GRIMALDI, Francesco
Gaetana Cantone
Figlio di Ursino e di una Cornelia, nacque a Oppido Lucano nel 1543 e venne battezzato con il nome di Fabrizio. Novizio dal 1574 nel convento di S. Eligio a Capua, [...] costruzione della nuova chiesa. Nel 1610 vi si poteva officiare; ma l'edificio non era completato, il che lasciò spazio a una trasformazione barocca che, radicando in corso d'opera, a partire dal 1627, quando si iniziò a stuccare la navata e la volta ...
Leggi Tutto
COLLAMARINI, Edoardo (Odoardo Stefano)
Giuseppe Miano
Nacque a Bologna il 13 sett. 1863 da Emilio e da Matilde Cocchi. Compiuti brillantemente gli studi presso l'istituto di belle arti di Bologna, si [...] con marmi e bronzi nel salone del pubblico (1908-14); a Pesaro fece la Banca popolare e il palazzo delle poste (1904-10), trasformando la ex chiesa di S. Domenico. Intervenne poi in altri centri dell'Emilia e della Romagna: sono suoi il monumento a s ...
Leggi Tutto
DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] per lo più a New York, lavorando come allestitore, illustratore e scenografo: copertine per Vogue (1929) e Vanity Fair; trasformazione degli interni dei ristoranti Zucca ed Enrico and Paglieri a New York; costumi per il balletto American sketches e ...
Leggi Tutto
CASALI, Andrea
Olivier Michel
Nacque a Roma 17 nov. 1705 da un modesto sarto lucchese, Giovanni Antonio, e da Maddalena Giovanna Luciani, originaria di Fermo nelle Marche. Trascorse un periodo di tirocinio [...] della casa (la data "1753"figura sulla ringhiera dello scalone), ed è stato molto ben restaurato nell'ultima recente trasformazione della villa. Nella hall d'ingresso, la Poesia, la Pittura, la Scultura e l'Architettura, e sul soffitto dello ...
Leggi Tutto
DAL SOLE, Giovan Gioseffo
Rossella Vodret Adamo
Nacque a Bologna il 10 dic. 1654 dal pittore Antonio Maria e da Susanna de' CastelImi in una "onesta famiglia e cittadinesca" (Zanotti, 1739, p. 290).
Antonio [...] Cignani-Franceschini e quella barocca del Canuti-Burrini (Roli, 1977, p. 5) il D. diede un essenziale contributo alla trasformazione in rococò del barocco locale (Volpe, 1959, p. 171).
Manca ancora per il D. un soddisfacente inquadramento monografico ...
Leggi Tutto
FRANCESCO di Benedetto Cereo da Borgo San Sepolcro (Francesco del, di Borgo; Franciscus Burgensis)
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benedetto di Antonio di Matteo del Cera, nacque a Borgo San Sepolcro [...] è stato progettato per il complesso di S. Marco tra il 1465 e la sua morte nel 1468, vale a dire la trasformazione della chiesa con la loggia delle benedizioni (il cui ordine superiore è stato eseguito più tardi con modifiche), il palazzetto, l ...
Leggi Tutto
BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] alle opere citate, fece un progetto per la facciata del duomo (1587; Firenze, Museo dell'Opera) e si occupò della trasformazione del tempio donato da Giulio Scali all'Accademia (cfr. C. J. Cavallucci, Notizie storiche intorno alla R. Accad. ...di ...
Leggi Tutto
PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe
Davide Lacagnina
PELLIZZA DA VOLPEDO, Giuseppe. – Nacque a Volpedo, in provincia di Alessandria, il 28 luglio 1868, da Pietro e da Maddalena Cantù, secondo di tre figli, [...] cultura e politica. Un’immagine e la sua fortuna, Torino 2002; A. Scotti Tosini, L’influenza ‘positiva’ delle scienze: la pittura in trasformazione, in Pittura italiana nell’Ottocento, a cura di M. Hansmann - M. Seidel, Venezia 2005, pp. 559-580; M.F ...
Leggi Tutto
HORNE, Herbert Percy
Elisabetta Nardinocchi
, Nacque a Londra il 18 febbr. 1864, primo figlio di Horace e di Luisa Harmale.
L'interesse e la spiccata predisposizione dell'H. verso l'arte, nelle sue [...] il largo spazio ancora concesso alle cronache artistiche contemporanee, appare evidente come nuovi interessi andassero sempre più trasformando l'H. in un attento studioso dell'età rinascimentale, in parte in funzione della redazione della monografia ...
Leggi Tutto
GIOVANNONI, Gustavo
Guido Zucconi
Nacque a Roma il 1° genn. 1873, da Leonida e da Elena Rossi. Dopo avere compiuto gli studi liceali e frequentato il biennio fisico-matematico, conseguì la laurea in [...] descrizione dei manufatti architettonici, il G. applica quello che egli definisce il "metodo positivo", ovvero la registrazione delle trasformazioni subite nel corso del tempo da un tipo edilizio.
Più che Venturi (con il quale entrò in conflitto per ...
Leggi Tutto
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...