INTELLETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico, di tradizione assai complessa e importante. Il latino intellectus corrisponde in origine al greco νοῦς, e analogamente l'intelligentia, atto dell'intellectus [...] controversia medievale circa la natura di questo intelletto attivo, il cui carattere, oscuramente designato da Aristotele, di trascendenza e universalità si accentua per alcuni (per es. Alessandro di Afrodisia, Averroè) in una divina superiorità e ...
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ROMANELLI, Romano
Mario Tinti
Scultore, figlio del precedente, nato a Firenze il 14 maggio 1882. Ufficiale di Stato maggiore della marina, fu combattente in varie campagne, ultima quella della guerra [...] (bronzo, 1926, Ministero delle corporazioni, Roma); opere nelle quali ritmo e stile assurgono a espressioni di mitica trascendenza. Col ritratto di Randall Davies (bronzo, 1924) e meglio ancora con quello del Conte Paolo Guicciardini ha principio ...
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gnosticismo
Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico, non senza rapporti, anche stretti, con questo. Si tratta [...] e ineffabilità di Dio e il mondo, con tutto il male, in ogni senso, che è in esso: contrasto dunque fra trascendenza del divino e contingenza del mondo sensibile. Due mondi, dunque: ciascuno straniero e nemico all’altro, o, piuttosto, ‘questo mondo ...
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SWEDENBORG, Emanuel
Maryla Falk
Pensatore svedese, nato a Stoccolma il 29 gennaio 1688, morto a Londra il 29 marzo 1772. Figlio di Jesper Swedberg, rettore dell'università di Upsala, più tardi vescovo [...] divina e alla redenzione. La creazione è un'emanazione che sta fuori dello spazio e del tempo che non toglie la trascendenza divina; origine del male è il peccato che mutò la coscienza intuitiva in quella razionale; la storia sacra narra la graduale ...
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Negli ultimi decennî l'aritmetica superiore o teoria dei numeri è stata intensamente coltivata, in ispecie in Germania, nei paesi anglosassoni ed in Russia. Nella impossibilità di esaurire in ogni particolare [...] , ecc. Per accennare ad alcuni risultati della teoria, giova dire che il problema posto da D. Hilbert nel 1900 di decidere circa la trascendenza o meno del numero αβ, essendo α e β algebrici (con α =⃓ 0, α =⃓ 1 e β irrazionale), è stato risolto (A ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] Giustizia, e che di questa è costantemente in cerca postulando, in questo suo inappagamento, l'esistenza di una trascendenza, è qui calato in'un'atmosfera liricamente sospesa ottenuta per mezzo della forma (anche questa tipicamente bettiana) del ...
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gesuiti
Gennaro Maria Barbuto
I g. occupano un ruolo di punta nell’antimachiavellismo (→) cattolico. Kaspar Schoppe, nella Machiavellicorum pars posterior, narra un episodio emblematico:
i gesuiti di [...] di Dio, così come la Madonna e i santi appaiono nell’arte barocca, propiziando l’incontro del fedele con la trascendenza. Lo stesso principe non è abbandonato al destino tragico della sua lotta con fortuna, caso, accidente, ma viene sollecitato e ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] la sacra rappresentazione della Passione di Cristo nel villaggio contadino di Curalha racchiude un senso altissimo della trascendenza, continuamente incarnato nella concretezza di volti, corpi, gesti e suoni radicati nella tradizione millenaria della ...
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STRATONE (Στράτων, Strato) di Lampsaco
Guido CALOGERO
Filosofo greco di scuola peripatetica, vissuto fra il sec. IV e il III a. C. Scolaro di Teofrasto, gli successe nella direzione del Peripato, che [...] campo della psicologia e della gnoseologia, St. mirò a escludere dall'aristotelismo ogni platonica sovrapposizione e trascendenza del conoscere intellettivo a quello sensibile, e così accentuò la dipendenza di ogni nozione universale dalle percezioni ...
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Storico, filosofo della storia, nato il 7 ottobre 1900; professore di storia moderna nell'università di Cambridge dal 1944, vicecancelliere dell'università dal 1959.
Come storico, il B. ha inteso reagire [...] dai risultati di antecedenti processi) e trae la sua validità e il suo significato dal rapporto con la trascendenza. Se il B. da un lato intende polemizzare con l'impostazione storiografica marxista, dall'altro, attribuendo alla personalità ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...