CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] verso l'esterno.Con il tempo la grande dār a cortile centrale, dimora domestica delle classi più elevate del Cairo, andò trasformandosi sinché il suo centro non fu più il cortile a cielo aperto, già presente nelle prime abitazioni di al-Fusṭāṭ, ma ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio III Lucania et Bruttii
Angelo Bottini
Elena Lattanzi
Lucania
di Angelo Bottini
La regio III augustea corrisponde solo in modo approssimativo all’attuale Basilicata, [...] alto Tirreno cosentino in epoca repubblicana, in Klearchos, 38-39 (1996- 97), pp. 163-83.
A. Colicelli, Paesaggio rurale e trasformazioni economiche nei Bruttii in età romana, in RdA, 22 (1998), pp. 113-32.
G.F. La Torre, La romanizzazione del Bruzio ...
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I siti della Magna Grecia: un panorama esemplificativo. La Sicilia indigena
Vincenzo Tusa
Laura Buccino
Dario Palermo
Elimi
di Vincenzo Tusa
Gli Elimi abitarono nella Sicilia occidentale fin dall’VIII [...] Palermo 2002.
R.M. Albanese Procelli, Sicani, Siculi, Elimi. Forme di identità, modi di contatto e processi di trasformazione, Milano 2003.
Siculi
di Dario Palermo
Antica popolazione della Sicilia, dalla quale l’isola prese il nome. Al tempo della ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] fra il 677 a.C., anno della distruzione di Sidone da parte degli eserciti di Asarhaddon (680-669 a.C.) e della trasformazione dei suoi territori in provincia assira, e il 644/3, fase in cui possiamo riportare l'ultima sollevazione di centri fenici ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] ogni epoca ha avuto di Dioniso. Così la raffigurazione delle m. seguita attraverso i secoli può mostrare il carattere e la trasformazione della religione di Dioniso.
a) Vasi a figure nere (attici e non attici; M. W. Edwards, 79 ss.). - Uno dei temi ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] Plautus vortit barbare; più tardi, con il crescere della potenza e della cultura di Roma, la parola subì la stessa trasformazione di significato di quella greca, assumendo però anche una sfumatura di ferocia e di terribilità, per cui b., oltre ad ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'area germanica
Stefano Del Lungo
L’area germanica
Espressione geografica con la quale, storicamente, si definisce e racchiude [...] (9 d.C.) mette in luce i problemi insiti nel cercare di esercitare il pieno controllo su tribù in continua trasformazione, tanto nella denominazione quanto nel numero dei componenti e nella sede, ma al tempo stesso accresce l’interesse per i ...
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TARRACONENSIS, Hispania
G. C. Susini
Provincia romana. - Questo nome divenne ufficiale per l'antica provincia dell'Hispania Citerior solo a partire dal III sec. d. C., quando l'Asturia e la Callaecia [...] . Vespasiano concluse questo processo di romanizzazione concedendo lo ius Latii alle restanti civitates iberiche e avviandone la definitiva trasformazione in municipî. Come è noto, il II sec. d. C., rappresentò il momento in cui, nella cultura e ...
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Vedi PADOVA dell'anno: 1963 - 1996
PADOVA (Patavium)
B. Forlati Tamaro
Città situata a O della laguna veneta, sul fiume Bacchiglione e prossima al fiume Brenta in posizione particolarmente favorevole [...] -Adria) sino ad Altino, Concordia, Aquileia (128 a. C.).
Questo processo storico ebbe il suo naturale sbocco nella trasformazione di Padova in municipium con propria autonomia amministrativa, ma partecipe del ius romano (era iscritto alla tribù Fabia ...
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GHERIAT el-GHARBIA
A. Di Vita
Località del predeserto tripolitano a circa 340 km da Tripoli, ove sorse uno dei tre grandi forti che costituirono, da Settimio Severo in poi, la protezione più meridionale [...] dei grandi uidian (Sofeggin, Zemzem, Bei el-Chebir).
Questo sistema fu poi rinforzato e completato dalla graduale trasformazione in limitanei dei componenti le tribù di agricoltori dei grandi uidian, i cui interessi coincidevano esattamente con ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...