ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] solo nel 609, dopo la morte del papa, con l'autorizzazione concessa dall'imperatore Foca, su richiesta di Bonifacio IV, a trasformare in una chiesa dedicata a Maria e ai martiri il simbolo pagano per eccellenza, il Pantheon, dove è conservata l'icona ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] ma anche i santuari martiriali extraurbani e le aree funerarie) si è avviato il riconoscimento dei nuclei dei processi di trasformazione da cui ha origine la città medievale. L'indagine su alcuni monasteri (Fulda, Novalesa, Farfa, San Vincenzo al ...
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ULRICHSBERG
R. Egger
Montagna (alt. m 1015) della Carinzia (Kärnten), che si eleva da un altopiano esteso nelle anse del fiume Glan, presso il capoluogo della Carinzia Klagenfurt. Le scoscese estremità [...] n. 156).
Alla fine del XV sec. la chiesa di S. Ulderico (Ulrich), costruità sulla cima, ha provocato la trasformazione dell'antico nome di Ulrichsberg. La chiesa stessa ingloba nelle murature blocchi di marmo, pietre sepolcrali e resti architettonici ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] fughe verso l’Ovest. Tuttavia, fin quando non fu travolta dalla resistenza dei capi della SED a prendere coscienza della grande trasformazione avviata in tutti i paesi dell’Est dalle riforme di M.S. Gorbačëv in URSS, la RDT riuscì a conservare un ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] delineati o campiti o in opus sectile in pavimenti romani e pompeiani del I sec. d. C. e che sono stati sottoposti alle trasformazioni che a mano a mano erano imposte dal variare del gusto. Le distese di esagoni sono note a Pompei fin dal periodo del ...
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L'agricoltura nella storia. La produzione agricola e i modelli interpretativi
Francesca Giusti
Al termine del periodo glaciale, tra 10.000 e 4000 anni fa, in molte aree del mondo si attuarono le prime [...] . Il passaggio dalla raccolta alla produzione del cibo è sempre stato considerato una soglia, una delle grandi e radicali trasformazioni della storia dell'umanità e, come tale, ha dato luogo a interpretazioni di segno diverso che hanno finito col ...
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Vedi CROTONE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CROTONE (v. vol. ii, p. 964)
M. Cristofani
Le due tradizioni sulla fondazione di C., l'una collegata al passaggio di Eracle in Italia, l'altra all'ecista Miscello [...] fine del VI e la prima metà del V sec. a. C.: l'insegnamento di Pitagora portò ad una rapida trasformazione dello stato in senso conservatore e aristocratico favorendo le mire espansionistiche della città: dopo la distruzione di Sibari, C. spingeva ...
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VILLA DEI MISTERI
N. Bonacasa
Situata fuori Porta Ercolanese a Pompei (v. vol. vi, pag. 308 ss.), a 400 m circa a NO dalla Porta, si affaccia sulla Via detta Superior nel tratto che questa percorre [...] religioso ed umano al suo dipinto. Ma, dalle critiche mosse, risulta chiaro che l'artista non ha saputo interpretare e trasformare tipi e soggetti tradizionali, ché, anzi, il modello è costantemente presente nella copia e in più con le innegabili ...
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etruschi
Antica popolazione abitante le regioni dell’Italia centrale (Toscana, Lazio settentrionale e buona parte dell’Umbria). Noti nell’antichità con i nomi di tyrsenoi o tyrrhenoi in greco (da cui [...] spiegati tramite contatti commerciali già molto antichi, mentre la facies culturale etrusca sarebbe il risultato della trasformazione subita dalle culture delle popolazioni locali, in particolare i villanoviani, grazie all’afflusso di nuove culture ...
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Vedi ELIOGABALO dell'anno: 1960 - 1960
ELIOGABALO (᾿Ελαγάβαλος, Elagabalus, Heliogabalus)
A. Comotti
Divinità locale della città siriaca di Emesa (Ḥoms), sul fiume Oronte. Il suo nome è generalmente [...] sacri i parasoli. Greci e Romani lo identificavano o con Zeus, Iupiter, o, più spesso, con Helios, Sol, donde la trasformazione del nome in Heliogabalus. La forma primitiva sulle monete è però Elagabalus. Quando Vario Avito, nipote di Giulia Mesa e ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...