LIBON (Λίβων)
P. Romanelli
Architetto greco, di Elide, che Pausania (v, 10, 3) ricorda esplicitamente come autore del grande tempio di Zeus a Olimpia. Il periodo della sua attività è indicato dalla data, [...] dorico, pur raggiungendo entro i limiti di questi la forma più armonica e perfetta. L'interno della cella subì una trasformazione quando Fidia (v.) vi collocò la statua colossale crisoelefantina di Zeus da lui scolpita (v. anche iktinos).
Bibl.: Th ...
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La preistoria e la protostoria dell'Africa
Rodolfo Fattovich
Marcello Piperno
Barbara E. Barich
Isabella Caneva
Tematiche, metodi di indagine e storia degli studi
di Rodolfo Fattovich
L'Africa è [...] chiara, diverse specie di Ominidi della fine del Pliocene possono avere posseduto una capacità di cultura e avere pertanto trasformato e utilizzato strumenti di pietra, di legno o di osso. La contemporaneità tra alcune specie di Australopithecus e di ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] e di Santa Maria di Merino nei pressi di Vieste, rispettivamente destinate alle produzioni olearia e vinaria ed entrambe utilizzate, con varie trasformazioni, dal I sec. a.C. al V-VI sec. d.C. (Volpe 1990; 1996). Nell'Italia padana è da ricordare la ...
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ERINNI (᾿Ερινύς, Erinnys o Erīnys)
P. Mingazzini
In origine demoni maligni intenti a danneggiare l'uomo per puro spirito di malvagità, quali troviamo in tutte le religioni primitive e, come relitto, [...] o attorno alla vita ed in atto di slanciarsi contro il reo. Chi (poeta, pensatore, sacerdote) operò questa trasformazione (molto probabilmente fu Eschilo), fuse due concetti: quello della E. primitiva e quello del serpente che incorpora l'anima ...
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La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] la bellezza e la perfezione delle opere fidiache, e si decise di lasciare le sculture nello stato in cui il tempo le aveva trasformate. In quegli anni in Italia si attuò il recupero di gran parte delle opere trafugate dai Francesi e si formò, su ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] V, strati 3 e 2, e Riparo di Mezirič, nella valle del Dnepr). Durante il Mesolitico, in risposta alle trasformazioni ambientali che seguirono la fine delle glaciazioni, la caccia, in un quadro più generalizzato di acquisizione del cibo, mostra ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Roma
Letizia Pani Ermini
Roma
Nel mese di agosto del 410 un doloroso avvenimento segnava la fine della lunga pace [...] tardi, nell’intervento di Bonifacio IV (608-615), con la dedica del Pantheon alla Vergine e ai martiri, una spia delle trasformazioni in atto nel quartiere del Campo Marzio. Un momento di ripresa edilizia si ha col pontificato di Onorio (625-638): il ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] in conseguenza dell'abbandono di alcune parti, il centro è venuto strutturandosi progressivamente attraverso il riuso e la trasformazione degli edifici d'età classica e mediante l'occupazione graduale delle aree resesi libere per abbondoni e crolli ...
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Araldica
Tipo di pezza onorevole (➔ pezze).
Danza
Danza sulle p. Tecnica della danza accademica introdotta in epoca romantica, ma dai limiti cronologici assai incerti. Una delle prime illustrazioni che [...] che nel 1823 a Vienna aveva danzato sulle p. nel balletto La fée et le chevalier. Tuttavia le p. non rappresentarono una trasformazione della danza; l’abitudine di sollevarsi sulle mezze p. o sui tre quarti di p. esisteva già da vari anni: infatti la ...
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Il fenomeno urbano. Periodo tardoantico e medievale
Letizia Pani Ermini
Francesca Romana Stasolla
Sara Magister
Lo sviluppo urbano
di Letizia Pani Ermini
A partire dal VI secolo nelle fonti occidentali [...] medesimo accorgimento era stato operato a Roma sul Tevere dal pontefice Leone IV come difesa contro i Saraceni), con la trasformazione del castellum bizantino in palatium, con la costruzione delle chiese ducali di S. Marco e di S. Teodoro e forse ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...