GHERARDESCA, Alessandro
Miranda Ferrara
, Nacque a Pisa l'11 marzo 1779, da famiglia di origine israelita. Dopo aver usufruito di un pensionato di studio a Roma, entrò a fare parte della pubblica amministrazione [...] all'Accademia dei Costanti, e dell'arena Garibaldi che, sorta nel 1807 come anfiteatro, sotto la spinta di Sabatino Federighi venne trasformata, per volontà del figlio Giuseppe e con la guida del G., in teatro diurno dotato di palchi e gallerie con ...
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GUIDOTTI (Borghese), Paolo, detto il Cavalier Borghese
Olga Melasecchi
Figlio di Giacomo, nacque a Lucca intorno al 1560, in una famiglia di nobili origini. Dopo una formazione iniziale nella sua città [...] manierismo colto. L'opera pittorica del G. è difficilmente classificabile, in quanto soggetta a un continuo e ipersensibile trasformismo: dai bagliori irreali di D. Beccafumi ai forti contrasti caravaggeschi, ai volumi cubizzanti di L. Cambiaso, il G ...
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MANGONE (Mangoni, Manzone)
Isabella Balestreri
Famiglia di ebanisti, carpentieri, architetti e ingegneri, probabilmente originaria di Caravaggio (nel Bergamasco). Il capostipite fu Giovanni Battista, [...] elvetico (Della Torre, 1992). Nel 1614 stimò opere di modifica del palazzo Trivulzio in Porta Tosa, continuando a seguirne le trasformazioni sino a tutto il 1625-26 (Celati - Crosti, pp. 570-584). Nel 1615 fu consultato dai "fabriceri" del civico ...
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GIOLFI, Antonio
Alessandra Toncini Cabella
Figlio di Francesco, nacque a Genova nel 1721.
L'unica notizia circa la sua formazione è relativa alla bottega di Lorenzo De Ferrari, figlio di Gregorio, il [...] dell'inquadratura permette di restituire l'ultima strada carrozzabile che univa la città al Levante, di riconoscere la torre trasformata dalle monache di S. Andrea e il ponte sifone dell'acquedotto pubblico che correva sulle mura del XIII secolo ...
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PACCAGNINI, Giovanni
Antonella Gioli
PACCAGNINI, Giovanni. – Nacque a Livorno il 13 ottobre 1910 da Ezio e da Iginia Mazzantini.
Si diplomò presso la R. Scuola commerciale Dino Leoni di Livorno; [...] ne fecero un fenomeno di costume e la ‘mostra del boom economico’: le sue ricadute politico-economiche sulla città, trasformata da dannunziana ‘città del silenzio’ a ‘città di Mantegna’; la pervasiva campagna di comunicazione e promozione; l ...
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FOSSATI, Gaspare
Lucia Pedrini Stanga
Nacque a Morcote, in Canton Ticino, il 7 ott. 1809 da Ambrogio Marcellino e Virginia Rippa. La sua famiglia contava personalità di rilievo nel campo dell'architettura, [...] progetto. Nella sua terra natale lasciò invece pochissime tracce: la propria dimora (1865) sul lungolago, ora totalmente trasformata e adibita ad albergo; la cappella di famiglia, costruita nel 1869 accanto all'ingresso del cimitero di Morcote ...
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BOCOLI (Bocholis)
Alfredo Puerari
Famiglia di ingegneri noti con il soprannome di De Lera (del Hera), probabilmente derivante da una località del territorio cremonese. Attivi a Cremona dalla metà del [...] nel 1496 Bernardino lavorò nella chiesa di S. Agata (Puerari, 1967, p. 143 nota 139; la facciata è stata poi trasformata), costruì il palazzo Meli presso S. Michele e il palazzo Stanga a S. Vincenzo (attuale Istituto tecnico agrario; la facciata è ...
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FANTONI, Donato Andrea
Anna Maria Pedrocchi
Nacque a Rovetta (Bergamo) il 28 sett. 1746 dall'intagliatore e scultore Grazioso il Giovane. Nella bottega paterna apprese i primi rudimenti della scultura, [...] degli anni, questa prese il sopravvento mentre la bottega, abbandonata l'antica struttura di tipo familiare, veniva trasformata in un'impresa artigianale con lavoranti esterni sotto la direzione, quasi esclusivamente organizzativa, del F. che, dal ...
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GIORGI, Antonio Ruggero Maria
Francesco Tetro
Nacque a Reggiolo, presso Reggio nell'Emilia, il 19 genn. 1887 da Ulisse, contadino, e da Melchiade Zerbini. Nel 1905, seguendo la sua inclinazione artistica, [...] Po, presso Mantova, il 23 sett. 1983. Dopo la morte la moglie, Giovanna Tonini, ha donato al Comune l'abitazione dell'artista, trasformata in Casa Museo Giorgi.
Fonti e Bibl.: Gli adornatori del libro in Italia, a cura di C. Ratta, VIII, Bologna 1927 ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] il gesso è a Firenze, Gipsoteca Bartoliniana; l'opera fu replicata in marmo due volte, tra il 1842 e il 1848 [trasformata in Bacchino]: la seconda replica è a Brescia nella Pinacoteca Tosio Martinengo).
Questi richiami culturali non soltanto sono da ...
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trasformata
s. f. [dal part. pass. trasformato (v. la voce prec.), per ellissi di funzione]. – In analisi matematica, trasformata di una funzione f(x) è la funzione che, sotto certe condizioni, viene costruita a partire dalla funzione f(x),...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...