CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] in quanto collima perfettamente con i modi espressivi di Luigi.
Mentre resta da accertare se "Antonius" non sia una trasformazione successiva di "Aloysius", va rilevato che la scritta accenna proprio all'età di Luigi. Inoltre il dipinto in questione ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] gli è assegnata la scala a lumaca nel palazzo Doria e forse il disegno della cinta urbana. A Frascati compì opere di trasformazione nella villa Falconieri (1665 c.). Per S. Paolo di Bologna disegnò la mensa dell'altare maggiore (tra il 1650 e il 1657 ...
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PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] di opere d’arte, la Dea della natura. Il marmo, nato quale supporto di un vaso antico in granito trasformato in una fontana da porsi nella reggia di Fontainebleau, costituisce la prima opera certa nel catalogo dello scultore (Vasari, 1568 ...
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DOSI, Giovanni Antonio (Giovan Antonio, Giovannantonio), detto Dosio
Cristina Acidini Luchinat
Figlio di Giovanni Battista, nacque a San Gimìgnano (prov. Siena) presumibilmente nel 1533. Lo scrittore [...] al D. il progetto per la magnifica villa Gaddi di Font'all'Erta (Camerata), finora creduto, ma senza prove, dell'Ammannati; la trasformazione dell'edificio, voluta da N. Gaddi, non era ultimata alla sua morte (1590).
A Firenze, dove il D. affittò una ...
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GIOSAFATTI
Giuseppe Bonaccorso
. Famiglia di architetti, scultori e lapicidi attivi ad Ascoli Piceno, alla cui capillare attività edilizia si deve l'attuale facies barocca della città, consolidatasi [...] la Gloria, si riallaccia ancora alla tradizione berniniana.
Benedetti (p. 288) tra le opere di Lazzaro enumera la trasformazione del duomo di Teramo (1739), attualmente non leggibile a causa di sconsiderati restauri di ripristino, dai quali è rimasto ...
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GRASSI, Orazio
Cesare Preti
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Camillo, nacque a Savona il 1° maggio 1583. Dopo un'infanzia e una prima giovinezza trascorse nella città natale a diciassette anni si recò [...] collegio di Siena, nel marzo del 1626 il G. ricevette da Vitelleschi il primo importante incarico che riguardava la trasformazione della chiesa di S. Virgilio.
Il progetto fu elaborato immediatamente poiché, in una lettera datata al seguente mese di ...
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DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] che si adatta particolarmente ai monocromi dei tondi, alle figure delle lunette e ai putti.
Successivamente la "trasformazione" stilistica già osservata nel palazzo BrignoleDurazzo si viene accentuando nell'affresco di un soffitto di casa Sauli (oggi ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] da visita di Pietro Fioretti inciso, alcune settimane dopo la morte del C., dal Leonetti: i disegni preparatori, con la trasformazione di una Dea Romana in Libertà, sono conservati a Lisbona, 2162, 2165).
Le più importanti raccolte di disegni del C ...
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FIORAVANTI (Fieravanti), Aristotele
Adriano Ghisetti Giavarina
Figlio dell'architetto ed ingegnere Fieravante di Ridolfo, nacque a Bologna, intorno al 1420.
Il suo primo intervento noto consisté nel [...] per tale iniziativa (Lasareff, 1959, p. 426). È, il 1485, anche l'anno in cui, a Bologna, ebbe particolare impulso la trasformazione del palazzo del Podestà, forse proprio perché si dovette rinunciare alla speranza di poter avere il F. attivo in quel ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] - sulle rive del Po nei pressi di Borgoforte, tutti edifici che vennero investiti da consistenti lavori di trasformazione, di ristrutturazione delle parti murarie e di nobilitazione dei giardini. Compì ancora due viaggi nell'Italia meridionale ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...