Nome col quale è noto il musicista Charles-Henry-Valentin Morhange (Parigi 1813 - ivi 1888). Visse e studiò a Parigi. Tra le sue composizioni (concerti, sonate, musica da camera, melodie per canto e pezzi [...] pianistici) conservano interesse specialmente gli studî per pianoforte, nei quali si riflette la tecnica trascendentale di F. Liszt e di A. Rubinstein. ...
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Violoncellista, nato a Roma il 19 aprile 1894. Studiò a Bologna, seguendo presso quel liceo musicale i corsi di Francesco Serato e diplomandosi nel 1912. Nel 1916 succedeva al Serato nella cattedra bolognese, [...] B. deve però la sua notorietà all'attività di concertista ch'egli svolge da anni attraverso i principali centri musicali del mondo. La sua arte si distingue per il trascendentale virtuosismo come per la purezza stilistica delle sue interpretazioni. ...
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Musicista (Bergamo 1695 - Amsterdam 1764). Studiò con A. Corelli. Fu a Roma, a Mantova, in tutta Europa, violinista acclamato. Infine si stabilì ad Amsterdam, dove fondò (o diresse) una società di concerti. [...] nelle sue composizioni, e specialmente nei concerti e nei capricci dell'Arte del violino (op. III), a una tecnica trascendentale che sarà superata soltanto da N. Paganini. Egli è però anche un ispirato melodista, in una cantabilità disciolta in una ...
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ŠEVČÍK, Otakar
Michelangelo Abbadò
Violinista e didatta, nato a Horažd′ovice (Boemia) il 22 marzo 1852, morto a Písek, pure in Boemia, il 18 gennaio 1934. Studiò nel conservatorio di Praga, nella scuola [...] . I risultati da lui ottenuti sono cospicui, non tanto per il numero relativamente esiguo di virtuosi di abilità trascendentale educati in oltre mezzo secolo d'insegnamento alla sua scuola, quanto per la solidità tecnica della maggior parte dei ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] , che non era fatto soltanto di velocità e potenza accoppiate ma, molto di più, di scienza trascendentale del tocco e di scienza trascendentale del pedale di risonanza, può essere colto molto bene nel Fantasque di Marescotti, proprio perché il pezzo ...
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Liszt, Franz
Luisa Curinga
Straordinario pianista e grande innovatore della musica ottocentesca
Compositore ungherese dell’Ottocento, colto e cosmopolita, fu anche un celebre virtuoso del pianoforte. [...] Esse si possono dividere in lavori a carattere didattico, tra cui i Ventiquattro grandi studi (1837) e i Sei studi di esecuzione trascendentale da Paganini (1838 e 1851); musiche da concerto e da salotto, come le 19 Rapsodie ungheresi (1840-85) e le ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] moderna manca un centro unitario quale era stata la mitologia per la civiltà greca. Di qui anche il carattere trascendentale della poesia romantica, il cui oggetto è propriamente la poesia stessa (‘poesia della poesia’), giacché non può realizzarsi ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] ", che solo in modo non elementare, cioè con riferimento al ‟Worte, Worte - Substantive" e all'Ich come coscienza trascendentale surrogata all'io empirico (passaggio concentrato nel verso di Der junge Hebbel ‟Aber ich will Ich werden!", che risale al ...
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BOSSI, Marco Enrico
Giuseppe Agostini
Nacque a Salò (Brescia) il 25 apr. 1861 da Pietro, organista, e da Celestina Dognini, figlia di Fedele, organista egli pure.
Con il B. s'inaugura, nella sua famiglia, [...] liturgico ma concertistico adatto alla esecuzione del più virtuoso repertorio classico e contemporaneo, e si formava una tecnica "trascendentale" per eseguire nuove musiche italiane e formare un gusto organistico, così come G. Sgambati e G. Martucci ...
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LEGNANI, Luigi (Rinaldo)
Ennio Speranza
Nato il 7 nov. 1790 a Ferrara da Giuseppe e Rosa Bassi, intraprese gli studi musicali a Ravenna, dove la famiglia si era trasferita. Il suo primo insegnante fu [...] 'Italia si spostarono nelle maggiori città d'Europa in cerca di fortuna. Nel L. l'esibizione di una tecnica trascendentale e una certa incontinenza compositiva non annullano però, negli esiti migliori, una ricerca formale e stilistica che cerca di ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...