Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] una filosofia scettica e pessimista in cui il "male di vivere" discende infallibilmente dalla inaccessibilità di ogni trascendenza. Nelle due raccolte successive che probabilmente costituiscono il risultato più alto della poesia di M. (Le occasioni ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] fu strumento e mezzo per la creazione del mondo; esso è, accanto a Dio Padre, di cui G. vuole salvare la trascendenza, il Figlio: ma G., anche per l'imperfezione del linguaggio teologico del suo tempo, è alquanto subordinazionista; così come rimane ...
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SACRALITÀ
Franz Rudolf Merkel
. Il concetto del sacro appartiene alle categorie fondamentali della moderna fenomenologia della religione, specialmente in rapporto all'essenziale distinzione di sacro [...] creazione sono sviluppati i momenti del sentimento di creatura da parte dell'uomo e di maestà da parte di Dio. Persino la trascendenza di Dio di fronte allo spazio e al tempo, che ha il suo fondamento nell'essenza della sua santità, viene espressa ...
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LOTZE, Rudolph Hermann
Antonio Banfi
Filosofo tedesco, nato in Bautzen il 21 maggio 1817, studiò medicina e filosofia all'università di Lipsia, ove ebbe come maestri G. Fechner e Chr. H. Weisse. Professore [...] fonte interiore della vita di tutto l'essere (nell'ultimo periodo il L. accentua, più che il momento di trascendenza della personalità divina, quello dell'immanenza della sua attività nel mondo, in cui si risolvono le attività particolari dei singoli ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] costantemente noi stessi e quindi anche le condizioni socio-culturali della nostra esistenza.
È proprio per via di questa trascendenza dell'uomo che bisogna fare i conti, da un lato, con il gioco imprevedibile di autonomia-interferenza tra cultura ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] delle avanguardie. Moderno poi viene spesso usato nel senso di ‛mondano', per indicare un distacco radicale dalla trascendenza, una svolta irreversibile che ha rappresentato una conquista decisiva di nuovi valori. A tale proposito rimangono esemplari ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] del secolo stesso) in cui già si delineano i caratteri fondamentali del neoplatonismo, come l'affermazione di una radicale trascendenza del principio di tutte le cose, l'importanza crescente degl'intermediari, l'ispirazione mistica e la ricerca di un ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] Campanella e, soprattutto, Giordano Bruno, che avrebbero avuto il merito di spostare l’attenzione filosofica da un’astratta trascendenza all’immanenza del piano naturale e umano. Così, dai due principi di Campanella – la cognitio abdita (innata) e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno a Kant nasce sia in reazione alle difficoltà, da parte del pensiero hegeliano, [...] L’atto della filosofia attualistica coincide appunto col nostro pensiero; e per questa filosofia, l’atto aristotelico, nella sua trascendenza, è semplicemente una astrazione, e non un atto: è logo, ma logo astratto, la cui concretezza si ha solamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione scolastica prosegue durante tutto il Seicento. I luoghi in cui si sviluppa [...] non ha senso discutere sull’analogia o sull’univocità: sono solo nomi diversi per la stessa cosa. Arriaga nega anche la trascendenza dell’ente e propende per la sua più completa univocità: tra l’ente e i suoi inferiori vi è la stessa univocità ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...