienza e l’oggettività del conoscere ...
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Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph
F.W.J. Schelling
1775
Nasce a Leonberg, nel Württemberg
1790-95
Studia nella scuola teologica di Tubinga, dove conosce Hegel e Hölderlin
1797
Inizia la serie delle [...] opere di filosofia della natura
1798
Diventa prof. straordinario nell’univ. di Jena
1800
Pubblica il Sistema dell'idealismo trascendentale
1803
Lascia Jena per l’univ. di Würzburg
1806-20
Vive per lo più a Monaco, come segretario dell’Accademia ...
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Filosofo svizzero, nato a Berna il 3 febbraio 1890, morto a Basilea il 22 maggio 1965. Fratello del teologo Karl, dal 1928 libero docente all'università di Basilea, dove dal 1942 ha insegnato come professore [...] con P. Natorp e H. Cohen come maestri, ha svilup pato un pensiero situato all'intersezione di trascendentale kantia no, trascendentalità medievale e platonismo, e in grado di inter pretare filosoficamente un sostanziale cristianesimo. La produzio ne ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...