GINORI LISCI, Lorenzo
Zeffiro Ciuffoletti
Nacque a Firenze il 23 maggio 1823 dal marchese Leopoldo Carlo, che ebbe grande merito nello sviluppo della manifattura delle porcellane di Doccia, e da Marianna [...] come quella di Parigi del 1855 o quella di Londra del 1862, il G. si rese conto che davanti a una società in trasformazione non si poteva più puntare su una produzione di tipo artistico, ma, come consigliava P. Lorenzini dopo aver visto la produzione ...
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DEL TOVAGLIA, Giuliano
Sandra Pieri
Nato a Firenze il 15 nov. 1507 da Bernardo di Francesco (quest'ultimo immatricolato nell'arte dei mercanti nel 1487) e da Elisabetta Altoviti, continuò la tradizione [...] carattere eccezionale, la gabella avrebbe dovuto rimanere in vigore tre anni; in realtà si trasformò in un'imposizione stabile e ciò portò ad una profonda trasformazione nei modi di esazione ed alla creazione di un'apposita rete di riscuotitori. Per ...
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FALCIONI, Alfredo
Giuseppe Sircana
Nacque a Domodossola, in provincia di Novara, il 9 giugno 1868 da Giovanni e da Giuditta Moro. Laureatosi in giurisprudenza, intraprese la carriera politica: fu consigliere [...] tecnici (A. Staderini, Agricoltura, p. 52).
L'11 maggio 1920 il F. presentò alla Camera il suo progetto organico per la trasformazione del latifondo e la concessione delle terre, ma, dieci giorni dopo, il governo si dimise e il successore del F. al ...
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BONA
Valerio Castronovo
Famiglia di industriali lanieri di origine biellese, ma attiva a Caselle e Carignano (Torino) e affermatasi, con i fratelli Basilio, Valerio Massimo, Eugenio e Battista, che [...] il 12 luglio 1845). È nel riassetto dell'azienda di Caselle che i Bona portarono avanti una radicale trasformazione tecnologica delle lavorazioni e impostarono anche, su basi più consone alla nuova fase del capitalismo industriale, i rapporti ...
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BORROMEO ARESE, Giberto
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 12 febbr. 1751, secondogenito di Renato e di Marianna Erba Odescalchi, erede della casata dopo la prematura morte del primogenito, ebbe una [...] del Collegio dei possidenti e l'anno dopo nel Consiglio generale del dipartimento dell'Olona. Nel 1805, con la trasformazione della Repubblica italiana in Regno italico, che comportava la necessità di trovare persone che potessero ricoprire incarichi ...
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GATARI, Andrea
Isabella Lazzarini
Figlio, probabilmente il maggiore dei maschi, di Galeazzo di Andrea, speziale, uomo politico e autore di una nota cronaca della dinastia carrarese, nacque probabilmente [...] e della Marca trevigiana, in Storia della cultura veneta, 2, Il Trecento, Vicenza 1976, pp. 331-337; S. Collodo, Una società in trasformazione. Padova tra XI e XV secolo, Padova 1990, pp. LXXI, 253, 315, 320, 375, 385; J.S. Grubb, Corte e cronache ...
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CARLONE (Carloni)
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Nell'impossibilità di stabilire le parentele dei numerosi artisti di questo nome, attivi in Italia e in Europa nei secoli XV-XVII, si registrano qui di seguito le notizie relative [...] Nei dieci anni intercorsi Michele fu in Spagna, ed è documentata anche da raffronti stilistici la sua opera alla trasformazione del castello di Calahorra (H. W. Kruft, Un cortile rinascimentale ital. nella Sierra Nevada…, in Antichità viva, VIII[1969 ...
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PAGLIA, Enrico
Debora Trevisan
– Nacque a Mantova il 13 giugno 1834, primogenito di Luigi, sarto, e di Barbara Goffredi, casalinga. Dopo aver frequentato le scuole elementari fu avviato alla carriera [...] Società geologica residente in Milano dalla seduta del 27 febbraio 1859 (incarico che mantenne anche dopo la trasformazione dell’istituto in Società italiana di scienze naturali dal 1860); professore socio residente della Regia Accademia Virgiliana ...
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CASTELLUCCI, Luigi
Regina Poso
Nacque a Bitonto (Bari) il 17 sett. 1798 da Giuseppe, modesto proprietario, e Angiola Pucci. A 20 anni andò a Napoli per frequentare il corso di architettura presso l'Istituto [...] di belle arti. Nel 1832 il Consiglio di ponti e strade della provincia di Bari scelse il suo progetto per la trasformazione in orfanotrofio, a Bitonto, del convento dei carmelitani. Per seguire meglio i lavori il C. si stabilì a Bitonto, dove rivestì ...
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CHIARINI, Bartolomeo
Laura Indrio
Nacque a Roma probabilmente nella prima metà del sec. XVI; ma la sua attività di intagliatore si svolse prevalentemente a Napoli; infatti alcuni documenti lo definiscono [...] a Napoli, attribuite al C. nel 1692 dal Celano e lodate per la loro perfezione, andarono disperse in occasione della trasformazione della chiesa nel 1746 (Dell'Aja, 1961), e del resto non sono più citate nella edizione del 1858 della stessa guida ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
trasformabile
trasformàbile agg. [der. di trasformare]. – Che si può trasformare: una poltrona t. in letto; un’autovettura t., la cui carrozzeria si può trasformare da aperta a chiusa. In matematica, si dice di ente (funzione, equazione, ecc.)...