ALBANESE, Giacomo
Lucio Lombardo Radice
Matematico, nato a Geraci Siculo (Palermo) l'11 luglio 1890. Dopo aver frequentato le scuole medie a Palermo, dal 1909 al 1913 fu, come studente di matematica, [...] vincitore, nel 1925, del concorso per la cattedra di geometria proiettiva e descrittiva all'università di Catania, v'insegnò dal 1925 varietà algebriche a quattro dimensioni, Roma 1924; Trasformazione birazionale di una curva algebrica qualunque, in ...
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omografia
omografia o collineazione, corrispondenza biunivoca tra due spazi proiettivi di uguale dimensione Sn e Sn′ definita da equazioni del tipo
dove h è un numero reale non nullo, xj e xi′ sono [...] riservato al caso in cui Sn e Sn′ sono sovrapposti. Se Sn e Sn′ sono due spazi proiettivi di dimensione n, allora esiste un’unica omografia tra essi che trasforma n + 2 punti di Sn, a n + 1 a n + 1 non appartenenti a un medesimo iperpiano ...
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birapporto
birapporto nella geometria proiettiva, il birapporto di quattro punti allineati A, B, C, D, disposti sulla retta orientata, è il numero reale
essendo AC, BC, AD, BD le misure con segno delle [...] (A′B′C′D′). Il birapporto di quattro elementi è invariante per trasformazioniproiettive, mentre non si conserva in una trasformazione affine. Come nozione propria della geometria proiettiva, esso può essere applicato anche a punti e rette improprie ...
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Desargues
Desargues Girard (Lione 1591 - 1661) matematico francese, tra i fondatori della moderna geometria proiettiva. Architetto e ingegnere militare, conobbe e frequentò M. Mersenne, Cartesio, G. [...] il concetto di punti e rette allʼinfinito, e lʼimpiego delle trasformazioniproiettive, che assicurano la permanenza delle proprietà delle figure sottoposte a trasformazione; ma il rinnovamento della geometria da lui proposto incontrò scarso successo ...
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Cremona, trasformazione di
Cremona, trasformazione di o cremoniana, in geometria proiettiva, particolare corrispondenza tra spazi proiettivi per la quale si mantiene il genere di una curva algebrica, [...] è espressa da un insieme finito di funzioni omogenee dello stesso grado. Tra uno spazio proiettivo Sr e uno spazio proiettivo
è una trasformazione descritta dalle relazioni
in cui le funzioni ƒi sono polinomi omogenei dello stesso grado nelle xi ...
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Superficie algebrica del secondo ordine. Sono q., per es., gli ellissoidi (di cui sono un caso particolare le sfere), i paraboloidi, gli iperboloidi.
L’equazione di una q. in coordinate cartesiane è del [...] q. sono quelle che non si perdono quando si sottoponga la q. a una qualsiasi trasformazione affine: in altre parole sono le proprietà proiettive della figura costituite dalla q. considerata unitamente al piano all’infinito. La ‘classificazione affine ...
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antiproiettività In geometria, trasformazione sulla retta proiettiva, che, pur non essendo una proiettività (➔) conserva però i birapporti quando essi abbiano valori reali: è tale, per es., il coniugio, [...] che muta il valore del birapporto di quattro punti nel valore complesso coniugato (e quindi lo lascia invariato se esso è reale). L’esistenza di a. mostra che le due condizioni che caratterizzano le proiettività ...
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PONCELET, Jean-Victor
Guido Castelnuovo
Matematico francese, nato a Metz il 1° luglio 1788, morto a Parigi il 22 dicembre 1867. Dopo aver frequentato i corsi dell'École Polytechnique (dove aveva risentito [...] Il P. si propone lo studio sistematico delle proprietà proiettive delle figure, proprietà che si trasmettono inalterate alle figure di coniche. Egli introduce pure altri mezzi di trasformazione delle figure, divenuti poi familiari ai geometri, quali ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] Il piano scenico costituirà una superficie pronta ad essere trasformata in una costruzione a molteplici piani. Ogni botola e dare così la sensazione delle nubi in moto. Proiettando sull'orizzonte due pellicole a disegni differenti ed imprimendo loro ...
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SCHELETRO (dal gr. σκελετόν "corpo disseccato", mummia; fr. squelette; sp. esqueleto; ted. Skeleti, Gerüst, Gerippe; ingl. skeleton)
Giuseppe MONTALENTI
Gioacchino SERA
Il nome fu dato dapprima alle [...] es. per mezzo del cosiddetto parallelografo del Martin) si proiettano sopra un foglio di carta i quattro punti che abbiamo indicati , ha una forma generale a tendenza quadrilatera, per trasformazione dell'angolo caudale in un vero bordo, a sua ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione (e anche a quella di sezione) e alle...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...