Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (Ostia, Ostia Tiberina)
G. Becatti
Prima colonia di Roma, il cui nome deriva dalla foce del Tevere, ostium, presso il quale fu fondata, in funzione sia [...] mancanza di impianti termali più antichi nella zona scavata, tranne quelle domizianee sotto la Via dei Vigili. Questo impulso e questa trasformazione edilizia si sviluppano poi nel corso del II sec., in cui tutta la città si rinnova; il mattone e il ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] 'avevano contenuta fin da epoca preromana e il loro recupero come muri di nuovi edifici. La città gotica non nasce da una trasformazione di quella romanica, ma si sviluppa in un'area nuova, tra la vecchia e la nuova cinta edificata a partire dal 1296 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'area slava. La Polonia
Stanislaw Tabaczynski
La polonia
Polska è il nome del Paese dei Polani, poi della Grande Polonia [...] o locale ed esercitato sia dal capo di famiglia, sia da uno degli anziani per tutta la comunità. Con la trasformazione della struttura sociale ci furono tentativi di attribuire ad alcuni culti un significato politico o di collegarli ai centri di ...
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IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] , dei vestiti, degli ornamenti o delle armi, ci sono ex voto di basso prezzo, con forme semplificate o stanche, che si trasformano talora quasi in spilloni con una palla al posto della testa e due protuberanze al posto dei piedi. L'aspetto di alcune ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Gravisca
Marco Rendeli
Gravisca
Il sito dell’antica Gravisca (gr. Γραουίσκοι; lat. Graviscae, Gravisca), sede del porto antico di Tarquinia e di quello medievale di [...] sud-ovest, con dediche e numerosi doni fittili a Demetra. Alla fine del VI sec. a.C. si ha una profonda trasformazione del santuario: nell’area del sacello di Afrodite si costruiscono due vani con ambiente porticato; a sud del sacello si localizza un ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] .
Antichità. - Con la fine degli anni Settanta si apre anche con riguardo alla storia della s. un periodo di grandi trasformazioni, che al momento non hanno prodotto ancora tutti gli esiti che potevano dare, ma che lasceranno comunque spazio a una ...
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Il Vicino Oriente: la preistoria
Fabio Sebasti
Paolo Emilio Pecorella
Vassos Karageorghis
Stefania Mazzoni
Anna Maria Conti
Jean-Louis Huot
Alessandra Ceccarelli
Carlo Persiani
Silvana Di Paolo
Stephen [...] W. Kirkbride e al PPNA da A.M.T. Moore. Nei livelli dal VI al I, appartenenti al PPNB, l'architettura si trasforma e le dimensioni del villaggio si riducono progressivamente. Nel livello VI, su un grande muro di terrazzamento cui si accedeva mediante ...
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L'archeologia islamica
Oleg Grabar
Intesa nella sua accezione più ampia, come ricerca e interpretazione di antichi documenti funzionali alla conoscenza della cultura islamica o alle esigenze di comunità [...] di materiale ceramico, Raqqa è stata indagata negli anni Trenta e Cinquanta, prima dello sviluppo urbanistico che ha trasformato la città, e poi negli anni Ottanta e Novanta dal Syrian Department of Antiquities e dal Deutsches Archäologisches ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Longobardi: Benevento
Marcello Rotili
Benevento
Scelta dai Longobardi come sede del loro esteso ducato meridionale istituito intorno al 576, la città nel 774, con [...] della struttura pianificata di età romana e alla via Magistrale di età moderna.
Dopo l’arrivo dei Longobardi proseguì la trasformazione, avviata da tempo, della città antica che era stata devastata nel 545 da Totila, distruttore, secondo Procopio di ...
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LUGDUNENSIS (o Lugudunensis, sottinteso Gallia)
G. C. Susini
Provincia romana. È erede diretta della Gallia Celtica, partizione della Gallia conosciuta anche da Cesare, della quale però ha perduto i [...] e a una qualunque forma di colonizzazione. Fu praticata invece un'opera attiva di urbanizzazione, con la trasformazione monumentale e l'ingrandimento degli oppida gallia, i quali assunsero sovente nomi che combinavano toponimi celtici e nomi ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...