bene
Nella storia della filosofia è possibile distinguere due diverse concezioni del b.: una oggettivistica e metafisica, e una soggettivistica. Il massimo esponente della prima è Platone, per il quale [...] elabora due concezioni del b.: una di carattere antiplatonico, secondo la quale il b. non è qualcosa di trascendente bensì è qualcosa di immanente alla vita sociale e politica dell’uomo, una di ispirazione platonizzante, in quanto identifica ...
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funzione polidroma
funzione polidroma o funzione plurivoca, in termini generali, corrispondenza che associa a uno stesso valore della variabile indipendente più valori della variabile dipendente. Si [...] la funzione primitiva di una funzione analitica ƒ(z) che ammette poli semplici, ognuno dei quali diviene punto di diramazione trascendente per F(z), il cui valore, dopo aver percorso un ciclo Γ attorno al punto z0, viene incrementato di 2πiR ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] di Dio creatore: essa è ciò che distoglie l’uomo dal suo vero fine, riposto in un mondo superiore e trascendente quello temporale.
Il pensiero umanistico e rinascimentale, riprendendo temi stoici e neoplatonici, rivaluta la n. facendone una realtà ...
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Filosofo francese (Digione 1861 - Aix-en-Provence 1949), prof. di filosofia all'univ. di Aix (1907-27), socio straniero dei Lincei (1947). Nella sua prima e fondamentale opera, Action (1893; trad. it. [...] a quello soprannaturale, intrinsecamente presente nel primo come sua giustificazione. L'esigenza dell'infinito è esigenza dell'unità trascendente di Dio. Partito dal proposito di cogliere nell'azione tutto l'uomo, non restringendosi a quell'aspetto ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] nel concetto creativo. La sola efficienza del Dio d'A. sul mondo è indiretta, cioè in quanto è fine ultimo e trascendente a cui tendono, per solo loro misterioso impulso, le cose. Anche l'eros platonico è solamente ascensivo dal mondo sensibile all ...
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Filosofo inglese, nato il 22 marzo 1835 a Greenock, in Scozia, morto il 1° novembre 1908 a Oxford. Fu professore di filosofia morale all'università di Glasgow (1866-1893) e poi rettore (master) del Balliol-College [...] momento della sintesi di oggetto e soggetto, e con ciò al concetto vero e proprio di Dio, insieme immanente e trascendente, natura e spirito: e questo è il principio fondamentale della religione cristiana, in cui la divinità si presenta come persona ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] della liturgia. Facendo ciò, essa glorificava Dio nella persona di Cristo e offriva al fedele la visione di un mondo trascendente. L'immagine religiosa costituiva così una forma di gnosi: come le Scritture e la liturgia, ma in maniera più immediata ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] la guida di H. Kühn, per il quale il simbolo preistorico è una liberazione dall'hic et nunc, una visione cioè del trascendente quale centro del tutto: ai primordi il simbolo non fu inciso ma vissuto e consistette in un sacrificio, per poi articolarsi ...
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Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] ). E sebbene sia connesso a strutture (i corpi) e a sovrastrutture (i significati intellettuali), diviene opera di un’immaginazione trascendente e indipendente in gran parte dai contenuti accidenta-li della percezione empirica. Sia i sogni sia i miti ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] aspetto della realtà naturale; (2) la fase medievale in cui il diritto fu considerato come aspetto della realtà spirituale trascendente; (3) la fase moderna in cui la realtà giuridica venne concepita come produzione del soggetto empirico o razionale ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.