Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] delle avanguardie. Moderno poi viene spesso usato nel senso di ‛mondano', per indicare un distacco radicale dalla trascendenza, una svolta irreversibile che ha rappresentato una conquista decisiva di nuovi valori. A tale proposito rimangono esemplari ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] i fondamenti di fede e i principi morali del cristianesimo seguendo la tradizione quanto alla forma; sostenne però la trascendenza di Dio rispetto all’intelligenza umana, ne affermò l’onnipotenza, la grandezza e la provvidenza, traendone con rigore ...
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PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] e da una sincera adesione al cattolicesimo, che distanziarono il suo pensiero da qualunque assoluto soggettivismo, negatore della trascendenza della realtà esterna e della divinità.
Nel 1897 la rapida carriera accademica di Petrone proseguì con la ...
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CECCONI, Angelo (pseudonimo Thomas Neal)
Carlo Coen
Nacque a La Ferruccia, frazione di Agliana (Pistoia) nel 1865. Ebbe un'educazione fortemente religiosa in collegi e seminari di Pistoia e Prato. Lo [...] (ibid.,7-8, pp. 1-24); nella sua polemica con l'idealismo crociano il C. ripropone il tema della trascendenza in contrapposizione a tutte le correnti della filosofia contemporanea.
Negli anni seguenti il C. entrò nel vivo dell'attività delle riviste ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] forte’, è il principio dell’e. come ‘critica’). Una ‘debolezza’ però che è comunque suscettibile di aprirsi all’elemento mitico-trascendente, anche religioso in senso ampio, che invece resta precluso all’altra prospettiva. Del resto, persa ogni e. di ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] del concetto di territorialità e dell'idea della società come temporalmente condizionata che vada al di là delle riflessioni sulla trascendenza dello spazio e del tempo sviluppate da Marx e G. Simmel a proposito di media come il denaro (Harvey 1985 ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] per ricondurla a un diretto ancoraggio al Logos, mediatore tra il primo dio e la materia. Una simile collocazione trascendente dell’azione provvidenziale, oltre a eliminare ogni forma di panteismo, poneva la creazione, in tutto il suo funzionamento e ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] è Grazia, altro è Provvidenza. E chi ammetta che, con la grazia, nella quale è implicito il concetto di trascendenza, Dio aiuti soprannaturalmente l'uomo in casi straordinarî, così come fece certamente nei riguardi del popolo ebreo, esce proprio ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] legati al concetto di 'autorità' della collettività che rimanda all'idea di rispetto più che di supremazia fisica, al carattere trascendente e sacrale della società. I 'fatti morali' sono obbligatori come lo sono le cose 'sacre': "l'essere sacro è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] che la ‘vita’ dispiega la sua potenza creatrice. Sicché si può dire che «la direzione della sua mente non va verso la trascendenza, [...] ma semplicemente verso il terrestre avvenire umano» (Luporini 1953, p. 29), se a ciò si dà il significato di una ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...