G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] in conseguenza dell'abbandono di alcune parti, il centro è venuto strutturandosi progressivamente attraverso il riuso e la trasformazione degli edifici d'età classica e mediante l'occupazione graduale delle aree resesi libere per abbondoni e crolli ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] acquisito caratteristiche che li distinguevano dai loro parenti frisoni e sassoni. I geni celtici non furono l'unico fattore in questa trasformazione. Che se ne rendessero conto o meno, nel varcare la soglia di quello che una volta era stato il mondo ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] (1293; Bragato, 1909-1913, p. 64), viene riferito alla presenza della limitrofa chiesa (od. Ss. Silvestro e Valentino, radicalmente trasformata tra i secc. 18° e 19°) e alla probabile scomparsa della chiesa del Salvatore (Brozzi, 1972; 1975b; 1990).L ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] N. di Megara in Atene sembra appartenere al periodo ellenistico in cui il calmo volo dell'epoca classica si è trasformato in un movimento dall'energica spinta in avanti che supera, per impetuosità, la più semplicistica soluzione di Paionios. Affine è ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] F. "un'ampia Sagrestia e sotto di essa il Cimitero" (Piazza, 1703) per la cattedrale di S. Pancrazio. Anche qui, trasformazioni successive hanno cancellato ogni traccia (Golzio, 1939, pp. 255-257). Già nel 1682-83 il Chigi gli aveva fatto restaurare ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] il presente, il nuovo sembra quanto mai solipsistico e principalmente preoccupato di superare soltanto sé stesso; sembra essersi trasformato in gusto gratuito per la novità, la sfida, il superamento dei record, nel tentativo di infrangere regole che ...
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BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] Buonalbergo (m. nel 1111), sistemata all'interno della Trinità di Venosa, già alla fine del secolo precedente trasformata in chiesa funeraria della famiglia degli Altavilla. La decorazione ornamentale del sarcofago e l'incorniciatura architettonica a ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] , quella su tavolette va da sinistra a destra, con conseguente rotazione dei segni di 90° a sinistra. Alla trasformazione dei segni (trasformazione che, si noti, non si verifica nella s. monumentale egiziana) ha senza dubbio contribuito la natura del ...
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MESI
M.A. Castiñeiras González
La rappresentazione dello svolgimento dell'anno attraverso figure, personificazioni o scene corrispondenti a ognuno dei dodici m. costituisce un tema iconografico che [...] , p. 69; Comet, 1992a, p. 51) - venne ripresa una formula della retorica antica, la descriptio rerum o ékphrasis, che trasformava i m. in una decorazione allegorica all'interno di una imago mundi; in un componimento della letteratura castigliana del ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] sinistra Mercurio allontana le nubi con il suo caduceo; sulla destra Zefiro afferra la ninfa Clori che, divenuta sua sposa e trasformata in Flora, avanza in primo piano nell'atto di spargere rose. Le allusioni alla nascita dell'amore in un cuore ...
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trasformata
s. f. [dal part. pass. trasformato (v. la voce prec.), per ellissi di funzione]. – In analisi matematica, trasformata di una funzione f(x) è la funzione che, sotto certe condizioni, viene costruita a partire dalla funzione f(x),...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...