GIOVENALE, Giovanni Battista
Raffaella Catini
Nacque a Roma l'11 nov. 1849 da Benedetto, avvocato, e da Maria Valenziani.
Architetto, ingegnere, restauratore e storico dell'architettura, costituì per [...] Sarti e Andrea Busiri Vici, attivi già durante il governo pontificio, fu tra gli artefici del rinnovo e della trasformazione della città capitale.
Le prime realizzazioni del G. riguardano interventi sul tessuto urbano del centro storico, come il ...
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GILARDONI, Pietro
Giuseppe Stolfi
Figlio di Domenico e di Francesca Mariani, nacque il 18 ott. 1763 a Puria (ora comune di Valsolda), sulla sponda comasca del lago di Lugano, per tradizione secolare [...] nella provincia: l'ospedale di Busto Arsizio, oggi palazzo municipale (1824), e quello di Vimercate (1828), in seguito ampliati e trasformati; e l'ospedale di Varese (1831), in parte demolito e adattato a residenza. Anche in questi casi il G. operò ...
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CAVALLINI, Francesco
Antonella Pampalone
Mancano documenti sul luogo di nascita di questo scultore, nato secondo alcuni a Bissone, circa il 1640 (Donati, 1939), secondo altri a Carrara (Pascoli, 1736). [...] maggiore della chiesa (Drago-Salerno, 1967, p. 64); questo lavoro, oggi di difficile identificazione per una ulteriore trasformazione dell'altare stesso, dovette procurargli una fama maggiore. Lo dimostra sia la sua iscrizione all'Accademia dei ...
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PADOVA, Goliardo
Francesco Franco
PADOVA, Goliardo. – Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 3 luglio 1909, da Rienzo e da Demetria Teresa Perini.
Si diplomò nel 1930 al Regio Istituto d’arte di Parma, [...] primi lavori sembrano guardare soprattutto al clima della secessione viennese (si vedano il progetto per una Cabina di trasformazione elettrica e la Tomba Aroldi-Ferrari del cimitero di Casalmaggiore) mentre altri, quali gli studi per alcuni pannelli ...
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ALVINO, Enrico
Emilio Lavagnino
Architetto, nato a Milano il 29 marzo 1809; studiò prima a Napoli, ove fu poi attivo per tutta la vita, nell'Istituto di belle arti con Francesco Saponieri, uno dei principali [...] di S. Maria di Piedigrotta (1853),il palazzo Nunziante a Napoli e la cappella bizantineggiante annessa a quell'edificio, la trasformazione dell'ex convento di S. Giovanni delle Monache in sede dell'Accademia di belle arti (1861), la colonna onoraria ...
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ANTINORI, Giovanni
Paola Barocchi
Nato a Camerino nel 1734, studiò a Roma, dapprima alla Sapienza, poi architettura col marchese Girolamo Theodoli. Recatosi a Lisbona pregò il nunzio apostolico monsignor [...] contrastante nella sua grandiosa profusione di capitelli, cornici, colonne con l'impianto ogivale originario. A Roma curò la trasformazione del cortile di palazzo Doria in sala. da ballo per festeggiare l'imperatore Giuseppe II; l'abbellimento della ...
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GREGORINI, Ludovico
Claudio Varagnoli
Nacque intorno al 1661, quasi certamente a Roma, dove svolse in prevalenza la sua attività di architetto, rappresentando efficacemente il momento di passaggio tra [...] condusse fra il 1715 e il 1723 il cantiere dell'imponente palazzo baronale.
L'edificio è frutto di una profonda trasformazione, in senso barocco, della precedente rocca che dava accesso al centro abitato; l'operazione, iniziata già nel Seicento, fu ...
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COCCHI, Pompeo
Giovanna Sapori
Figlio del pittore Piergentile, la notizia della sua nascita a Corciano (Perugia) non è basata su documenti. Il padre, nel 1523, risulta essere iscritto a Perugia nella [...] nella cappella della Vergine nella chiesa di S. Mustiola (a quel tempo pertinente alla Confraternita), perdute con la trasformazione dell'edificio nel monastero delle cappuccine. Nel 1532 dipinge un tabernacolo per la chiesa della Madonna del Bagno a ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] operative di G. fecero sì che l'esperimento fosse un successo. Gli oltre due decenni di attività mantovana non solo trasformarono la corte e la città, ma segnarono una svolta nella storia delle arti figurative nell'Italia padana e nell'Europa delle ...
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BOTTONI, Pietro (Piero)
Maristella Casciato
Nacque da Vincenzo e da Carolina Levi l'11 luglio 1903 a Milano, città dove abitò sempre e a cui legò gran parte della sua attività.
Conseguito il titolo di [...] Siena, Senigallia e Mantova nel 1956, di Verbania nel 1964.
Sue ultime opere di rilievo sono state, nel 1964, la trasformazione in sede universitaria del palazzo di Renata di Francia a Ferrara (M. Cerruti, La nuova università degli studi di Ferrara ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...