GUIDO da Siena
A. G. De Marchi
Pittore attivo presumibilmente nella seconda metà del Duecento e di cui non vi sono notizie nelle fonti documentarie.La figura di G., per lungo tempo portata a esempio [...] e santi datato "MCCLXX[---]" e forse un tempo firmato (Siena, Pinacoteca Naz., inv. nr. 7); la tela con la Trasfigurazione, l'Entrata a Gerusalemme e la Risurrezione di Lazzaro (Siena, Pinacoteca Naz., inv. nr. 8); le tavole del dossale (Siena ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] lingua italiana come lingua parlata dalla popolazione, sono ancora vitali, anche se soggetti a un processo di ‘trasfigurazione’ dialettale, dovuto alle trasformazioni di quel tipo di vita tradizionale, che aveva il dialetto come lingua pressoché ...
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SANTI, Raffaello
Francesco Paolo Di Teodoro
Vincenzo Farinella
SANTI (Sanzio), Raffaello. – Nacque a Urbino il 28 marzo o il 6 aprile 1483: la prima data si basa sulla testimonianza vasariana («Nacque [...] il Pulcher visus di Scipione Balbo, a cura di G. Bacci, Milano 2014, pp. 352-365, 583-589; S. Pasti, La Trasfigurazione di Raffaello. Considerazioni critiche sulla sua genesi e sulle sue fonti teologiche e figurative, in Raffaello pittore del segno e ...
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ASCENSIONE
V.M. Schmidt
L'a. è la salita di Cristo al cielo alla presenza degli apostoli dopo la risurrezione, della quale costituisce il completamento. La risurrezione di Cristo e la sua ascesa alla [...] oculari comparivano anche nelle raffigurazioni classiche di apoteosi, ma qui essi richiamano l'immagine dei discepoli nelle scene di trasfigurazione, mentre la figura di Cristo mostra un'analogia formale con l'iconografia di Mosè che riceve le tavole ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] , nell'abside e nel coro della chiesa abbaziale di Rosazzo, in Friuli, dal 1527 commenda del vescovo veronese.
La Trasfigurazione nell'abside, la Vocazione di Pietro e Andrea e la Pesca miracolosa ai lati del presbiterio seguono una linea fortemente ...
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FILOCAMO, Paolo
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina all'incirca agli inizi dell'ottavo decennio del sec. XVII; completò la sua formazione a Roma, alla scuola del Maratta, insieme con il fratello Antonio, [...] chiesa di Gesù e Maria in S. Leo, perduti nel terremoto del 1908, "ove nel mezzo della volta vi è rappresentata la Trasfigurazione e vi si legge il solo nome di Paolo: Paulus Filocamo 1736" (Grosso Cacopardo, 1821, p. 212); pochi anni dopo, nel 1740 ...
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INGONI, Giovanni Battista
Barbara Savina
Nacque a Modena intorno al 1528 e fu uno dei protagonisti della scena artistica emiliana, contribuendo insieme con Domenico Carnevale, attivo in quella regione [...] , l'I. realizzò per il coro della chiesa di S. Pietro le due grandi tele con l'Orazione nell'orto e la Trasfigurazione, che, ancora in situ, sembrano risentire del soggiorno umbro: nella composizione dominano infatti la grazia e la compostezza, e gli ...
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pomo (pome)
Antonio Lanci
Ricorre con discreta frequenza. La forma ‛ pome ', metaplasmo di declinazione, che si registra, in rima, in Pg XXVII 45 e Pd XVI 102, e, fuori di rima, in Rime CIV 94, Pg XXVII [...] " (Grabher), di cui gli apostoli Pietro, Giovanni e Iacopo (v. 76) ebbero un saggio (fioretti) quando assistettero alla trasfigurazione di Cristo (il melo, per reminiscenza del Cantico dei Cantici 2, 3) sul monte Tabor. Cfr. anche, con diverso ...
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Per una ghirlandetta
Ginetta Auzzas
. - Ballata (Rime LVI; schema: xyz; Ab Ab; byz). Appena quattro codici - Vaticano lat. 3214, Chigiano L VIII 305, Raccolta Bartoliniana (duplice redazione: testo [...] quasi un " gentile e festoso rito primaverile, rimembranza poetica delle primavere cantate dai provenzali e, fors'anche, trasfigurazione lirica del costume della Firenze contemporanea " (Mattalia). La grazia dello spunto, donde nasce e si snoda la ...
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Nome con cui è noto il pittore Sebastiano Luciani (Venezia 1485 circa - Roma 1547). Sussiste qualche incertezza, nella storia critica, sulla prima attività di S., coinvolta nella complessa questione dell'attività [...] (1517-19, Londra, National Gallery), dipinto su commissione del cardinal Giulio de' Medici in competizione con la Trasfigurazione di Raffaello. La collaborazione con Michelangelo accentuò la tendenza di S. verso la monumentalità compositiva e il ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: molte di queste donne, accorgendosi de...
trasfiguramento
trasfiguraménto (ant. transfiguraménto) s. m. [der. di trasfigurare], non com. – Il trasfigurare, il trasfigurarsi: propuosi di dire parole, ne le quali ... significasse [= significassi] la cagione del mio trasfiguramento (Dante),...