Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] molteplice dell'universo discende dall'assoluta unità di Dio, senza peraltro che questa deroghi in nulla dalla sua purissima trascendenza e sia in alcuna misura diminuita da tale derivazione. Secondo l'immagine a cui spesso ricorre P., il principio ...
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Schrader, Paul
Giona Antonio Nazzaro
Critico, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a Grand Rapids (Michigan) il 22 luglio 1946. Figura tanto fondamentale quanto sottovalutata della [...] basato su un'estetica volta a rifiutare ogni approccio che non sia intellettuale e formalistico e teso a cogliere il trascendente. Accolto sotto l'ala protettiva della nota critica Pauline Kael, che ne riconobbe l'acume interpretativo, S. iniziò a ...
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Scrittore svedese (Växjö 1891 - Danderyd, Stoccolma, 1974). Figura tra le più rappresentative del panorama letterario svedese della prima metà del 20° sec., molta della sua produzione è stata animata da [...] , raffigurante il dramma dell'uomo moderno, posto al bivio fra bene e male, assetato di fede nel trascendente eppure irrimediabilmente scettico. Degli ultimi romanzi, centrati tutti su temi biblici, ricordiamo il già segnalato Sibyllan e Mariamne ...
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Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] e oscillante il patrimonio delle sue dottrine filosofico-teologiche: da Dio (che è il Dio biblico, concepito come principio trascendente l'universo fisico di cui pure è anima e intelletto) deriva il mondo spirituale e il mondo sensibile: mediatore ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] quello del pensiero. In particolare, l'A. nega che di là dalla compatta trama dei fenomeni naturali resti una trascendente Causa prima. La legge genetica della realtà è il passaggio dall'indistinto al distinto; questa legge, mutuata dal risultato ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] circolare dall'azione di un dio supremo, inteso come mente, cioè come puro intelletto, e quindi non materiale, ossia trascendente rispetto al mondo (ibidem, fr. 26). Poiché dal movimento del cielo e degli astri dipendevano in qualche modo tutti ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] risposte scientifiche e razionali ai problemi dell'esistenza, senza cercare vacue giustificazioni di carattere filosofico o trascendente. A queste convinzioni, nelle quali si mescolavano positivismo, evoluzionismo e una fiducia incrollabile nell'idea ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] nell'azione risorgimentale. Come filosofo G., partito da un'esperienza di religiosità trascendente, concepì come problema fondamentale della filosofia quello dell'immanentizzazione di tale trascendenza. Di qui la sua "formula ideale", "l'Ente crea l ...
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Possessione
Cecilia Pennacini
Il termine possessione designa fenomeni abnormi dell'esperienza e del comportamento, dovuti a presunti influssi esercitati sul corpo umano da forze soprannaturali. I sintomi [...] le tendenze più significative e recenti, è utile anzitutto distinguere la possessione da analoghe forme di relazione trascendente con forze sovrumane, che nei diversi contesti culturali e religiosi possono assumere le caratteristiche dell'estasi (v ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] incapace di volere e di credere; in L'anima (ibid. 1893)traccia una specie di itinerario spirituale verso la felicità trascendente; in L'immorale (ibid. 1894, ma scritto nel 1889)pone a confronto, in termini incerti, la vita di un materialista ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.